Lenny54 scrive:
"In questo clima avvelenato di scandali giudiziari e di evasioni fiscali, di dissolutezze e di corruzioni, di persecuzioni della miseria e di indulgenti silenzi per gli avventurieri di alto bordo, in questa atmosfera di putrefazione che accoglie i giovani appena si affacciano alla vita, apriamo le finestre: e i giovani respirino l'aria pura delle montagne..."
Sembra una valutazione dell'attuale momento sociale italiano. Purtroppo non lo é: questo pezzo é tratto dal un discorso di Piero Calamandrei, politico, giurista, scrittore e partigiano, tenuto il 28/2/1954 al Teatro Lirico di Milano.
E' possibile che l'italiano ladro, evasore, truffatore, individualista, miserabile prevalga spesso e sovente ed arrivi a inquinare se non a dirigere la vita politica, economica e istutuzionale italiana? D'accordo il bene e il male esistono in ognuno di noi ed é un tratto indelebile della caratteristica umana. Ma perché altre nazioni non hanno lo stesso tasso di corruzione, individualismo, cialtroneria, ecc.? Nelle classifiche internazionali che misurano il grado di civiltà, di capacità morali e sociali di un popolo, siamo collocati sempre agli ultimi posti, vicino a piccoli staterelli governati da dittatori. E' possibile?
2 commenti:
Semplicemente perchè siamo un popolo che è stato abituato al fatto che se sei furbo non solo fai carriera e fortuna ma addirittura diventi un grand'uomo! E' inutile attaccare chi oggi ci Amministra perchè se non si inizia in casa nostra, con i nostri figli o nipoti un'opera di educazione civile chiunque arriva nel sistema o lo lascia dopo poco oppure diventa parte integrante di esso. Negli altri paesi gli esseri umani che ci vivono, perquanto riguarda il bene e il male, sono come noi. La differenza è che già da giovani sono stati abituati ad accettare e rispettare delle regole e che, sopratutto, c'è chi è preposto a farle rispettare senza compromessi di sorta.
Già.
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