giovedì 21 maggio 2009

feste si, feste no?

Ricevuto da Torototela:

Ho visto tempo fa in Varese News e recentemente in Eco che c'e' in ballo una questione a proposito delle feste estive. Non sto abitualmente nel Comune e vorrei chiarimenti. Si faranno ancora feste a Lavena? in particolare quella "grande", con i fuochi artificiali , verra' fatta ancora o no?

L'argomento e' certamente di grande interesse per tutti nel Comune e non solo, e quindi per Radiolavena, visto che le feste estive sono ormai da tempo un evento imponente sotto molti punti di vista, sulla cui valutazione possono esserci (o forse no) opinioni differenti. In assenza di informazioni precise preferiamo astenerci dal dire la nostra e mettiamo in circolo la domanda , sperando che qualcuno fra coloro che leggono sappia e voglia dare risposte.

mercoledì 13 maggio 2009

Carri e Buoi

La nostra Amministrazione e' sulla via di dotare il Comune di un "Piano di Governo del Territorio" (PGT). Il non-esperto che avra' la pazienza di spendere una mezzora sulla legge che istituisce questo strumento (vedere i link "Legge 12" nella colonna a lato) sara' come sempre intimidito dal gergo giurisprudenziale ; ma, per poco che ne capisca, alla fine non avra' dubbio alcuno che, dei tre atti di cui il PGT si compone, uno (il "Documento di Piano", DdP) sia, sul piano logico, antecedente e sussistente agli altri due, e ne costituisca la base.
Esso e' infatti il documento nel quale "si fa il punto" sulla situazione del territorio, si identificano le linee di sviluppo prevedibili del paese, e insomma si fornisce la "veduta d'insieme" , l'inquadramento globale all'interno del quale si individuano gli obiettivi generali che l'impiego/gestione del territorio dovra' perseguire - secondo modalita' di dettaglio da specificare negli altri due atti.
Ebbene, nel Consiglio Com. di ieri la Amministraz ha "adottato" un altro Atto del PGT (il Piano dei Servizi, PdS) prima del DdP, cosi' mettendo il carro davanti al bue , e si e' ben guardata dallo spiegare perche'. Facile: nel Consiglio Comunale, quando l'avversario entra in area di rigore, il portiere/arbitro soffia nel suo fischietto, e interrompe l'azione.
Si deve dedurne, che la Amministrazione non ritiene di doversi procurare dei mali di testa cercando di collocare i suoi progetti (o le sue velleita' ) in un quadro di riferimento organico. Per intanto, decidono cosa gli piacerebbe fare ; il "quadro di riferimento" fara' meglio ad adattarsi, e per copiarlo in bella c'e' tempo .
Un'altra cosa che il profano lettore della legge e delibere annesse non puo' non notare, per distratto che sia, e' che esse la menano e la rimenano con la trasparenza e il coinvolgimento dei cittadini eccetera. Per esempio, a sentire la legge, prima della adozione si sarebbe dovuto acquisire per consultazione il parere della "parti sociali ed economiche". A qualcuno risulta?
Se capita di vedere gente che mette il carro davanti ai buoi, non si deve per forza pensare che cio' venga fatto per errore. Non e' credibile, che chicchessia possa confondere una entita' che si muove sulle ruote con una che si muove sulle zampe; e quindi il dubbio e' d'obbligo, che questo bizzarro comportamento abbia i suoi fini. Stiamo un po' a vedere - salvo ricorsi.

Accluso qui sotto: intervento del Consigliere di minoranza Anna Guarneri, passato a verbale del CC di ieri.

L’adozione del PdS prima del DdP e’ uno stravolgimento del senso se non della lettera della legge : questo perche’:
- “il PdS concorre al perseguimento degli obiettivi dichiarati nel DdP per realizzare un coerente disegno di pianificazione…”

-“E’ cmque indispensabile che il PdS, basandosi sul quadro conoscitivo e orientativo del territorio Comunale definito dal DdP…” (DGR 13-10-2008)
- “gli indirizzi specifici contenuti nel PdS trovano fondamento e si configurano come sviluppi delle direttive e indicazioni che il DdP detta…”(DGR 29-12-2005 ):
Ma come potra’ mai avvenire tutto questo , se il PdS viene steso prima del DdP?
Inoltre: le prescrizioni del PdS sono vincolanti, ma quelle del DdP non lo sono ,per quanto riguarda il regime giuridico dei suoli (LR 11-3-2005). Dunque, con questa inversione sara’ il DdP che dovra’ adattarsi al PdS, e non viceversa, in evidente contraddizione con quanto citato. Siamo anche di fronte alla violazione del comma 5 Art.2 della LR 11-3-2005, : “trasparenza delle attivita’ che conducono alla formazione degli strumenti”. Tanto trasparente, che questa anomala inversione dei tempi non e’ stata segnalata ne’ tanto meno giustificata . Peggio ancora: Dalla LR 11-3-2005: Art 13 Comma 3 :“- Prima dell’Adozione degli atti di PGT il Comune, tramite consultazioni, acquisisce il parere delle parti sociali ed economiche.”
Il parere sugli atti medesimi, ovviamente; da non confondersi con i “suggerim. e proposte” menzionati al precedente Comma 2 . Questi ultimi sono stati a suo tempo sollecitati ; ma le consultazioni e i pareri di cui al Comma 3, dove e quando? Tanto piu’, che la incongruita’ della inversione di tempi e’ stata subito notata da Legambiente Ceresium un anno fa, in formale comunicaz. al Sindaco.