lunedì 31 ottobre 2016

il sito piu' cliccato di LPT

I clic piu' numerosi di LPT? Questo, il tasto di chiamata per il verde ai pedoni al semaforo in centro a Ponte.
Il semaforo (e benedetto il giorno in cui fu deciso di installarlo- pensiamo a quanto inquinamento e polvere di freni ha risparmiato sinora) dura 45 secondi. Ma molti, impazientemente, appena giunti cliccano nervosamente per chiamare il passaggio pedonale. Inultilmente visto che, per fortuna, la chiamata e' disattivata. Alttri addirittura passano ugualmente con il rosso per i pedoni.
Ogni giorno, la maggior parte di noi, si deve sorbire decine e decine di minuti di pubblicita' televisiva, ma aspettare 45 secondi per contribuire a salvare il pianeta per alcuni e' un pensiero disattivato.

lunedì 24 ottobre 2016

Tra le altre cose, magari meno roboanti...

Un giorno La comunita' europea decise di chiedere ai singoli stati quali erano i porti da tenere in  considerazione per tracciare e realizzare le vie di comunicazione stradali e ferroviarie. In conseguenza  di questo piano sarebbero poi stati elargiti fondi per la conseguente realizzazione; La Francia propose 4 porti, la Spagna 5, la Germania 4. L'Italia? Tanto per non smentire la nostra triste fama, propose ben 55 (cinquantacinue)  porti: ogni lobby o parlamentare  sgomito' per inserire una localita' di suo interesse elettorale.
Con il SI al referendum ci sara' un'unica istituzione che decidera' le infrastrutture necessarie.

Il Comitato Nazionale Economia e Lavoro o CNEL, dalla sua istituzione prevista dalla Costituzione, e' costato 1 miliardo di euro e ha prodotto 14 provvedimenti legislativi, ognuno quindi costato 71 milioni di euro. E naturalmente i loro componenti appartengono tutti alla casta e agli amici degli amici.
Con il SI al referendum verra' cancellato.

e....(segue...)

martedì 18 ottobre 2016

L'obbedienza, in questi casi, non era una virtu'

Due volontari, (uno indigeno e un rifugiato) hanno provveduto a ripulire dalle incrostazioni presenti da decenni, la lapide al monumento di Lavena in ricordo dei caduti della prima e della seconda guerra mondiale.
E' prossima la ricorrenza del IV novembre ed e' doveroso  ricordare chi, purtroppo, perse la vita perche' qualche pazzo (re o politico) per capriccio, vanagloria o diletto, costrinse , dalle sue stanze dorate, altri ad andare in guerra e a morire

P.S. I caduti della prima guerra in tre anni furono ben 26; quelli della seconda in 5 anni furono "solo" 6. Come mai? Perche la prima fu piu' cruenta e di trincea guidata da generali stolti? Perche' per la seconda i lavenesi emigrarono per motivi economici o per sfuggire alla follia fascista? O perche' l'ecatombe della prima avevano fatto calare le nascite? Agli storici le possibile risposte.

martedì 11 ottobre 2016

Cieli a riposo

Per il rifacimento dell'asfalto della pista l'aeroporto di Agno restera' chiuso sino al 20 ottobre. Visto che una delle vie di discesa attraversa proprio il nostro paese, sino a quel giorno non godremo di gas di scarico dal cielo!

sabato 1 ottobre 2016

se 43anni sembran pochi...

Una commissione italo-svizzera di esperti nominata per esaminare il problema del traffico transfrontaliero afferma testaulmente:

"Ponte Tresa - Due delle quattro corsie di transito sono quasi costantemente impegnate dal traffico merci. Fra le autorita' italiane e svizzere sono in corso trattative per la soluzione del problema, soluzione ravvisata da parte svizzera nella costruzione di un ponte-valico sullo stretto di Lavena e, da parte italiana, nella ristrutturazione del valico di ponte Tresa o, in alternativa, nella costruzione del valico a valle di ponte Tresa (sul fiume Tresa). Nel frattempo si auspica lo sveltimento dei servizi."

Il documento porta la data del gennaio 1973 (non e' un errore:  e'1973).

Quasi superfluo commentare, i problemi li viviamo tutti, tutti i giorni.
Nel 1991 la Svizzera aveva approntato un progetto di massima, ma non trovando interlocutori affidabili da parte italiana, aveva abbandonato tutto. 
Quello che e' inacettabile, e' che siano passati 43 anni. Nel frattempo in provincia di Varese sono state realizzate costose opere quasi inutili o sottoutilizzate: le tangenziale di Lozza, di Arcisate, gli alberghi per i mondiali di ciclismo, ecc.
Nel 1973, in pieno boom economico, a Varese e a livello nazionale  dominava la DC e qui era comuqnue ben rappresentata, ma invano. Soldi per il traffico non ne sono mai arrivati
Pii c'e' stato Formigoni, la Lega; niente da fare.
Qui tutto cambia, sono rimaste uguali e soprattutto vuote, le parole.