Agnoli, Borre', Buonajuto,Cariti, Di Persia, Geraci, La Penta, Letizia, Maddalena, Marconi, Morozzo, Della Rocca, Paciotti, Suraci, Tatozzi.
E inoltre: Lombardi, Mirabelli, Papa, Pennacchini, Sgroi.
Chi sono? Ai piu' illustri sconosciuti, ma forse il loro atteggiamento cambio' il corso della vita del nostro paese.
Sono i componenti il CSM che bocciarono la candidatura di Giovanni Falcone a capo della procura di Palermo; i primi votarono contro e a favore di Meli, i secondi 5 si astennero.
Questa bocciatura di Falcone, di fatto lo isolo' e quattro anni dopo la dinamite della mafia uccise il giudice piu' preparato e che tutto il mondo ci invidiava. Dopo due mesi la stessa sorte tocco' al suo amico e collega Paolo Borsellino.
Non cosi' invece in patria, dove sia all'interno della procura di Palermo e sia soprattutto nelle alte istituzioni della magistratura Falcone risultava "scomodo".
Come argomenta oggi Roberto Saviano su Repubblica, non fu solo un complotto tra mafia, lobby e poteri occulti delle istituzioni a realizzare l'attentato che lo uccise, ma anche l'invidia che normalmente assale chi inferiore, insicuro o misero.
E di sicuro, nella magistratura composta da esseri umani, un aspetto dell'animo non puo' essere mitigato o cambiato neanche con lauree, studi, master e quant'altro.
La sua nomina a capo della procura di Palermo avrebbe cambiato molte cose in Italia?
Non e' possibile saperlo e sarebbe solo un mero esercizio di fantasia immaginare altro.
Resta il fatto che lo stesso presidente della Repubblica Mattarella, in occasione della commemorazione della strage di Capaci, al CSM ha riportato cio' che Falcone diceva "che la mafia non era invincibile" (e quindi il cms in tutti questi anni, ha saputo fare di meglio?)
Di sicuro, l'anniversario odierno, per chi ama l'Italia, rappresenta (purtroppo mestamente) una delle date indelebili come il 25 aprile, il 2 giugno ecc.
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