giovedì 9 novembre 2023

Un altro da ricordare

Sabato 11 novembre alle ore 17.00 presso l'Antica Rimessa del Tram verra' presentato il libro su Don Attilio, gia' parroco di Ponte Tresa.

Il titolo illustra ampiamente gia' la figura:" La tonaca e il fucile, ribelli per amore e senza odio" scritto dallo storico della Resistenza Franco Giannantoni. 

Giusto e doveroso ricordare le figure del nostro paese che, per solidarieta' o umanita' (probabilmente senza bandiere o ideologie) aiutarono gli ebrei a fuggire.

E oggi, a distanza di 80 anni da quegli eventi, le stesse vittime di quegli anni stanno infliggendo morte e sofferenze alle popolazioni civili della striscia di Gaza. Dove non tutti sono terroristi, le bombe e la distruzione non sono intelligenti e non fanno distinzioni. Si parla, sin'ora, di 10.000 morti, dei quali oltre 4.000 minori . Numerose e non meno innocenti le vittime di Hamas, oltre 1.400.

E queste rappresaglie ci sono gia' state nel 2008 e nel 2014. Il conflitto dura da oltre 50 anni e la ragione e il torto non sono mai da una parte sola. Parole dell'ex presidente Obama, non l'ultimo incompetente sulla terra. Il governo israeliano pensa di terminare questa spirale creando altro odio tra i sopravvissuti ai massacri di questo mese ?

Governi israeliani (non popolo israeliano) che in tutti questi anni non ha mai tenuto conto delle risoluzioni di ONU, UE e USA; hanno sempre fatto tutto quello che hanno voluto. Perche?

Se non ci fossero gli schieramenti pro o contro Palestina e Israele, togliendo i nomi e le divise, come reagiremmo se in qualsiasi punto della terra ci fosse un conflitto di questo genere? Sicuramente ne saremmo addolorati, costernati e chiederemmo in cuor nostro che questi massacri cessino.

lunedì 6 novembre 2023

Il nuovo parco dedicato

Domenica si e' svolta la cerimonia della dedica di un nuovo parco a Lavena, dedicato ad Angela Rolandi.

Era una concittadina di Lavena che, negli anni del nazifascismo, si dava da fare per aiutare gli ebrei a fuggire in Svizzera. Riusci sempre ad evitare di essere colta sul fatto, ma vuoi per invidia (era una bellissima donna, vedi le foto sulle locandine) vuoi per soldi, venne segnalata ai nazifascisti ed arrestata. Da li' inizio un lungo e doloroso calvario in 3 campi diversi di concentramento. Fu poi liberata  nel 1945 e passo' diversi mesi in ospedale, prima in Germania e poi in Italia, per riprendersi dalle ferite morali e fisiche.

Si sposo', sempre a Lavena, ebbe una figlia, ma dopo pochissimi anni mori' per le conseguenze della prigionia.

Il nuovo parco voluto e realizzato dall'Amministrazione Comunale si trova all'ingresso dello stretto di Lavena.

Durante la cerimonia si e' parlato anche di Laura Vicari, sempre di Lavena, che traghettava  gli ebrei verso la Svizzera; lei fu piu' "fortunata". Fu fermata dalle guardie svizzere e dopo un breve periodo pote' far ritorno a casa.

Altri nostri concittadini si prestarono alla solidarieta': Banfi Giacomo, deceduto a Mauthausen e Gibilisco Raffaele (barbiere di Ponte Tresa). Ne daremo conto con notizie piu' approfondite.