giovedì 9 ottobre 2008

La Proposta Indecente e' affondata?

Prealpina ha pubblicato ieri il "Bollettino della Sconfitta": la Proposta Indecente sarebbe stata abbandonata, e i proponenti (per quanto riguarda il comparto ex-Filanda) avrebbero ripiegato su un progetto di edilizia privata (65 unita' immobiliari=miniappartamenti?). Ora ci si chiede, se questo esito sia migliore o peggiore di quello prefigurato nella Proposta Indecente. Secondo il generale sconfitto, cioe' il Sindaco, non c'e' dubbio che esso sia peggiore; e la ragione e', che egli si e' sempre detto convinto che la PI avrebbe assicurato un inestimabile rilancio economico per il Paese. Cio' sembrava evidente a lui, ma neanche un po' a noi, e non ritorneremo su questo discorso ormai dibattuto ad usura, se non per segnalare che, gratta gratta, la finanza (e presto l'economia) e' arrivata al disastro presente anche grazie alla "mistica del fare" : cioe', atteggiamenti mentali, e "evidenze" fideistiche di questo genere. Le regole? pastoie burocratiche, che ostacolano il progresso.
L'ineffabile cronista di Prealpina, che deve essere un nostalgico della deregulation, recrimina sull'esito della Pi, e ne attribuisce le colpe (?) alla burocrazia (cioe', alle regole) , e ai riottosi dissenzienti. Bella questa. Ma non si era detto, nel Bollettino della Vittoria di un anno fa (vedi commenti al post del 25/10/07) che il dissenso era stato ormai ridotto a termini insignificanti? La verita' e', che la PI si e' incagliata sui suoi propri errori formali; e se mai fossimo stati sostenitori della PI, adesso sapremmo ben noi a chi dare la colpa, senza andare a cercarlo nel campo opposto.
In attesa di conoscere il nuovo progetto, la cautela e' d'obbligo. Tuttavia sembra di capire, che la costa a Sud della ex-Filanda e' salva... per il momento, in attesa di qualche nuovo balordo piano di "riqualificazione". Dunque, nessun audace nocchiero spieghera' le sue vele nelle acque tempestose del "piano di Lavena"? pazienza. Trovera' di sicuro posti piu' credibili dove sfoggiare le sue qualita' marinaresche.
La PI affonda, si', ma con la bandiera al vento: tant'e' vero che il Sindaco dal ponte di comando ammonisce, che si tratta di una sconfitta di tutti. Eh , eh (=sogghigno). Mentre la giornata di Waterloo volgeva al disastro , pare che Napoleone dicesse "questi Inglesi " (suoi avversari sul campo) "sono troppo stupidi, per capire che sono stati sconfitti".
Ecco. Per il momento, noi ci sentiamo stupidi proprio come quegli Inglesi.

Dopo la pubblicazione di questo post abbiamo ricevuto un testo di Italo Guarneri, che copiamo qui di seguito, vistane la lunghezza.

Se la notizia e' vera, la notoria iniziativa immobiliare in quel di Lavena, che contemplava un investimento abbastanza massiccio (sulla scala locale) e' stata alquanto ridimensionata. La notizia sembrerebbe in linea con i tempi, visto che da settimane i titoli dei giornali di tutto il mondo sono pieni di una crisi economica di dimensioni spaventevoli, e la temuta parola "recessione" e' entrata stabilmente nei bollettini. E' in corso una tempesta globale; dunque, se avviene che anche dalle nostre parti cada qualche comignolo , non pare ragionevole che le cause vengano per forza ricercate in riva allo stretto. Questo per dire, che il discorso sulle colpe, avviato dalla Prealpina, mi pare piuttosto futile, e inutilmente fazioso (tanto per cambiare).
In ogni modo, leggo che il Sindaco richiamerebbe ciascuno ad assumersi le proprie responsabilita'. Non e' chiaro a chi sia diretto questo quaresimale. Infatti, come mi pare venga accennato oscuramente nel post, esso si adatta assai bene a certi un po' maldestri partigiani della PI, che le hanno fatto piu' male che bene. Per non dire che non mancano, fra coloro che sono amareggiati dal naufragio del Progetto Albergo, quelli che ne identificano la causa piu' lontana proprio nella prematura caduta del Sindaco Mina, che ne fu la madrina ; a torto o a ragione, essi ritengono che la Signora , nel tempo che le restava, avrebbe avviato la Proposta su un percorso ben piu' difficilmente attaccabile.
Per quanto mi riguarda, non sono mai stato contrario a priori ad un albergo laggiu', e per molto tempo ho attivamente sostenuto la possibilita' di un compromesso, che da Indecente rendesse appena Decente la proposta; in cio' aspettandomi di trovare risonanza all'interno di una Amministrazione, che e' germinata dalla prematura destituzione di un'altra. La quale altra, bisogna ricordare, venne silurata, proprio perche' la si accusava di non ascoltare le ragioni di tutti a proposito della PI !!!
E invece ho dovuto registrare una intransigenza pressoche' totale, addirittura crescente: al punto che perfino la raccomandazione, formulata addirittura dalla Giunta stessa, di "ridistribuire i volumi", al fine di preservare il paesaggio, e' stata del tutto ignorata nella soluzione che alla fine e' stata adottata. Ma quale compromesso? presentare quella soluzione come frutto di mediazione, e per giunta con toni trionfali singolarmente fuori luogo, rappresentava un affronto alla intelligenza degli interlocutori, che ne ha reso inevitabile lo schieramento su una posizione specularmente intransigente.
Ma tant'e'. Se pensassi di avere avuto qualche efficacia nell'affondamento della PI, non di responsabilita' parlerei, ma di meriti; perche' continuo a ritenere che la PI sarebbe stata il male peggiore, e non il minore. Infatti, in attesa di conoscere il nuovo progetto, mi pare difficile che esso, se "conforme", possa essere altrettanto disastrosamente invasivo quanto la PI. Inoltre condivido i punti di vista piu' volte letti nel blog, e prima ancora nel defunto Forum , che qualificano come miraggi, e specchietti per i cannibali, le promesse di chissa' quale rilancio a base di cementi.
Con cio' naturalmente escludendo, sulla base di una duramente provata, ma in qualche modo ancora sopravvivente fiducia in una comune razionalita', che in localita' ex-Filanda venga posta in essere una qualche calcolata e deliberata mostruosita' ("cosi' imparano"), resa magari possibile da un atteggiamento rinunciatario, tipo "tanto, ormai..." della Amministrazione..