martedì 29 gennaio 2008

Legambiente ricorre contro la Proposta Indecente


Siamo arcicontenti di pubblicare il seguente testo, pervenutoci da Legambiente Ceresium


Riceviamo da LEGAMBIENTE ONLUS - LOMBARDIA, la notizia che è stato presentato al TAR regionale e notificato agli interessati ( Comune e Imprese coinvolte) il RICORSO LEGALE contro l'approvazione del Piano d'Intervento Integrato relativo all'area ex- Filanda ex- Tresa Plastic e vicolo Covini.
Esteso a cura delle Assistenti Legali dell'associazione LEGAMBIENTE, il ricorso analizza, con grande chiarezza ed estrema puntualità, tutti i punti contestati a suo tempo dalle associazioni e dai privati cittadini che ne avevano vivacemente avversato l'approvazione, rilevandone la pertinenza legale e l'evidente difformità procedurale.
Legambiente Ceresium appoggia e fa proprie le motivazioni del ricorso e ne auspica il completo, meritato successo!

Il testo del ricorso e' disponibile sul sito di Radiolavena.
Per accedere, cliccare sulla scritta Radiolavena, in alto nella colonna di destra.

lunedì 21 gennaio 2008

Ponte Tresa: quale Futuro?



Testo e foto proposti da Franco Aldini:

Le foto che vedete non hanno bisogno di essere commentate, si commentano da sole. Questi sono soltanto alcuni esempi di negozi abbandonati a Lavena Ponte Tresa;, perché? Forse dovuto agli affitti troppo elevati, per cui i prezzi dei beni di consumo sono saliti, quindi divenuti insostenibili. L’€uro ha ridotto uno stipendio medio a quasi il 50% del suo potere d’acquisto, un misero caffè costava 1000 Lire, oggi costa minimo 1 Euro pari a 2000 Lire, ma gli stipendi non sono stati rivalutati. Nei confronti della vicina Svizzera, l’Euro ha cambiato la situazione commerciale transfrontaliera, per cui c’è un forte ridimensionamento nel CantonTicino che protende a fare restare a casa l’acquirente, mentre noi italiani, per la forte competitività della nostra valuta, abbiamo convenienza ad acquistare in quel paese. I motivi di questa precaria situazione però non sono solo dovuti all’Euro. Sulla questione commercio, sono state fatte troppe speculazioni che oggi andiamo a pagare a caro prezzo. .Ai tempi in cui “ Berta filava” non importava quanto fosse alto l’affitto , tanto gli svizzeri ed i frontalieri portavano i franchi (e tanti anche) creando così un mercato che ha avuto nel tempo una escalation irreversibile degli affitti. Oggi purtroppo la cosa si è capovolta. ALLORA, cosa farneticano i nostri amministratori che costruendo l’albergo a Lavena , questo ridarà vita al turismo, ... ma la finiscano con queste assurdità. Un sindaco che afferma che per il bene del paese si debba fare l’albergo, non tenendo conto del dissesto ambientale che va a creare. Signor Sindaco, Lei non vuole bene al suo paese, Lei lo vuole distruggere.

Se Le stesse a cuore, all’ultima assemblea pubblica, non avrebbe assunto l’atteggiamento di Ponzio Pilato. Si ricordi che le esigenze del paese vengono evidenziate e difese alla base, cioè dall’amministrazione. Le sorti del paese non devono essere demandate alle alte “sfere” dove, come Lei sa, camminando per quei viziosi meandri, incontrando un amico del “giro” e ungendo l’ingranaggio tutto “passa” e Lei è a posto con la coscienza … così crede Lei. Preoccupiamoci piuttosto del già difficile quotidiano e facciamo sì che gli amministratori prendano coscienza della realtà di questo nostro paese!

FA

lunedì 14 gennaio 2008

Liriche alla Filanda

Ottobre 2007


(Anonimo)

Radiolavena : come tutti avranno certamente riconosciuto, questa composizione, che pubblichiamo con qualche ritardo, e' costruita sul modello del Marzo 1821 di Manzoni.
(Cliccare sul Testo per ingrandire)

giovedì 3 gennaio 2008

Botti di Capodanno

riceviamo da GL Pozzi :


Caro Sindaco e cari Amministratori,

Per la prima volta dopo tanti anni Lavena non ha avuto alcun addobbo per le Feste (sul nuovo albero in piazza Matteotti stendo un velo pietoso). La cosa è strana, perché risulta che il Comune ha pagato una costosa campagna pubblicitaria in Svizzera per i commercianti di Ponte Tresa; in cambio della quale l’Ascom avrebbe dovuto effettuare varie attività, tra le quali risulterebbero anche le luminarie Natalizie. Si dà il caso però che :

  • i commercianti di Ponte Tresa le luminarie se le sono pagate singolarmente di tasca loro,
  • il portavoce dell’Ascom dichiara che la Ascom non ha mai chiesto la pubblicità in Svizzera, e quindi non poteva promettere niente in cambio di qualcosa che non aveva mai richiesto,
  • ciononostante, nella Determinazione nr. 166 del 27/11/2007 emessa dalla Gestione Tecnico Territoriale è scritto a chiare lettere che l’Amministrazione avrebbe pagato solo le tre luminarie da posizionarsi alle entrate del paese, e che delle restanti - su tutto il territorio Comunale –si sarebbe fatta carico la Ascom.

Questo è un altro sintomo dello stato di confusione nella quale sembra trovarsi l’Amministrazione. Cio’ potrebbe anche passare sotto la sigla “vai avanti te , che a mè vien da ridere”, se non fosse che sono stati spesi soldi pubblici per qualcosa che non era stata richiesta dai diretti interessati, in cambio di qualche cosa che non è stato fatto. Con il bel risultato che i Lavenesi, i quali, sino a prova contraria, contribuiscono a mantenere questo Comune, ancora una volta si ritrovano “cornuti e mazziati”.

So già che adesso ci sarà il solito balletto sulle responsabilità, ma, vedete: agli abitanti di Lavena non interessa sapere “a posteriori” perché sono stati dimenticati ; il fatto rimane, che le luminarie , per quanto di per se’ futili manifestazioni, erano comunque un loro diritto, visto che sono stati stanziati soldi pubblici.

D'altronde non ci si deve meravigliare di questo modo di agire . Questa Amministrazione si era presentata come i Cavalieri della Tavola Rotonda, e invece, dopo essersi assicurate le prebende, e divisi i titoli onorifici, si è adagiata su quanto era stato predisposto dai suoi predecessori (tre dei quali ripetenti!), senza alcun visibile scatto d’orgoglio, o parvenza di coraggio.

Dal progetto ex Filanda, per il quale 4 cavalieri della Apocalisse avevano lasciato credere di essersi dimessi dalla vecchia Amministrazione, allo scopo di bloccarlo - salvo poi, una volta rieletti, approvarlo (assieme a quel loro collega che, in campagna elettorale, aveva firmato la petizione “contro” il progetto) ; alla edilizia “intensiva” del Pianazzo; allo scempio del Bagat; al tira e molla di parcheggi inutili prima tolti e poi rimessi …

Ma come si dice in politichese “tout va bien madame la Marquise » l’importante è incassare a fine mese senza aver rogne, e non andare a cercarsele intervenendo - come sarebbe doveroso - per difendere la proprietà pubblica che, non dimenticatelo, vi è stata data con le elezioni solo da gestire, tanto se tutto va a rotoli un qualche ente da incolpare si trova sempre.

Non contenti di questo fate violenza alla intelligenza dei cittadini facendo passare per opere necessarie al rilancio turistico delle operazioni immobiliari che porteranno vantaggi solo a pochi, e danni a noi tutti. Vedete cari Amministratori, sarebbe bastato che in questi giorni di festa aveste fatto un giretto in Lavena sopra e sotto la provinciale, e, viste le centinaia di villette e appartamentini chiusi, vi foste posti una semplice domanda: “perché non ci viene nessuno?” Domanda alla quale la risposta, che conoscono anche i bimbi dell’asilo, è una sola: “mancanza di infrastrutture e caos viabilistico”. Due fattori, questi, per i quali avreste dovuto effettuare una immediata e coraggiosa revisione delle opere da approvare, con interventi sul piano regolatore, e sulla destinazione delle poche aree ancora disponibili.

Vi siete presentati con ben 4 Assessori uscenti e quindi con tutte le informazioni possibili per intervenire immediatamente la dove era necessario. Non lo avete fatto e così la squadra dei “quarantenni ruspanti” si è sgonfiata e le uniche cose rimaste a lavorare seriamente sono ………..le ruspe.

Gianluigi