- Il finanziamento del SSN
E’ assodato che il nostro SSN (pubblico e convenzionato) è sottofinanziato.
Molti indicatori lo confermano: importi annui, percentuale del PIL, ecc.
La linea di tendenza è annosa. Hanno “contribuito” tutte Le forze politiche, dell’arco costituzionale e non costituzionale, che si sono succedute al governo. Tutti alle prese con bilanci statali in deficit e piani di rientro dal debito (mostruoso) dell’Italia.
Particolarmente impudico è l’attuale governo con frontman salvini che fra flat-tax introdotta (e ampliata) e il mantra della riduzione delle tasse porterà, aritmeticamente, a non permettere di trovare risorse reali aggiuntive per finanziare il SSN. Al contrario, si andrà verso ulteriori contrazioni !!!! Neanche un belato politico (o sindacale, magari contro la flat tax) che osa far notare che se si riducono le tasse si ridurranno anche i soldi per i servizi pubblici-welfare (compreso il SSN).
Nota 1: questo è il vero nodo (a mio parere): quante risorse pubbliche (da tasse e imposte) per il SSN e il welfare in generale ???.
- Le assicurazioni sanitarie private
Oggi, tutte le grandi compagnie assicurative, offrono assicurazioni sanitarie individuali (con limiti di età massima !!!!).
Se le assicurazioni offrono, in concorrenza tra loro, polizze per cure sanitarie, vuol dire che c’è un mercato disposto ad acquistarle !!!!
Anche la gloriosa UNIPOL (nata nell’ambito delle Cooperative dette “rosse”) offre polizze sanitarie individuali. UNIPOL ha fra i suoi azionisti CGIL-CISL-UIL !!!
Questo mercato è in crescita !!!
Nota 1 : assicurarsi privatamente è un segno di carenza del SSN a garantire l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini, è cercare di salvarsi individualmente. Il SSN resterà un simulacro di servizio per i vecchi e i poveri ???
Nota 2: le compagnie assicurative, una volta acquisita una clientela (crescente) disposta a pagare per assicurarsi non faranno mai passare una riqualificazione, in quantità e qualità delle prestazioni, del SSN: sono una lobby potentissima !!!
- E ancora…..
- I costi (privati e pubblici) di formazione di medici e infermieri: sacrifici e costi individuali e pubblici che creano (solo per i medici) una attesa-pretesa di elevati redditi al termine della formazione. Mission o business ??? I costi medi per gli studi universitari e di specializzazione per un medico sono di circa 8.000 euro per l’università, 10.000 euro per la specializzazione, entrambi a carico dello studente e famiglia (oltre a vitto, alloggio, ecc.) e 150.000 euro (dati di fonte ANAAO) a carico pubblico, dalle tasse di tutti !!!
- Il drenaggio di personale sanitario qualificato dei Paesi ricchi a danno dei Paesi meno ricchi (dall’Italia ai Paesi del centro-nord Europa, dai Paesi “poveri” (Cuba, Centro-america, Argentina, India, ecc. all’italia ): trasferimento di risorse, umane ed economiche, dai Paesi poveri o relativamente poveri o meno ricchi, verso i Paesi più ricchi: perpetuando il vergognoso divario sanitario !!!
Nota amara preconclusiva: invertire la tendenza alla decadenza del SSN (come pensato dai promotori, come descritto in Costituzione, come auspicato dalle anime pure e belle) è una impresa disperata. A mio parere troppi indicatori e attori in campo ne segnano il declino. Declino pensato, voluto, sostenuto da soggetti potenti (assicurazioni e sanità privata). Declino accettato omertosamente da soggetti sociali popolari (sindacato confederale, partiti di centro-sinistra) oggi imbolsiti attori, o consapevoli (diabolici) o inconsapevoli (stupidi), che (i confederali) per qualche posto remunerato nei Consigli di Amministrazione dei FONDI, svendono una conquista sociale !!!.
Ripeto: salvare il SSN universale e di qualità è impresa disperata o qualcuno intravede qualche ragionevole spiraglio di speranza ??
Nessun commento:
Posta un commento