Mai come quest'anno, assume un significato particolare la ricorrenza dell'Unita' d'Italia e delle Forze Armate del 4 novembre. Giorno in cui si ricordano i caduti italiani nelle due guerre mondiali.
Da noi verra' celebrata spostandola a domenica 5 novembre per ovviare alle prevedibili difficolta' per la concomitanza del mercato del sabato e del caos del traffico.
SI iniziera' con le deposizioni alle lapidi per terminare con la messa alle ore 11.00 al monumento dei caduti a Lavena.
Mai come quest'anno e' necessario ribadire una Italia unita in un'Europa delle nazioni che ci ha permesso di vivere 70 anni senza guerre e distruzioni che invece contraddistinsero precedentemente il nostro continente.
Un'Italia divisa, fu nei secoli conquistata e razziata dalle piu' diverse popolazioni: i barbari nei tempi antichi sino alle piu' recenti conquiste da parte di spagnoli, francesi, austriaci, normanni, arabi, ecc.
Un'Italia frazionata da pseudo-autonomie o divisioni volute solo per questioni di soldi porterebbe a disuguaglianze. E sara' per le disuguaglianze e le risorse fondamentali (cibo e acqua) che saranno combattue le guerre del futuro. Guerre non solo fatte con i cannoni ma anche con altre diavolerie mediatiche e finanziarie.
Meglio allora un'Italia unita, solidale, giusta, democratica.
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