Si e' tenuto mercoledi' a Ponte Tresa il convegno sulle acqua del lago Ceresio. Presenti molti operatori del settore sia ticinesi che italiani e figure istituzionali italiane.
Un responsabile della SUPSI ha evidenziato come il riscaldamento climatico peggiora ulteriormente la qualita' delle acque nonostante ci sia meno apporto di fosforo nelle acque.
Molto al di sotto della norma la presenza di DDT nelle acque, nettamente in controtendenza rispetto al Lago Maggiore.
Alfa, la struttura che si occupa degli acquedotti e della depurazione ha messo in evidenza come dal 2019 siano stati monitorati 200 km di tubature fogniarie per intervenire ed adeguarle sia a nuovi insediamenti abitativi sia per sopperire alle difficolta' quando si verificano portate abnormi di acque piovane.Interventi sono in corso a Porto Ceresio, Brusimpiano e Lavena Ponte Tresa.
Tutti gli operatori hanno concordato sul fatto che e' e sara' importante la cooperazione tra le due sponde del lago.
Veronesi della sezione Acque del Canton Ticino ha evidenziato la presenza nelle acque di residui di farmaci e cosmetici che non si riesce ancora a depurarli; per questo verranno installati in 9 impianti consortili in Ticino sistemi di carboni attivi e di ionizzazione per un costo , da qui al 2040, di 1,2 miliardi di franchi.
Purtroppo e' mancata la presenza di abitanti del luogo, si contavano sulle dita di una mano.
