venerdì 15 luglio 2011

fontane vecchie e nuove

Fontane di qui,  fontane di la'...siamo ancora qui  a contemplare a bocca aperta la francesina ultima arrivata , cioe' la parabola a spruzzo ( oppure  il catino, oppure anche... ehm,  lassemm perd... sono tante le definizioni che le hanno appiccicato, si vede che stuzzica la fantasia )  in riva allo stretto. Eh insomma i giochi d 'acqua, volere o no,  sono  affascinanti, sempre eguali eppure  sempre diversi,   e uno si perde a contemplarli. E'comunque certo  che nel nostro Comune abbiamo una fissa per le  fontane;  nella foto qui sopra  si vede  quell 'altra meraviglia , che si trova in piazza Sangiorgio .  Purtroppo  questa qui  e' chiusa fin dall 'autunno (ci pare) e, come si puo' vedere, offre uno spettacolo indecente , con l'acqua marcia  stagnante  e - anche se non si puo' vedere - puzzolente. Tutto cio' in un luogo che forse,     grazie al mercato,  e' il + frequentato dai forestieri nell ' íntero Comune!  e siamo in piena stagione turistica!  non dovremmo  farci qualcosa ???  Poi c'é  quell 'altra fontanella, piccola e stupidina , che e' stata  piantata nel praticello davanti alla Societa' Operaia  a Lavena. E' anche lei stabilmente fuori servizio (se cosi' si puo'dire, visto che  non e' mai servita  a niente ).  Insomma   sulle nostre fontane   sembra incombere  una qualche maledizione ... sembra quasi  che  la sorte si voglia vendicare di tutto questo baloccarsi con le fontane , in  un paese afflitto da  uno  storico problema  di  lapprovvigionamento di acqua  !
Intanto, ahinoi , la lista dei giocattoli costosi prima strombazzati, poi rotti,  e infine abbandonati si allunga ... e che, ci siamo dimenticati il cesso? nono! e' sempre la', chiuso ed inservibile (...in attesa che ne vengano sfruttate le potenzialita',  ahahaha) e ci sa tanto che restera' cosi' un bel pezzo. Speriamo che anche per l 'ultima meraviglia francese non arrivi presto il momento  della rottamazione ...anche le fontane hanno bisogno di manutenzione, prima o poi.  E allora, se tanto ci da' tanto....

mercoledì 6 luglio 2011

cravatte e mutande



La Goletta dei Laghi di Legambiente e' tornata da noi un anno dopo averci rifilato la Bandiera Nera per il modo riprovevole  in cui manteniamo le nostre acque....e ci ha rifatto il regalo, perche' in questo anno non e' stato fatto assolutamente niente per risolvere i problemi. La notizia e' gia' apparsa in Varesenews , cliccare  qui e anche qui .
Insomma, come si e' gia' commentato , invece di pensare a cambiarci le mutande sozze abbiamo speso un pacco di soldi per metterci  una elegante   cravatta (se non addirittura un sontuoso  pezzo di sartoria   alla Bokassa: v. il post precedente)...che sarebbe lo Stretto . Adesso, dopo le Elezioni, speriamo  che nessuno  pensi che  "se i cittadini ci hanno votato, vuol dire che a loro va bene cosi'..."  E' il caso di ricordare  che neanche un milione di voti puo' trasformare la m... (che va nel lago) in cioccolato.
Il sospetto che si  tenda  ad ignorare i problemi sgradevoli sembrerebbe confermato anche da un'altra questione,  che abbiamo gia' ospitata nel blog (clicca qui ) Infatti ecco qua Lenny54, che gia' ce l'aveva proposta, che torna alla carica inviandoci  il testo seguente:

"L'amministrazione comunale é stata eletta. Potrebbero aver eletto il Padreterno, ma le cose incomprensibili sono da evidenziare.  La richiesta di usufruire dell' ambulatorio comunale di Lavena per i mutuati della d.ssa Di Palma sembra che non sia possibile attuarla perchè l'ambulatorio non é a norma (probabilmente mancano i servizi igienici per il pubblico)  Da tempo  e per legge tutti i medici di LPT dovrebbero effettuare i loro servizi ambulatoriali presso la palazzina ASL di Ponte Tresa, ma sembra che ciò non possa essere fatto perché la scala per l'accesso dei disabili non é funzionante. Ora chi di noi/voi tra il riverniciare la ringhiera e aggiustare il tetto perché piove in casa non farebbe la più ovvia e necessaria? Ci sono soldi per altre cose meno utili e futili e non ci sono per i servizi indispensabili come la sanità? E non venite a dirmi che quello che non avete fatto in questi quattro anni é perché avete fatto dell'altro. Avete fatto proclami in competizione elettorale: fate seguire i fatti alle parole!! Adesso, non fra 6 mesi o un anno!!!! "

sabato 2 luglio 2011

de gustibus




Cosa e' bello, e cosa no? secondo alcuni, il Bello e' una faccenda solo soggettiva - vale a dire:   tutti i gusti sono gusti. Secondo altri, e'  una faccenda  di consenso : il Bello e' cio' che piace a piu'  gente... Tanto per evitare di riscoprire un'altra volta l'acqua calda, segnaliamo che  questa non e' per niente una domanda facile, con risposte cosi' banali ed evidenti. Su di essa le teste pensanti  si sono arrabattate per  millenni e hanno trovato le risposte  piu' strane. Fra queste, le due citate sopra sono piuttosto estreme ( eh gia'!),  pero'  hanno un  illustre contrappeso all'estremo opposto,  secondo il quale.   il Bello  (cosi' come il Bene!) - sarebbe una Idea eterna,  che  esiste con o senza  consenso, con o senza pubblico;  che non e' determinata dal gusto, ma, al contrario, determina il gusto;  infatti ad  Essa  dovremmo  cercare di educare il nostro gusto , allo stesso modo che ci educhiamo (o almeno speriamo!) a cosa sia Giusto,  senza affidarlo al consenso dei piu' (Gesu' o Barabba?) . Per questi snob,  non solo il vasto consenso e' irrilevante , ma e' addirittura un indizio sospetto.
 Nelle foto ci sono  ci sono tre  esempi .  Ciascuno di essi gode, o ha goduto, 

di vasto consenso in un suo pubblico. Sopra: villa Californiana. Centro: il Grotto Morchino (TI). 
Evidentissimo il contrasto, vero? Eppure  molte persone apprezzano simultaneamente tutti e due questi esempi - ciascuno pero' nel suo contesto. Infatti costoro ritengono che, se i due edifici venissero scambiati, mettendo l'uno al posto dell'altro, il risultato sarebbe pacchiano. Per queste persone, buttare via il proprio pregio ereditario, piccolo o grande che sia, per rincorrere un cliche' di vasto consumo, e percio' stesso di dubbio valore,   e' un atto di insipienza, sia  dal punto di vista estetico, sia , e soprattutto, da quello pragmatico. 



Infine,  a destra: il famigerato Bokassa, che fu dittatore di un paese del Centro-Africa, nella sua uniforme di gala. Tecnicamente,  un lavoro di indubbia alta sartoria....altro che fiore all'occhiello! Molto invidiato.
Pare che fosse pure cannibale . 


vedere anche  qui