lunedì 26 giugno 2017

Anche qui..

Anche da noi ci sono i marziani: hanno le nostre stesse fattezze, arrivano da luoghi anche sconosciuti, ma non amano il luogo dove abitano, sono avulsi dalla realta', sono interessati al loro piccolo pezzo di terra o casa dove abitano. Il  resto  o le sorti del mondo per loro non esistono.
Li riconosci perche' ogni tanto lavano con l'idropulitrice la ringhiera o il selciato del loro terreno; per spostarsi anche solo di 200 metri usano l'auto; non hanno l'accortezza di conservare l'acqua piovana per bagnare l'orto.
Sono anni che tutti i mezzi di comunicazione parlano di surriscaldamento terrestre, inquinamento, spreco di risorse. Ma a loro,  i marziani, sono cose che non interessano, sono dediti allo spasmodico consumo di tutto cio' che li circonda e non pensano minimamente , in termini universali, al futuro della terra per i loro figli.
Si arrabbiano al pensare che per una buona parte di mesi dell'anno, il loro lavoro serve per pagare le tasse, ma non pensano minimamente che sulla terra stiamo consumano le riserve di quello che essa potrebbe compatibilmente produrre per restare integra.
Non saranno di  sicuro gli acquazzoni di questi giorni a risolvere la siccita' che da anni si sta manifestando; le vere risorse idriche sono fornite dalle nevicate e dai ghiacciai. Questi ultimi si stanno sciogliendo a tutte le latitudini, ma per il marziano sono cose che non interessano.
Di sicuro pero' si arrabbiera' quando zucchine o albicocche nazionali costeranno un sacco di euro al chilo. Per pagarle meno le importeremo dalla Cina che ha gia affittato intere zone fertili dell'Africa per le coltivazioni alimentari.
Il marziano non sa, o non vuol sapere, che la nostra ricchezza e' data anche dalla predazione, prima con le colonie e ora con le multinazionali che corrompono i regimi africani, delle materie prime del sud del mondo. E ora le fatture di questi furti arrivano e continueranno ad arrivare, sui barconi.  

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