Le analisi di diverse fonti, tra le quali l'Arpa Lombardia, hanno rivelato che la composizione dell'inquinamento durante la stagione fredda ha diverse origini: al primo posto c'e' l'utilizzo di stufe a legna e pellet responsabili per il 45% delle polveri sottili, per il 27 % i gas di scarico delle auto e l'usura di penumatici e freni. A seguire con il 21 % industrie e impianti di riscaldamento.
Se si pensava quindi che l'uso di legna o derivati producesse un calore piu' sano e visto la provenienza da fonte inesauribili, fosse piu' ecologico, e' giunta la smentita.
I picchi giornalieri e consecutivi di inquinamento verificatisi la scorsa settimana hanno fatto adottare al canton Ticino delle misure quasi uniche al mondo: la gratuita' per tutti i mezzi pubblici per qualsiasi utente , ma nonostante l'estrema capillarita' del servizio di trasporto in Ticino la misura e' stata utilizzata da pochi.
Ora, per quanto riguarda i terremoti, la scienza moderna ha individuato le zone a maggior rischio sismico, ma risulta molto difficile prevedere l'evento; nel nostro paese parecchie di queste zone sono costituite da abitazioni vecchie o addirittura realizzate in sasso difficili o quasi impossibile (per noi italiani, mica siamo in Giappone) renderle sicure.
Mentre l'inizio del surririscaldamento globale (i cui effetti sarebbero devastanti per l'uomo, non per il pianeta che in passato ne ha viste di peggiori) da tanti scientificamente provato puo' essere rallentato o diminuito solo con l'azione singola di ognuno di noi e con l'azione dei governi.
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