lunedì 30 novembre 2009

Ancora sui Frontalieri

Riceviamo da Franco Aldini :

Questi i punti posti in discussione dalle organizzazioni sindacali CGIL e UNIA-Sindacato Frontalieri il 19 novembre scorso nella sala consiliare di Lavena Ponte Tresa.

  • Lo Scudo Fiscale: effetti sui lavoratori Frontalieri
  • Disoccupazione per i Frontalieri: quale futuro?
  • Crisi Economica e Frontalieri: la crisi sta colpendo pesantemente l'economia reale, molte aziende hanno cominciato a licenziare colpendo in primis i lavoratori frontalieri.
  • Imposte alla Fonte: accordo bilaterale Italia/Svizzera del 1974 sulla doppia imposizione e accordi bilaterali UE/Svizzera

Punto cardine della discussione è stato quello riferito alle circolari N. 43/E del 10.10 e N. 48/E del 17.11. 2009, finalizzate a fornire chiarimenti in merito alla normativa volta a consentire l’emersione delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero da soggetti residenti in Italia in violazione dei vincoli valutari e degli obblighi tributari (definito SCUDO FISCALE) come descritto all’articolo 13 bis del decreto 1. luglio 2009, N.78, convertito in legge N. 102 il 3 agosto 2009.
In pratica, secondo questa legge i lavoratori frontalieri e gli ex frontalieri, oggi in pensione, che percepiscono la pensione direttamente dalla Svizzera, detentori in Svizzera di depositi e/o conti correnti per l’accredito dello stipendio, non avendo dichiarato al fisco italiano questa loro posizione, risultano evasori fiscali quindi sono morosi. In definitiva, il Governo vuole che questi lavoratori si regolarizzino assoggettandosi al „monitoraggio fiscale”.
Ciò significa che nella dichiarazione dei “redditi annuali - persone fisiche” i lavoratori debbono indicare nell’apposito modulo RW (Sez. II) le sostanze detenute su conto estero e gli interessi da esse derivanti per l’ applicazione delle relative tasse in Italia.
Il fisco, benevolmente, va verso i frontalieri, naturalmente se si regolarizzano, condonando loro gli ultimi 5 anni di tributi 2003/2008 per un totale di 25,80 Euro. Il solito colpo di spugna all’italiana, siamo ormai all’accattonaggio. La stampa ha scritto abbondantemente sull’argomento; alcuni parlamentari hanno preso posizione, ma soltanto per chiedere una proroga al termine ultimo per l’applicazione della legge previsto al 15 dicembre prossimo, nessuno comunque ha dato finora una risposta chiara alle domande che i sindacati, per tutelare i lavoratori, pongono al Governo, il quale facendo di tutte le erbe un fascio, in questo modo penalizza i frontalieri, sottoponendoli ad una doppia imposizione fiscale. Infatti, esiste una convenzione del 1974, ratificata nel 1979 e attualmente ancora in vigore, tra la Confederazione Elvetica e l’Italia. Essa nasce proprio per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio” … prodotti in Svizzera.
L’Art. 15 cita: … i salari, gli stipendi e altre remunerazioni analoghe che un lavoratore frontaliero riceve in corrispettivo di un’attività dipendente sono imponibili soltanto nello Stato in cui tale attività è svolta ...

Sulla base di quanto detto, i sindacati invitano momentaneamente i lavoratori frontalieri a non regolarizzarsi e a non pagare i 25,80 Euro per il quinquennio 2003/2008 in quanto si creerebbe un precedente di ammissione su cose già chiare con l’ applicazione della convenzione e con il quale saremmosempre sotto controllo e un domani costretti a pagare le tasse sugli interessi bancari relativi al 2. pilastro.
Nel Gli Art. 18 – Art. 19 citano ancora: le pensioni e altre remunerazioni analoghe, pagate ad un Lavoratore frontaliero in relazione ad un cessato impiego sono imponibili solo nello Stato da dove provengono dette remunerazioni. Al momento del ritiro del 2. pilastro avendo maturato 200 o 250mila, ma anche con soli 100mila FSv. al 5% di interesse si può già ben capire quanto di tasse si pagherebbe. Il punto è quindi quello di Rendere questa legge non applicabile ai lavoratori frontalieri, come del resto non viene applicata ai residenti di Campione d’Italia.
Disoccupazione.
Un altro tema scottante è la disoccupazione. I lavoratori, come vediamo, vengono tartassati, ma nessuno si preoccupa del grave problema occupazionale. Dopo tante battaglie eravamo riusciti a percepire,in caso di licenziamento e anche se solo per un breve periodo di tempo, la disoccupazione attingendo ad una cassa che veniva alimentata dal contributo dei frontalieri e stornato dalla Svizzera. Ebbene, pochi soldi restano ancora a disposizione a questo scopo, forse per poco tempo ancora e poi? Visto che questo tipo di ristorni non ci saranno più. La recessione è forte e non tende alla ripresa. Ogni giorno sempre più aziende annunciano licenziamenti.
Inviterei i sigg.Amministratori ed in primis il Sindaco di Lavena Ponte Tresa Signor Roncoroni ad una maggiore responsabile presa di coscienza nei confronti dei suoi concittadini. Non voglio insegnare alcunché a chicchessia, ma semplicemente qui ricordare che il nostro Sindaco è anche il Presidente del Consorzio dei Comuni di frontiera e che tanti suoi concittadini, ossia i FRONTALIERI, con le loro tasse alla fonte poi stornate dalCanton Ticino per un ammontare di circa 750mila Euro all’anno, contribuiscono in maniera sostanziosa al bilancio comunale. I nostri amministratori dovrebbero avere un maggiore occhio di riguardo verso questa categoria, che oltre al ristorno crea con gli stipendi mensili un giro di affari che tiene in piedi il paese,Al di là di tutta la problematica sopra esposta, mi corre l’obbligo di richiamare i nostri dando ossigeno vitale a questo nostro commercio ormai così esangue, dando lavoro all’edilizia e a tutto ciò che venga richiesto dalle necessità quotidiane delle famiglie. E’ deplorevole, a mio avviso, che di fronte ad un tal problema, il Signor Roncoroni non abbia indetto l’Assemblea dei Sindaci del Consozio, come veniva in passato l’uso fatto dagli altri sindaci (facendo pure intervenire parlamentari delle nostre zone) e dopo la discussione del caso, redigere un documento unitario da inviare al Ministro Tremonti, perché questo sperpero di energie e soprattutto questo ingiusto modo di legiferare avesse fine.

Franco Aldini


GIOVEDI 10 DICEMBRE p.v. alle ore 17.oo in PIAZZA DANTE a LUGANO, AVRA’
LUOGO UNA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA INDETTA DAI SINDACATI CGIL E UNIA
SINDACATI CONTRO LO SCUDO FISCALE TREMONTI.


FRONTALIERI, RICORDATE CHE I DIRITTI ACQUISITI IN TUTTI QUESTI ANNI,DERIVANO
DALL’IMPEGNO CONTINUO DEI FRONTALIERI STESSI. IL DIRITTO E LA LIBERTA’ SI
CONQUISTA CON LA LOTTA QUOTIDIANA. PARTECIPATE!!!

mercoledì 4 novembre 2009

frontalieri a rischio?

Riceviamo da : Drake

leggo su varesenews che i sindaci di alcuni paesi della valceresio hanno scritto al Governo chiedendo tutele per i frontalieri il cui salario viene versato su conti svizzeri dai datori di lavoro e che quindi rischiano di essere considerati evasori in seguito ai fatti fiscali di questi giorni. Nell'elenco non figura il nostro Comune e mi pare strano perche' se non sbaglio e' un comune che ha un ruolo di leader in questioni di frontalieri . Chiedo notizie su questa cosa che e' di grave importanza per molti cittadini di questo Comune.

Non sappiamo cosa rispondere, sollecitiamo interventi da lettori piu' aggiornati. Il riferimento a Varesenews e' : clicca qui
26/11/09 nuovi aggiornamenti da Varesenews: clicca qui