Come preannunciato nel primo incontro dedicato ai cambiamenti climatici, il circolo culturale "La Breva" organizza per sabato 28 novembre una serata che avra' per tema l'argomento del contrabbando nella nostra zona.
Il fenomeno ebbe il suo maggior sviluppo intorno agli anni '60 e se sulle montagna del Comasco e della Valtellina si svolgeva attraverso i sentieri sulle montagne, da noi, veniva usato il confine tracciato dal fiume Tresa o attraverso il lago Ceresio.
Gia' in tempo di guerra sui tratti piu' accessibili era stata posata una rete alta diversi metri per bloccare i traffici, in questo caso di generi alimentari, e anche per impedire la fuga di avversari politici o ebrei verso la Svizzera. Dai resoconti di quel tempo viene confermato che alcuni contrabbandieri avevano rivelato i posti seminascosti da cespugli dove la rete poteva essere attraversata.
Non era una criminalita' armata quella che favoriva il contrabbando di sigarette: le armi erano in dotazione solo alla Gdf che al massimo le usava per intimare l'alt sparando in aria dei colpi.
C'era chi confezionava la "bricolla" ovvero le stecche di sigarette, chi la portava "sotto rete" e chi su macchine veloci e capienti le portava verso il sud della provincia. A quel tempo venivano usate dai contrabbandieri le 124 e ancor di piu' le Fiat 125 Special; davanti partivano le macchine "staffetta" che andavano in avanscoperta per segnalare eventuali posti di blocco.Non esistevano ancora i cellulari e le comunicazioni erano tutte piu' difficili. All'inseguimento invece la GdF usava le famose Alfa Giulia.
Ed era tutto un continuo escogitare trucchi, mosse e contromosse.
Si favoleggia altresi che venne usato un piccolo sottomarino per il trasporto delle bricolle, ma non venne mai ritrovato.
Oltre alle bande organizzate esistevano anche i "solisti"; famoso era il "Robic" di Lavena. Era capace di attraversare in pieno giorno lo stretto di Lavena con un piccolo canotto e la bricolla in spalla, approdare sulla riva tra le donne che lavavano i panni con l'asse nel lago e i bambini che giocavano. Inforcare quindi la sua Vespa 150 bianca e sparire tra le viuzze del paese.
L'incontro si terra' alle ore 21.00 presso l'Antica rimessa del tram in via Ungheria a Ponte Tresa. L'intervento dello scrittore Enrico Fuselli verra' introdotto da Domenico Righetti dell'Archivio storico di Ponte Tresa CH
Nessun commento:
Posta un commento