Giorno dopo giorno ci addentriamo nella Crisi , e abbiamo sempre meno voglia di perdere tempo con certi argomenti. Tanto piu' che ci dicono che il peggio non e' ancora arrivato, e alzi la mano chi puo' dirsi al sicuro. Ormai i messaggi meno cupi sono del tipo: (il Corriere) : "Ci vorranno anni..." , "sara' una energica cura dimagrante"... e via cosi'. Pare che sia proprio arrivata l'ora di tirarsi su il bavero, e uscire fuori nel buio ad affrontare il gelo dei tempi nuovi. Tuttavia noi, con un piede gia' fuori dall' eta' dell'Oro che tramonta, ma l'altro ancora dentro, prima di consegnare all'oblio le polemiche sui lotti 1/2/3 eccetera ci concediamo un ultimo commento. Bastano poche parole, perche' adesso, caduto anche lo schermo delle ultime foglie di autunno, il pastrocchio del fu parco Hirschorn e' li' da vedere, in impietosa evidenza .
All'incombente Bocciodromo in stile Valle dei Templi si e' aggiunto un guazzabuglio di gabbiotti gradini gradoni terrazzini lamiere alberelli e vasoni, accozzati alla meno peggio. Ormai manca solo il famoso monumento equestre a Paperino, e chi sa mai che non si debba ringraziare proprio la Crisi, se ci sara' risparmiato. Dall'altra parte, di fronte al Campanile, c'e' l'oggetto misterioso (vedi post del 9/6/08) ... la Sveglia . Quella sveglia che noialtri aborigeni di Lavena ci siamo ritrovata appesa al collo, merce' le buone intenzioni di un paio di ambiziosi capitribu' alla caccia di segni di distinzione (urbanistica) .
Se crediamo alle analisi, il processo storico che si e' avviato sara' lungo e molto, molto spiacevole. Ma se dobbiamo essere ottimisti, e cercare il lato buono di ogni vicenda - allora eccolo qua: l'Era dei Consumi si avvia, finalmente, al suo termine. Dopo averci reso l'acqua imbevibile e l'aria irrespirabile; dopo aver messo sulla via dell' estinzione una buona parte delle specie che il buon Dio ha messo in Terra (inclusa la nostra); dopo averci riempito le case, attraverso la tv, di leccaculi saccenti, assorbenti hi-tech, e baldracche variamente ristrutturate; dopo averci saturati della epopea della palla coi piedi, e di dibattiti, se i sessi regolamentari della umana specie siano 3 o 4 o magari un numero non intero - dopo tutto questo, e molto di piu', l'inarrestabile marea del Consumismo sembra avere raggiunto il limite massimo, da cui non potra' che recedere.
E dopo?
Sulle spiagge, il limite dell'alta marea e' segnato da una cintura di rifiuti assortiti, depositati li' dalla risacca. E li' finira' anche la nostra baraccopoli acquatica, con i suoi annessi e connessi. Fra i rottami abbandonati dalla marea dello spreco.
All'incombente Bocciodromo in stile Valle dei Templi si e' aggiunto un guazzabuglio di gabbiotti gradini gradoni terrazzini lamiere alberelli e vasoni, accozzati alla meno peggio. Ormai manca solo il famoso monumento equestre a Paperino, e chi sa mai che non si debba ringraziare proprio la Crisi, se ci sara' risparmiato. Dall'altra parte, di fronte al Campanile, c'e' l'oggetto misterioso (vedi post del 9/6/08) ... la Sveglia . Quella sveglia che noialtri aborigeni di Lavena ci siamo ritrovata appesa al collo, merce' le buone intenzioni di un paio di ambiziosi capitribu' alla caccia di segni di distinzione (urbanistica) .
Se crediamo alle analisi, il processo storico che si e' avviato sara' lungo e molto, molto spiacevole. Ma se dobbiamo essere ottimisti, e cercare il lato buono di ogni vicenda - allora eccolo qua: l'Era dei Consumi si avvia, finalmente, al suo termine. Dopo averci reso l'acqua imbevibile e l'aria irrespirabile; dopo aver messo sulla via dell' estinzione una buona parte delle specie che il buon Dio ha messo in Terra (inclusa la nostra); dopo averci riempito le case, attraverso la tv, di leccaculi saccenti, assorbenti hi-tech, e baldracche variamente ristrutturate; dopo averci saturati della epopea della palla coi piedi, e di dibattiti, se i sessi regolamentari della umana specie siano 3 o 4 o magari un numero non intero - dopo tutto questo, e molto di piu', l'inarrestabile marea del Consumismo sembra avere raggiunto il limite massimo, da cui non potra' che recedere.
E dopo?
Sulle spiagge, il limite dell'alta marea e' segnato da una cintura di rifiuti assortiti, depositati li' dalla risacca. E li' finira' anche la nostra baraccopoli acquatica, con i suoi annessi e connessi. Fra i rottami abbandonati dalla marea dello spreco.