Sino a quando non e' intervenuta una legge nazionale che ha limitato a un massimo di due mandati la possibilita' di essere eletto alla carica di sindaco l'elezione e' stata appannaggio per oltre 20 anni del maestro Antonio Sanna con radici nella Democrazia Cristiana. Un po' per merito suo e un po' per demerito delle varie liste che nel tempo si sono susseguite a contrastarne l'elezione.
Difatti nelle elezioni del maggio 1988, presentandosi separati e ognuno con una prorpia lista, PCI, Psi, Psdi arrivarono a 1275 voti che, se sommati alla lista Pri con 536 voti avrebbero ampiamente battuto il capolista Sanna che totalizzo' "solo" 1216 voti. Ma la predisposizione della sinistra a farsi del male e i personalismi che a livello locale vieppiu' si manifestano, consegno' le chiavi del comune a Sanna.
Ne e' la riprova di questo quando alle elezioni europee del 1989 i voti furono: Pci 774 - DP 64 -Verdi 93+119 - Psi 705 - Psdi 99. La DC prese quasi la meta' delle sinistre, 825 voti.
Memori della scoppola subita nel 1988, alla tornata seguente del 1993, la sinistra si presento' unita ma non fu sufficiente: prese solo 702 voti, (complice anche il crollo della prima repubblica, di mani pulite e del terremoto nel PSI nazionale) mentre irrompeva la nuova formazione della Lega Nord con 1281 voti, ma non sufficienti a battere ancora una volta Sanna che totalizzo' 1548 voti.
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