giovedì 13 aprile 2017

tanto fumo, fiumi d'inchiostro,..e adesso?

Nonostante i fiumi di parole e di inchiostro, il valico di Cremenaga e gli altri due del Comasco, resteranno chiusi per le 6 ore notturne  come la CH aveva deciso.
Nonostante lo sdegno a catinelle ostentato dai ns politici, dalla convocazione dell'ambasciatore svizzero a Roma e, addirittura la lamentela inoltrata al consiglio europeo.
In definitiva si e' trattato della solita commedia, del gioco delle parti e gli unici a essere stati presi per il naso sono i comuni cittadini.
Infatti basta una buca, un albero pericolante, una gallina dalle uova d'argento e subito e' pronto un politico a caccia di consensi a buttarsi nella mischia per racimolare voti.
Anche in questo caso, di fronte alle lamentele del sindaco di Cremenga, e' arrivato il politico del partito A alla affannosa ricerca dei consensi perduti e a prendere le parti dei cittadini "offesi".
Non poteva essere di meno un partito antagonista che, con toni piu' misurati e istituzionali si e' associato all'argomento. E via dicendo, in politica si fa cosi'.
Lo fanno gli italiani, lo fanno gli svizzeri. Quindi al "io so che tu sai che noi sappiamo" e' stata tutta una recita, un copione scritto e riscritto: insomma, io reclamo,ma lo sai che devo farlo per tenere buoni gli elettori.
E i valichi, giustamente, sono rimasti chiusi perche' la questione era veramente inconsistente.
Quella sera che invece chiusero il traffico di qualsiasi genere in uscita dalla dogana svizzera di Ponte Tresa, per imbottigliare gli autori di una rapina nel Malcantone, quello si che fu una cosa inconcepibile.
Ma l'ultima chicca che arriva dal vicino cantone e' ancora molto, molto piu' grossa: con una legge il canton Ticino proibira' alle imprese italiane di concorrere per appalti al di sotto degli 8,7 milioni di franchi (praticamente il 90 % dei lavori edili in Ticino)
Con quale credibilita' adesso i nostri politici (?!) affronteranno la questione con i dirimpettai ticinesi?  

lunedì 3 aprile 2017

qualche motivo vero sarebbe necessario...

20 sindaci dei comuni di frontiera con tanto di fasce tricolori  si sono presentati sul confine a Cremenaga in occasione dell'inizio del periodo in cui il valico sara' chiuso dalle 23 della sera sino alle 5 del mattino,
Hanno argomentato la loro protesta per il fatto che la decisione e' stata presa dalla Svizzera senza consultare le istituzioni italiane. E questo argomento potrebbe trovare favorevoli giustificazioni.
Il sindaco di Cremenaga ritiene che la chiusura notturna potra' rappresentare una difficolta' per una eventuale ambulanza che dovesse intervenire a Cremenaga, ma, le ambulanze partono da Luino e il tratto italiano di strada tra Luino e Cremenaga non ha mai avuto enormi problemi come il tratto piu' a monte verso Ponte Tresa.
Difficolta' per i frontalieri che rientrano dal lavoro? I turni operai di solito terminano alle 22 e/o riprendono al mattino alle 6; c'e' un ampio margine di un'ora prima della chiusura. Inoltre esiste a soli 1,5 k   il valico di Fornasette e a 3,5 km  il valico di Ponte Tresa, sempre aperti.
Gli svizzeri adotteranno questa misura per poter prevenire con piu' efficacia la delinquenza che, qualcuno lo puo' negare?, dall'Italia entra in Svizzera; ad esempio i distributori di Stabio-Gaggiolo sono diventati ormai un bancomat per i rapinatori.
Bisogna ricordare che il gruppo superarmato che voleva assaltare un portavalori nel Malcantone fu fermato e arrestato a Castelrotto dopo essere passato con armi e auto da una  dogana non presidiata, forse proprio quella di Cremenaga. L'operazione si svolse in collaborazione tra le due polizie italiane e ticinesi e chissa' perche' i malviventi furono fermati e arrestati in Svizzera. (Forse per essere sicuri che in carcere ci rimanessero e non che qualche vizio procedurale o decorrenza dei termini di carcerazione li rimettesse in liberta'). Quali altri argomenti validi?
Forse e' piu' facile protestare, arroccarsi nel proprio orticello e trovare qualcuno a cui addossare responsabilita' o carenze? Piove..governo ladro? E' la moda!
Come in Puglia: il gas lo usano tutti, e' necessario, non inquina, gli ulivi verranno trapiantati e i tubi del gas esistono su tutto il territorio nazionale. Una volta interrati il territorio sara' ripristinato com'era. Ma l'italiota tendenza a trovare qualcosa o qualcuno contro cui fare la guerra e' immarcescibile. E allora, sindaci, partiti, black-bloc, disoccupati cronici, borderline, ecc, tutti insieme a fare la guerra!Viva l'Italia!