E' stata ricordata ieri, a Cuveglio l'anniversario della battaglia del Monte San Martino in Valcuvia. Hanno partecipato alla cerimonia il Presidente della provincia, una ventina di sindaci con i gonfaloni dei comuni, partigiani, forze dell'ordine e associazioni combattentistiche.
Fu uno dei primi episodi della guerra di resistenza: dal 13 al 15 novembre, 160 uomini tra ex-soldati, civili e anche qualche giovanissimo presero posizione sulla sommita'.
Vennero assediati dalle forze nazifasciste e bombardati con l'auslio di aerei. Dopo 3 giorni di battaglia, i morti partigiani furono 42 (alcuni prima di venire uccisi vennero barbaramente torturati) i sopravvissuti riuscirono a sganciarsi e molti furono quelli che si rifugiarono in CH passando proprio dal valico di PONTE TRESA.
Notevoli anche le perdite sull'altro fronte, si parla di 240 tra tedeschi e fascisti uccisi.
Negli scorsi anni sono affiorati pareri che tendevano ad accomunare in egual misura le vittime di questa guerra che qualcuno ha definito "civile" e che non si poteva dire "parte giusta o parte sbagliata".
Ma la storia e i fatti inconfutabili non permettono questa mistificazione: la parte sbagliata fu quella di chi con l'avvento del fascismo inizio' a fare la guerra per sete di conquista e di potere inviando truppe in Albania, Grecia, Libia, Russia, ecc
La parte giusta fu quella di reagire alla presenza e all'invasione tedesca nel nostro territorio.
E alle stragi che soldati tedeschi e fascisti della RSi compirono uccidendo donne, vecchi, bambini.
E questa e' triste storia, non opinioni.
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