sabato 26 dicembre 2015

Un Natale un po' piu umano..

Non e' cosa comune che a LPT il giorno di Natale e S. Stefano negozi e supermercati siano chiusi. Invece e' successo: tutti i negozi e 4 supermercati (anche il mostro in collina) hanno chiuso. Solo uno e' rimasto aperto, ma non molto frequentato. Potrebbe essere stata la magnanimita' degli azionisti o, molto piu' probabilmente il rapporto costi/ricavi ha fatto scegliere per la chiusura dando cosi' la possibilita' alle centinaia di lavoratori di trascorrere il Natale in famiglia. E anche il centro  di PT ha assunto un connotato piu' a misura d'uomo senza il solito caotico traffico e valori di inquinamento elevati.

mercoledì 16 dicembre 2015

un po' di giustizia (a Berna) per i frontalieri italiani

La mancata nomina del consigliere ticinese Gobbi al Consiglio Federale  svizzero della scorsa settimana ha bilanciato quell'amaro in bocca ai lavoratori italiani  che recenti iniziative messe in campo contro il lavoro frontaliero avevano provocato.
Come dimenticare quegli offensivi cartelloni stradali sui frontalieri paragonati ai topi (rat)?
Come dimenticare la quota dei ristorni sulle tasse pagate in CH, trattenuta dal governo ticinese in maniera illegittima (l'accordo sul ristorno era infatti un accordo tra nazioni) con i comuni di frontiera impossibilitati ad eseguire opere necessarie o a stilare bilanci di previsione proprio per la mancanza di questi fondi?
O l'argomento che i frontalieri rubano il posto di lavoro agli svizzeri, quando uno studio operato dall'universita' di Lugano ha dimostrato il contrario e che, anzi, per certe mansioni specializzate, e' necessaria la manodopera straniera?
Senza parlare di quella norma (al solo scopo elettorale) che imponeva al lavoratore frontaliero di presentare il certificato penale. Infatti in Italia, eventuali carichi pendenti potrebbero essere registrati nelle oltre 100 procure italiane e non solo in quella di Varese o Como, mentre per le sentenze definitive dopo i 3 gradi di giudizio, in genere ci vogliono anche 10 anni e non tutte le sentenze vengono comunque trascritte sul casellario giudiziario. Questa norma e' stata anche oggetto di un reclamo da parte del governo italiano. Argomento messo sul tavolo durante i colloqui su quell importante accordo fiscale che la Svizzera da anni
stava cercando di portare  a termine con il nostro governo.
E come dimenticare l'alta percentuale (68%) di consensi  in Ticino al referendum sull'immigrazione di massa? Che pero' portera'  ad una chiusura sulla libera circolazione delle persone e delle merci con l'Europa e alla conseguente perdita  per la CH  di centinaia di miliardi di Pil nei prossimi anni. Questa e' la previsione di ben due studi commissionati dal governo federale a diversi istituti di ricerca.
 Non e' stato bocciato il Ticino o l'aspirazione ad avere un rappresentante di lingua italiana al consiglio federale, ma l'ostracismo dimostrato a una visione dei problemi lungimirante e non campanilistica o demagogica.

sabato 5 dicembre 2015

Lingue e ristoranti

Se la prima lingua parlata a LPT e' l'italiano seguita dal calabrese, per il terzo posto c'e' il ballottaggio tra il cinese e il romeno.
Specchio dei cambiamenti che stanno cambiando ormai da decenni il ns paese di frontiera.
Se un tempo c'erano le osterie come il grotto Bianchi e il Beverina a Lavena o il COP nella limitrofa  Brusimpiano dove si potevano assaggiare piatti popolar locali, ora su 17 ristoranti sparsi sul territorio ben 10 sono cinesi o orientali.
Dovremo forse imparare a mangiare con i bastoncini?

P.S. osteria del Cop, dove il proprietario, quando era in vena, intratteneva gli avventori con appassionati assoli di tromba!

lunedì 30 novembre 2015

Appunti... sotto rete

La serata sul contrabbando organizzata  sabato 28 novembre dal circolo "La Breva" ha incontrato un notevole interesse: sala strapiena, persone in piedi e assiepate anche dietro il tavolo dei relatori.
I due interventi di Righetti e Fuselli, hanno rivelato che il fenomento del contrabbando e' iniziato sin dal lontano 1500 per arrivare sino al 1980 circa. I modi e la merce , nel tempo sono cambiati ed e' anche stato sfatato il mito che il fenomento fosse un'attivita' "romantica" e intrisa di buone maniere. Infatti i morti per incidenti sul lago o in montagna sono stati parecchi, in special modo tra i componenti della Gdf.
Negli ultimi anni erano stati usati anche i cani,  "ammaestrati" dalla Gdf per individuare i contrabbandieri, o dai contrabbandieri per caricarli di un piccolo basto con la merce e farli passare quindi in Italia.
E' seguita anche la proiezione di un filmato amatoriale che riprendeva i contrabbandieri nel passaggio dalla CH all'Italia attraverso la Tresa su di un canotto e il successivo carico su un auto; il tutto avveniva non solo d'estate ma anche d'inverno con la neve.
Nel tempo  anche  gli orologi erano stati importati illegalmente dalla CH; in questo caso esisteva la possibilita' di non pagare le tasse e quindi gli spalloni erano accompagnati fin sotto rete dalle guardie di confine svizzere per verificare che effettivamente venissero portati in Italia per godere dello sconto sul prezzo.
A riprova del fatto (caso mai ce ne fosse bisogno) che per la CH quando si tratta di soldi o di fare i loro interessi non ci sono leggi internazionali che tengano (vedi i beni degli ebrei deceduti, le tasse evase dagli investitori stranieri attraverso le banche CH, gli stipendi dei frontalieri decurtati a motivo del cambio valuta favorevole).

domenica 22 novembre 2015

Bricolle sotto rete....

Come preannunciato nel primo incontro dedicato ai cambiamenti climatici, il circolo culturale "La Breva" organizza per sabato 28 novembre una serata che avra' per tema l'argomento del contrabbando nella nostra zona.
Il fenomeno ebbe il suo maggior sviluppo intorno agli anni '60 e se sulle montagna del Comasco e della Valtellina si svolgeva attraverso i sentieri sulle montagne, da noi, veniva usato il confine tracciato dal fiume Tresa o attraverso il lago Ceresio.
Gia' in tempo di guerra  sui tratti piu' accessibili era stata posata una rete alta diversi metri per bloccare i traffici, in questo caso di generi alimentari, e anche per  impedire la fuga di avversari politici o ebrei verso la Svizzera. Dai resoconti di quel tempo viene confermato che alcuni contrabbandieri avevano rivelato i posti seminascosti da cespugli dove la rete poteva essere attraversata.
Non era una criminalita' armata quella che favoriva il contrabbando di sigarette: le armi erano in dotazione solo alla Gdf che al massimo le usava per intimare l'alt sparando in aria dei colpi.
C'era chi confezionava la "bricolla" ovvero le stecche di sigarette, chi la portava "sotto rete" e chi su macchine veloci e capienti le portava verso il sud della provincia. A quel tempo venivano usate dai contrabbandieri le 124 e ancor di piu' le Fiat 125 Special; davanti partivano  le macchine "staffetta" che andavano in avanscoperta per segnalare eventuali posti di blocco.Non esistevano ancora i cellulari e le comunicazioni erano tutte piu' difficili. All'inseguimento invece la GdF usava le famose Alfa Giulia.
Ed era tutto un continuo escogitare trucchi, mosse e contromosse.
Si favoleggia altresi che venne usato un piccolo sottomarino per il trasporto delle bricolle, ma non venne mai ritrovato.
Oltre alle bande organizzate esistevano anche i "solisti"; famoso era il "Robic" di Lavena. Era capace di attraversare in pieno giorno lo stretto di Lavena con un piccolo canotto e la bricolla in spalla, approdare sulla riva tra le donne che lavavano i panni con l'asse nel lago e i bambini che giocavano. Inforcare quindi la sua Vespa 150 bianca e sparire tra le viuzze del paese.
L'incontro si terra' alle ore 21.00 presso l'Antica rimessa del tram in via Ungheria a Ponte Tresa. L'intervento dello scrittore Enrico Fuselli verra' introdotto da Domenico Righetti dell'Archivio storico di Ponte Tresa CH

lunedì 16 novembre 2015

doveroso ricordo

E' stata ricordata  ieri, a Cuveglio l'anniversario della battaglia del Monte San Martino in Valcuvia. Hanno partecipato alla cerimonia il  Presidente della provincia, una ventina di sindaci con i gonfaloni dei comuni, partigiani, forze dell'ordine e associazioni combattentistiche.
Fu uno dei primi episodi della guerra di resistenza: dal 13 al 15 novembre, 160 uomini tra ex-soldati, civili e anche qualche giovanissimo presero posizione sulla sommita'.
Vennero assediati dalle forze nazifasciste e bombardati con l'auslio di aerei. Dopo 3 giorni di battaglia, i morti partigiani furono 42 (alcuni prima di venire uccisi vennero barbaramente torturati) i sopravvissuti riuscirono a sganciarsi e molti furono quelli che si rifugiarono in CH passando proprio dal valico di PONTE TRESA.
Notevoli anche le perdite sull'altro fronte, si parla di 240 tra tedeschi e fascisti uccisi.
Negli scorsi anni sono affiorati pareri che tendevano ad accomunare in egual misura le vittime di questa guerra che qualcuno ha  definito "civile" e che non si poteva dire "parte giusta o parte sbagliata".
Ma la storia e i fatti inconfutabili non permettono questa mistificazione: la parte sbagliata fu quella di chi con l'avvento del fascismo inizio' a fare la guerra per sete di conquista e di potere inviando truppe in Albania, Grecia, Libia, Russia, ecc
La parte giusta fu quella di reagire alla presenza e all'invasione tedesca nel nostro territorio.
E alle stragi che soldati tedeschi e fascisti della RSi compirono uccidendo donne, vecchi, bambini.
E questa e' triste storia, non opinioni.

sabato 14 novembre 2015

disinformazione e minacce

Sono di nuovo in azione le telefonate commerciali che invitano a cambiare gestore di forniture elettriche. Spacciandosi per enel invitano a cambiare gestore "perche' una legge europea impone per il 2016 di usufruire per una percentuale cospicua di energie rinnovabili". Non vero: non e' il singolo utente che deve adeguarsi ma le politiche nazionali di ciascuno governo.
Da ultimo, oltre alla disinformazione, dicono che bisogna cambiare le tariffe telefoniche pena il pericolo di distacco del contatore!
Anche questo e' un argomento per approffittare di anziani e meno avveduti che di fronte ad una minaccia del genere si affrettano a dare il numero di contratto in uso. 

sabato 31 ottobre 2015

L'ultimo alimentari...

L'unico negozio macelleria-alimentari di Lavena chiude oggi sabato 31 ottobre. E' stato uno dei negozi piu' longevi di LPT, aperto gia' nel 1955 e tenuto per tanti anni dal "Carlo macelar". Oltre a dell'ottima carne (forse la migliore di tutta LPT) era  un luogo dove,  in attesa di essere serviti, si scambiavano anche quattro chiacchere.

lunedì 19 ottobre 2015

nuovo circolo culturale

La serata sui cambiamenti climatici e' stata organizzata dal costituitosi circolo culturale "LA BREVA".
Il nome trae origine da un  vento che spira sul lago Ceresio e sul Lario.
I componenti sono cittadini di LPT e promuoveranno serate prettamente culturali.
Nella prossima occasione verra' proposto l'argomento del contrabbando di sigarette che negli anni '60
nelle nostre zone ebbe un notevole sviluppo.
Per chi volesse seguire da vicino e partecipare alle iniziative, l'indirizzo di posta elettronica e': torototela@gmail.com.  

giovedì 15 ottobre 2015

Alla faccia di chi vuol....

Finora, per chi voleva raccogliere funghi in Svizzera, esisteva il vincolo (giusto) di soli 3 kg per persona al giorno. Questo per evitare che si creasse un commercio illegale di questo prodotto.
Ora il governo ticinese ha varato una disposizione con la quale, dal prossimo anno, nel periodo fissato dal 1/8 al 31/10 i cercatori di funghi dovranno fare un tesserino e specificare la zona dove vogliono fare la raccolta
Questo vale per i residenti.
Per i non residenti, vale a dire noi di qua dal confine, il tesserino (a pagamento e non ripetibile) avra' la validita di soli 5 giorni,  consecutivi e sempre per una zona specificata.
Alla faccia di chi vuol mantenere dei buoni rapporti con i vicini ticinesi;quando si tratta di fare i loro interessi non c'e' misura che tenga.
Le multe alle vetture italiane arrivano all'indirizzo italiano entro pochi giorni e se non si paga e si incappa in un controllo sono noie.
Loro, gli svizzeri, usano le nostre autostrade senza pagarle contando sul fatto che il nostro sistema di riscossione e' lento e molto meno severo.

lunedì 12 ottobre 2015

sarebbe meglio non fare gli struzzi

All'incontro dedicato ai cambiamenti climatici, svoltosi sabato sera a Ponte Tresa, sono intervenuti due qualificati operatori del settore Marco Gaia del centro Meteo di Locarno Monti e Paolo Valisa del centro geofisico di Campo dei Fiori di Varese.
Hanno sciorinato dati riguardanti le nostre zone e che confermano, semmai ce ne fosse bisogno, che i cambiamenti che osserviamo alla tv, sono presenti anche da noi.
Da quando c'e' traccia delle misurazioni, dal 1864, la temperatura media annuale a Lugano si e' alzata da 11,5 gradi a 13, non sembrano tantissimi, ma nei delicati e complessi equilibri dell'atmosfera sono influenti.
Le foto dei ghiacciai vicini confermano la  riduzione della loro superficie; ad esempio ad Airolo se nel 1960 si contavano 40 giorni di neve all'anno, ora se ne contano solo una ventina. Lo scorso autunno e' stato il periodo piu' piovoso dal 1864 con esondazioni sia del Verbano che del Ceresio. Cosi' come lo scorso mese di luglio e' stato il piu' caldo da quando si misurano le temperature.
Se l'inquinamento causato dall'uomo continuera' di questo passo invece delle 4/5 notti "tropicali", (vale a dire con temperature notturne che non scendono sotto i 20 gradi) nel 2100 le notti afose potranno essere tra le 40 e le 60. Quello che noi ora immettiamo nell'atmosfera durera' per almeno 200 anni, non come l'acqua che in 4 giorni chiude il ciclo evaporando e ricadendo a terra.
Il 60 % dell'energia di cui abbiamo bisogno per illuminare, riscaldare,  muoversi e produrre proviene dalla combustione di prodotti fossili (petrolio, carbone, gas ) con la conseguente produzione di inquinanti.
Ogni anno nell'atmosfera vengono immesse 36 miliardi ti tonnellate di anidride carbonica (5 a testa ) e come esempio, una utilitaria di media cilindrata con una percorrenza di 10.000 km immette 1 tonnellata di CO2.
In definitiva, bisogna invertire la tendenza al riscaldamento climatico partendo dalle piccole azioni quotidiane con le quali  ognuno di noi contribuisce a innescare il punto di non ritorno del surriscaldamento dell'atmosfera:  non usando l'auto per fare una commissione a 300 metri di distanza (che fa bene alla salute) o spegnendo le luce di abitazioni private o insegne commerciali quando non ce ne e' bisogno. O acquistando frutta e verdure di stagione (comprare le fragole a Natale provenienti da 11.000 k di distanza ci sara' anche chi se lo vuol permettere, ma avvelena anche noi)

martedì 6 ottobre 2015

viaggio organizzato a expo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Coop di Lavena Ponte Tresa organizza per lunedi' 19 ottobre un viaggio organizzato per visitare EXPO Milano. Partenza alle ore 07.00  dal supermercato, arrivo alle ore 09.00 , visita del supermercato del futuro e padiglioni  expo e rientro a lavena ponte tresa con partenza da Rho alle 21.30. Quota del viaggio euro 15.00. Prevendita biglietti presso il supermercato entro il 15/10

sabato 3 ottobre 2015

Possiamo e dobbiamo fare anche noi

Serata di informazione e sensibilizzazione sul cambiamento climatico che riguarda anche il nostro fazzoletto di terra.
Si terra' sabato 10 ottobre presso l'antica rimessa del tram a ponte Tresa in via Ungheria, alle ore 21.00
L'incontro e' caldamente aperto a tutti ed e' organizzato dal circolo "La Breva",  dalla Pro Loco e sponsorizzato da comune e ubi banca di Lavena Ponte Tresa.
Coordinato da Italo Guarneri (Universita' dell'Insubria) vedra' i qualificati interventi  di Marco Gaia responsabile del centro regionale sud di Meteo Svizzera di Locarno Monti e di Paolo Valisa del centro geofisico di Campo dei Fiori di Varese.
IL CLIMA CAMBIA. ANCHE DA NOI.

martedì 15 settembre 2015

campioncine locali

Per chi  non segue abitualmente le notizie di ciclismo ci sono due buone  da segnalare che riguardano il nostro paese.
Matilde Vallari-Alluvi di Lavena ha vinto sia il campionato provinciale che il campionato regionale lombardo nella categoria allieve.
Mentre Sonia Rossetti di Ponte Tresa nella classifica nazionale categoria esordienti e' al secondo posto assoluto
Fin dove arriveranno?

martedì 8 settembre 2015

Non e' mai il posto giusto...

L'Italia e' il paese dei comitati "non a casa mia"
E' necessario realizzare un inceneritore per i rifiuti che tutti produciamo?
E via che arriva un comitato che raccoglie firme e adduce motivi (validi o puerili) per dire che li' nel loro paese non si puo' fare.
E' necessario realizzare una discarica, un sito di compostaggio o una superstrada?
Niente da fare nel paese prescelto arriveranno i pareri contari, no che li' non si puo' fare.
E cosi' succede anche per gli alloggi ai rifugiati, in altre parti d'Italia e come no, qui anche da noi.

Con motivazioni diverse: c'e' lo stretto vicino e potrebbero facilmente attraversarlo mettendo in pericolo la loro vita. Quando questi hanno percorso migliaia di km via mare o per deserti e vuoi che si mettano in
ambasce pensando a 20 metri di acqua?
Che c'e' vicina la scuola ed e' un pericolo per bambini e ragazzine! Quando poi la grande maggioranza delle violenze avviene tra parenti e fra le mura domestiche.
Che le guardie di confine ticinesi aumenteranno i controlli causando disagi ai frontalieri?
Peccato pero' che con l adesione al patto di Schengen in cui il presidio alla frontiera si era diradato,  dopo 20 giorni sono ritornati a a fare i controlli, non come prima, ma non come fanno alle altre frontiere europee
E , in caso di rapina oltre confine, non si fanno minimamente scrupolo di bloccare il traffico dei frontalieri in
uscita la sera per la ricerca dei malviventi.
E cosi' via...
Tutti motivi  per nascondere la paura dello straniero, del diverso, di cio' che non si conosce, del povero che mette in pericolo il  benessere acquisito.
E pensare che in Italia ci sono 8.000 comuni e se tutti accogliessero 10 rifugiati  a testa (rifugiati e non migranti economici) ci sarebbe posto per 80.000 di questi e sarebbero assimilati o integrati facilmente.
Senza contare in questi 8.000 comuni la dimensione dei grandi capoluoghi o citta.

mercoledì 12 agosto 2015

Migranti a Lavena Ponte Tresa?

Si fanno sempre piu' insistenti le voci e le conferme all'arrivo di rifugiati a Lavena ponte Tresa. Si parla di qualche decina di persone che verrebbero ospitate nella caserma in disuso della Guardia di Finanza.
Come sempre si leveranno pareri diversi sulla opportunita' di dare asilo a queste persone. Molti di quelli che giugono  (e come giugono ben  lo sappiamo) sono rifugiati "economici" e molti sono anche quelli che scappano da guerre e persecuzioni. Le cifre ufficiali parlano quindi di 8.000 rimpatriati su 18.000 identificati.

Perche'  dare ospitalita a questi immigrati?
Perche' il 95% delle persone viventi a Lavena Ponte Tresa sono immigrati o figli di immigrati.
Perche' lo spazio c'e' e non incideranno piu' di tanto sull'economia nazionale; infatti l' Unione Europea  sovvenzionera' sia per quanto riguarda la sicurezza, sia per quanto riguarda l'ospitalita' con circa 500 milioni di euro il nostro paese.
Perche' durante la seconda guerra mondiale molti italiani fuggirono e si salvarono all'estero ( tanti nella vicina Svizzera) per fuggire dalla guerra e dalla persecuzione nazifascista.      
Si all'ospitalita' perche' e' un atto di civilta', di ragione, di natura umana che ci differenzia dal regno animale.

Quanto poi all'argomento che la presenza di rifugiati sulla zona di confine non sarebbe vista di buon grado dai vicini ticinesi e porterebbe ad un inasprimento delle relazioni frontaliere.
E' bene ricordare che senza alcun problema il Ticino ha richiesto il certificato del casellario giudiziario a molti lavoratori frontalieri.
Che la loro economia si e' basata per molti anni sul riciclaggio di denaro"sporco" della criminalita' organizzata e di dittatori di paesi dai quali proprio molti dei rifugiati provengono.
E sempre in materia di sicurezza, e' bene ricordare che a poche centinaia di km dai nostri confini esistono centrali nucleari svizzere molto piu' pericolose di qualche decina di rifugiati.

martedì 21 luglio 2015

frutta a km 0

Alla presenza di autorita' civili, militari e religiose, con il patrocinio della comunita' montana e dell'ente regionale  si e' svolta una significativa cerimonia in localita' "Balagrössa": sono state piantumate piante di arance, mandarini, banane e mango. Con le diverse condizioni climatiche e con questo progetto pilota, si vuole portare la Lombardia ad essere autosufficiente per quanto riguarda la frutta esotica ed al conseguente stravolgimento dell'economia nazionale.

domenica 19 luglio 2015

grazie ai vigili urbani

Un grazie ai vigili urbani che, in questo fine settimana di sovraffollamento automobilistico, a Lavena hanno tutelato  il parco dedicato ai  nostri caduti della prima guerra mondiale dall'italiota parcheggio selvaggio.

martedì 14 luglio 2015

Caldo eccezionale? E noi accendiamo il riscaldamento!...

Da piu' di un mese le centraline dell'aria del vicino Cantone segnalano livelli allarmanti di inquinamento da ozono che unito alle alte temperature produce un mix altamente pericoloso per la salute.
Sempre nel vicino cantone e' in vigore il divieto di qualsiasi tipo di fuochi all'aperto e si pensa di introdurre il limite di 80 km orari in autostrada; tutto per impedire l'aumento dell'inquinamento.
Noi, isola felice, cosa facciamo? Niente di meglio che accendere il riscaldamento! Programmati chiaramente gia' da tempo, sabato 18 luglio sono in programma i fuochi d'artificio.
Aumentano direttamente l'inquinamento e invitano centinaia di automobili a congestionare e inquinare le vie del paese, provocano dolore agli animali domestici e bruciano in pochi minuti decine di migliaia di euro che potrebbero essere spesi in maniera piu' utile.
E, vista l'eccezionalita' metereologica, non sarebbe meglio pagare una penale di qualche migliaia di euro e dare un segnale di lungimiranza e attenzione all'ambiente e alla nostra salute?

domenica 5 luglio 2015

Bisognerebbe rifletterci...

Una Universita' della California ha compiuto uno studio dal quale e' risultato che per ogni euro investito in mobilita' sostenibile, il ritorno in termini economici corrisponde a ben13 euro. E' uno studio, non una certezza matematica, ma e' lampante che in un contesto urbano dove la mobilita' delle persone, mezzi e  merci e' fluida la qualita' della vita e dei servizi ne giova sotto molteplici aspetti.
Che dire del nostro piccolo?
Una previsione dei vicini ticinesi procastina un aumento del traffico veicolare nelle nostre zone di frontiera e, in mancanza di grandi progetti, "l'imbuto" valico/ponte sul tresa/centro restera' cosi' com'e' per chissa' quanto.
Ogni ora trascorsa in auto in colonna sia per frontalieri sia per i numerosi ticinesi che vengono a fare acquisti, diminuisce la qualita' della vita, dell'aria, non produce ricchezza. Anzi, piu' tempo un utente sta in colonna, meno tempo e voglia avra' per fare compere.
Il funzionamento del semaforo in centro Ponte ha migliorato la situazione; perche' non utilizzarlo anche in settimana? Non si vuole forse scontentare i pedoni che "devono" attendere ben 45 secondi per passare? Quanti minuti nell'arco di una giornata subiamo le pubblicita' televisive? 

martedì 30 giugno 2015

giovedì 25 giugno 2015

il meraviglioso Arcobaleno..

Per i mesi di luglio e agosto, nel vicino canton Ticino entrera' in vigore una tariffa scontata del 50% sugli abbonamenti dei trasporti pubblici. Un esempio: da Ponte Tresa a Lugano e citta' acquistando quindi 2 zone il costo sara' di 35 euro per adulti e di 25 euro per i giovani. L'abbonamento e' valido per un mese senza limiti di corse e orari. Una bella opportunita' per lasciarsi alle spalle code in auto e inquinamento!

mercoledì 24 giugno 2015

discarica riservata

Strada provinciale Ponte Tresa - Cremenaga fianco al Tresa: discarica riservata ai soliti idioti.

martedì 23 giugno 2015

Il miracolo non c'e' stato..

Niente da fare, il miracolo non c'e' stato: l'ufficio postale di Lavena, sara' definitivamente chiuso a partire dal mese di settembre (e con le vacanze estive sara' gia' un agosto di sofferenze per gli utenti). Dopo il primo annuncio di Poste Italiane e le lamentele  sollevate da utenti e istituzioni, la decisione dell'ente e' definitiva. 

lunedì 8 giugno 2015

Inaugurazioni e passerelle...

La nuova scuola media, inaugurata sabato 6 giugno, ha 6 aule e 4 aule laboratorio; e' costata 2, 2 milioni di euro circa e la sua realizzazione tra progetti e delibere era iniziata nel 2009. Situata a fianco della scuola elementare va a sostituire la "vecchia" risalente agli anni '50. E visto che in  tempi di magre economiche realizzare qualche cosa di utile socialmente  non capita tutti i giorni e' stata l'occasione per molti per partecipare ad un evento;  oltre ai molti genitori e allievi c'e' stata altresi' una "passerella" di  istituzioni pubbliche, associazioni, amici degli amici, volontari  e politici. Qualche politico ha partecipato, qualcuno ha voluto metterci sopra il proprio cappello sottolineando di aver contribuito alla realizzazione con fondi pubblici del proprio dicastero. Si aspettava forse la santificazione per aver stanziato fondi (prelevati dalle nostre tasse)  per un'opera pubblica? Non ha fatto nient'altro che il compito per il quale e' stato eletto! I politici perdono il pelo, ma non il vizio!

mercoledì 3 giugno 2015

inaugurazione scuola

Sabato 6 giugno alle ore 11.00 verra' inaugurata la nuova scuola media di LPT, realizzata a fianco della attuale scuola elemntare.

lunedì 1 giugno 2015

inspiegabile...

Inspiegabile e clamorosa inpennata in tutta Italia di ricoveri in istituti psichiatrici di insegnanti e professori di matematica. Dopo tanti anni di insegnamento non hanno retto alle notizie di oggi: anche le piu' elementari regole matematiche (due+due fa quattro o cinque+due fa sette) impartite sono state stravolte dai politici(?): HANNO VINTO TUTTI!!

martedì 26 maggio 2015

se ne e' andato...

Se ne e' andato un altro protagonista e testimone dello sviluppo del nostro paese. All'invidiabile eta' di 102 anni, si e' spento il dott. Gualtiero Vignati; medico "condotto" sin dagli anni '50 ha contribuito a far nascere, curare e crescere molti di noi quando ancora non esistevano i corsi pre-parto o i pediatri. A lui il ringraziamento per il suo scrupolo e professionalita'

martedì 19 maggio 2015

Lettere dal fronte

Il Circolo culturale IL PONTE organizza sabato 23 maggio alle ore 21.00 presso l'Antica Rimessa del Tram in via Ungheria a Ponte Tresa, la presentazione del libro Lettere dal fronte "La Grande Guerra" in occasione dell' (triste) anniversario della prima del 15/18. In collaborazione con Comune, Pro Loco e Biblioteca comunale.

martedì 7 aprile 2015

Una volta Lavena era...

Una volta  (circa 80 anni fa) Lavena era il nucleo piu' popolato dell'attuale comune; Ponte Tresa contava solo poche case e il ponte con la Svizzera. Negli anni tutto si e' ribaltato.
Il parroco, una volta presenza fissa in paese, ora si divide tra Ponte, Cremenaga, Ardena, con residenza a Ponte.
Dell''ufficio postale, in un primo momento, ne e' stata annunciata la soppressione (assieme ad altri in provincia) a partire dal 13 aprile: dopo le proteste portate in Regione da diversi amministrazioni comunali, la chiusura e' stata rimandata. Non si sa se in attesa di verifica sulla resa in termini economici o, furbescamente, per spostare la soppressione nel periodo estivo quando l'attenzione mediatica va in vacanza.
L'ambulatorio comunale, si e' gia' detto su questo blog, non e' a norma e dei medici che ancora per vecchia convenzione ne possono usufruire, uno andra' in pensione tra poco piu' di un anno.
Insomma di ausili sociali ne sono rimasti pochi: l'asilo infantile, la piu' vecchia istituzione del paese e' gestito dai volontari di un'associazione benefica e conviene rivolgere tante preghiere all'altra istituzione del paese, la Madonna della Porta, affinche' resti in mano ai privati e non cada in mano alla gestione pubblica.

mercoledì 18 marzo 2015

Nuovo medico..,ma...

Buone e cattive notizie sul fronte del nuovo medico di base a LPT. E' stata nominato il sostituto del dott. Pezzoni, si tratta della dottoressa Dissegna e entrera' in servizio il 1. maggio. Fin qui la buona notizia.
 Infatti non potra' fare ambulatorio ne a lavena ne a Ponte perche' il comune non ne ha la disponibilita'!! Prestera' quindi servizio per i pazienti di LPT nell'ambulatorio di MARCHIROLO.
 La mancanza dei locali non e' nuova: gia' da un anno si sapeva che il dottor Pezzoni avrebbe terminato il servizio e quello di Lavena non e' a norma.
Gia' nel 2011 si era presentata la stessa difficolta' con la nomina della dottoressa Di Palma. In questi 4 anni la  "latitante" amministrazione comunale non ha ovviato al problema che costringera' gli utenti a recarsi a Marchirolo con costi, tempo e disagi (soprattutto per gli anziani) per una visita o anche solo per una ricetta.
Difficile commentare in termini oggettivi e sereni l'assoluta mancanza di attenzione alle esigenze piu' elementari dei cittadini di LPT (e in special modo degli anziani).

lunedì 9 marzo 2015

il paese delle eccezionalità/due

La chiusura di alcuni uffici postali in provincia di Varese ha generato proteste e lamentele; chi si é attivato attraverso  consiglieri comunali o sindaci o c'é chi si é fatto promotore di raccolta firme per sollecitare le Poste Italiane(sic) a lasciare gli uffici aperti. A Brenno, nota metropoli ultrapopolata si sono raccolte la bellezza di 612 firme; anche Laveno Mombello non é stata da meno, 800 le sottoscrizioni raccolte tra i cittadini.  A Lavena? Tanto per confermare l'eccezionalità del paese nessuna lamentela e nessuna raccolta di firme! Va bene così!

mercoledì 4 febbraio 2015

con quali parametri?...

L'ufficio postale di Lavena verrà chiuso, uno degli altri 6 che in provincia di Varese verranno sbarrati assieme a paesi come Corgeno, Brenno Useria, Schianno e Trevisago. Facile inalberarsi quando qualche cosa sotto il proprio campanile viene a cambiare tipo una discarica, un deposito di scorie radioattive o altro. Con quali criteri si é deciso? Il paese di Lavena conta oltre 1500 abitanti e sono molti di piu' rispetto agli altri paesi soggetti alla chiusura. Inoltre, e cosa non di poco conto, sia quello di Lavena che quello di Ponte servono a molti nostri connazionali residenti in Svizzera per pagare conti o spedire pacchi. Nonostante questo la coda per fare operazioni è sempre molto lunga. Da poco è stata aperta anche una filiale di una posta privata. E si chiude quella pubblica! Strano, tutto molto strano! Forse il parametro per la chiusura non è stata la economicità, ma il fatto che all'interno di un unico comune ci fossero due uffici postali (Corgeno con Vergiate, Trevisago con Cocquio, Gazzada con Schianno e Brenno con Arcisate) 

mercoledì 14 gennaio 2015

una "vecchia maestra"..

Ha raggiunto il marito e il figlio  Alessandro prematuramente scomparso una delle"vecchie maestre" delle elementari. Anna Luisa Faranda aveva iniziato ad insegnare già nel lontano 1960 e molti di noi la ricordano per il suo scrupolo e impegno nella difficile arte di educare. Grazie signora Maestra!

venerdì 2 gennaio 2015

caro Babbo Natale...

Lettera di un lavenatresiano a Babbo Natale:

Caro Babbo Natale vorrei tanto che per questo nuovo anno tu ci portassi in dono:
a) non fantascientifiche promesse o faraoniche realizzazioni MA:
1) una farmacia comunale, che oltre a nuovi posti di lavoro, con  i sicuri soldi guadagnati potremmo permetterci un'operatrice domiciliare, che il nostro paese, dopo il boom dell'immigrazione degli anni 70, sta diventano un paese di anziani

2) il semaforo in centro Ponte  acceso anche in settimana e non solo sabato e domenica, così che i frontalieri  potranno tornare a casa prima la sera

3) ambulatori comunali per i medici di base moderni e funzionali

4) che la nuova normativa sulle sale da gioco venga scrupolosamente osservata e che, a meno di 500 metri da chiese, scuole, oratori e asili, queste orrende macchinette mangiasoli e rovinafamiglie non vengano collocate


 In conclusione, vorrei che Babbo Natale, oltre a portarci questi preziosi doni fosse volenteroso, capace e onesto, (al di la dal credere che ci sia e che arrivi dal nord europa con renne e slitta) lontano e non contiguo a lobbies e interessi oscuri e che sotto le sue vesti non si nasconda magari la Befana che a volte porta il carbone.