sabato 26 dicembre 2020

I nostri vestiti usati

Nello scorso anno in Italia sono stati smaltiti vestiti usati per un totale di 150.000 tonnellate, il 20% in piu' rispetto al 2014.

Il riciclo evita 450.000 tonnellate di CO2 e 460 miliardi di litri di acqua

Il 70%  dopo essere stato lavato e sterilizzato,viene  rivenduto in Italia, Tunisia, Est Europa, Ghana e Niger. Un 5%  va in discarica o incenerito, un'altra parte viene destinata a stracci per uso industriale. E un'ulteriore parte viene riusata come materia prima.

Il valore totale di tutti questi cicli di riuso e' di circa 200 milioni di euro.


lunedì 7 dicembre 2020

La pandemia migliorera' le cose e le persone...?

Certo, ci saranno migliorie sie tecnologiche che sociali.

Tra le tante si inventeranno i telecomandi per la neve: con delle semplici  pressioni sui tasti la neve scendera' quanta ne vorremo noi e dove noi decideremo che scenda.

E in primis per il paese di LPT nella prossimo bilancio dello stato verra' finanziato un progetto pilota: per ogni famiglia e si sottolinea per ogni famiglia verra' designato un Sindaco.

Si, proprio cosi' ogni famiglia avra' il suo sindaco personale che si occupera' di portare cornetti e cappuccino freschi la mattina, portera' a scuola i bambini, spalera' la neve caduta per sbaglio fuori dai programmi del capofamiglia, lavera' l'auto, andra' a fare la spesa e preparera' le pantofole alla sera per il rientro di tutti.

Se il progetto pilota andra' a buon fine verra' esteso a tutta la penisola.

giovedì 12 novembre 2020

Avevamo un seguace di Trump come vicino e non lo sapevamo...

 Le affermazione di Gobbi sui "taglian...ecc" si commentano da sole. Nel post precedente gia' si vedevano le inclinazioni di questo arrogante e razzista rappresentante ticinese.

Ma la domanda e': cosa fare per disegnare delle righe sulla schiena di questo personaggio?

Partiamo dall'alto: dobbiamo sperare nel ministro degli Esteri Di Maio (che tra l'altro e' sparito dagli schermi TV da un po!? MM..

Dobbiamo sperare nell'omologo istituzionale Fontana? Ha gia' dimostrato di essere culo e camicia con Gobbi sui frontalieri e quindi tra compagni di merende non ci si tradisce. (chissa' se se ne ricorderanno i frontalieri alle prossime elezioni regionali?).

Fin'ora Pellicini e Astuti hanno mostrato il loro disappunto.

Ma noi? Quando riapriranno le frontiere i commercianti di confine potrebbero astenersi dal servire i ticinesi per un giorno, cosi' tanto per avere un sussulto di dignita'. D'altronde Gobbi ha parlato male di tutti gli italiani e un po' di amor patrio, almeno per un giorno potrebbe essere al primo posto invece del Dio danaro.

E i frontalieri? Difficile mettere d'accordo tutti e organizzare un giorno in cui non si passa volontariamente la frontiera. Dovrebbero organizzarlo e annunciarlo in anticipo i comuni di frontiera e provvedere gia' al mattino presto con una iniziativa clamorosa mettendosi a fare dei lavori stradali in uscita dall'Italia e dare cosi' la scusa ai frontalieri per non andare a lavorare.

Insomma, la cosa non puo' essere lasciata andare sotto tono. Che diamine un po' di dignita' non guasterebbe!!!

venerdì 6 novembre 2020

Il Ticino verra' invaso dai permessi G?...

Il presidente del Consiglio di Stato del Ticino Norman Gobbi ha chiesto al Governo federale elvetico (competente per quanto riguarda le dogane) di aumentare i controlli in entrata dall'Italia.

Il motivo? Ci sarebbero tanti italiani in possesso del permesso G , ma senza un contratto di lavoro in essere che potrebbero entrare in Ticino!! Quanti? 50-100 persone che potrebbero "invadere" il Ticino, per fare cosa?

Quindi potra' succedere, come la scorsa primavera, che i frontalieri subiranno ore di colonna per andare al lavoro? 

Non e' che centellinando gli ingressi in Ticino, il fantasioso presidente vuole ottenere di liberare dal traffico il Malcantone e permettere cosi' agli indigeni di circolare liberamente e scaricare cosi' costi e inquinamento nei nostri territori?

P.S. (Pensar male a volte e' sbagliato, ma conoscendo i ticinesi...)

giovedì 5 novembre 2020

cosa sarebbe successo...

Si e' scoperto che il Covid 19 ha fatto una mutazione nei visoni ed e' passata all'uomo. Mutazione pericolosa perche' capace di ridurre le difese immunitarie umane. Scoperto questo la Danimarca ha soppresso tutte le centinaia di migliaia di visoni 

Cosa sarebbe successo in Italia? Gli animalisti si sarebbero dati fuoco in piazza per protestare contro questa misura tesa a proteggere la vita dell'uomo? 

P.S: I visoni allevati  e da sopprimere in Danimarca sono 17 milioni (!!!), 3 allevamenti esistono anche in Italia. Se fosse confermata la mutazione del virus, i vaccini in sperimentazione POTREBBERO, si sottolinea potrebbero, non essere piu' efficaci! Possibile che ci sia ancora qualcuna che acquista le pellicce di visone?

domenica 18 ottobre 2020

raccolta fondi urgente

Si apre una raccolta fondi per dare una degna e solenne sepoltura alle vittime di questo orrendo crimine. Non ci sono parole per esprimere lo sdegno. Verra' fatta anche un'interrogazione parlamentare. Si sta altresi' pensando ad un disegno di legge per impedire questi misfatti che colpiscono l'umanita' intera.

Eh si, perche' l'abbattimento di 7 cinghiali in centro a Roma ha scosso le coscienze dell'intera nazione.

Verranno dichiarati animali sacri, cosi' come in India vengono considerate le mucche, e verra' data cosi' l'opportunita' di provocare incidenti strdali e morti (tra gli umani come successo poco tempo fa) e distruggere raccolti agricoli. Non importa se in Italia esistono milioni di cinghiali; saranno considerati alla stessa stregua della foca monaca in via di estinzione.

E i servizi sui TG nazionali dovranno parlare di loro al primo posto e passare in secondo piano il Covid ed il crollo delle economie mondiali .

SIC SIC SIC!

Post scriptum: oggi 21 ottobre una ragazza di 21 anni e' morta dopo uno scontro in auto contro  un cinghiale, provincia di Cremona! Ora se un umano va nel bosco e incontra una famiglia di cinghiali probabilmente la madre  attacchera' l'umano per difendere la prole; e questo e' la legge della natura. Se l'umano e'  cacciatore probabilmente avra' la meglio. Stiamo diventando piu' scemi degli animali e della legge della natura se non  sopprimiamo dei cinghiali che ci mettono in pericolo nelle nostre citta??

giovedì 8 ottobre 2020

Dovremmo noi chiuderle....

In Ticino, oggi, su una popolazione di 353.000 abitanti sono stati contati 40 positivi al Covid.

In provincia di Varese, oggi, su una popolazione di 890.000 abitanti sono stati contati 43 positivi al Covid.

In Ticino, le mascherine sui mezzi pubblici sono state introdotte nel mese di luglio, prima niente.

In Ticino le mascherine nei negozi e supermercati sono state introdotte oggi, noi le utilizziamo dal mese di marzo!

Siamo noi che dovremmo chiudere le frontiere e impedire l'entrata a loro!!!

martedì 8 settembre 2020

sollievo e tristezza...

E' giusto ricordare che in uno stato democratico come il nostro,  un arrestato non e' da considerarsi colpevole sino al terzo grado di giudizio (che la procedura sia consona e' un altro argomento).

Ma con l'arresto del comandante dei vigili di LPT in molti tireranno un sospiro di sollievo e di soddisfazione; se le cose erano cosi' "storte" come sembra  chi subiva le disuguaglianze ed ev. le ritorsioni ne avra' di ben che rallegrarsi.

D'altra parte questa storia genera tristezza quando si vede un dipendente pubblico o delle forze dell'ordine corrompere per il proprio interesse invece di fare il bene della collettivita' dalla quale viene pagato.

E continuare e sentirsi impunibile.

E ancor di piu' vedere che la corruzione, nonostante le leggi fatte in questi anni, attecchisce e trova quattro commercianti (conniventi o vittime che siano ) usarla per il proprio fine. In un paese dell'altissimo nord dove si pensava che il malaffare non esistesse!

lunedì 31 agosto 2020

negazione dell'evidenza...

I cambiamenti climatici li si possono vedere  nei servizi giornalistici dove vengono mostrate le foto dei ghiacciai che si stanno liquefacendo. Anche nel nostro piccolo li possiamo notare: 100 anni fa lo stretto di Lavena era transitabile in bicicletta per lo spessore del ghiaccio;  cosi'  come 60 anni fa sulle rive del lago si formavano placche di ghiaccio sino a 3-4 metri dalla riva.

50 anni fa si e' pensato di intombare ruscelli perche' non vi erano particolari pericoli da questi riali; le precipitazioni erano regolari e minime.

Ora nessuno, con ancora il bene dell'intelletto, proporrebbe di intombare i pochi pezzi di ruscelli ancora all'aperto.

I cambiamenti climatici e gli eventi estremi di nubifragi e siccita' ai quali abbiamo assistito purtroppo direttamente, erano stati ampiamenti anticipati da climatologi e scienziati.

Nonostante tutto, ci sono i cosiddetti "negazionisti" che anche di fronte alle evidenze negano. A partire dal Grande Idiota americano.

Cosi come sono nati anche i negazionisti del covid e le bare trasportate dall'esercito fanno parte di un complotto.

Non da ultimo ci sono i negazionisti dei campi di concentramento e chissa' perche il fenomento del negazionismo appartiene ad una precisa parte politico-sociale. 

venerdì 7 agosto 2020

C'era ( e c'e' ancora) la possibilita'...

Nel periodo di confinamento in casa (per gli inglesizzati "lockdown) a causa del virus, c'era la possibilita' di precettare medici e infermieri  frontalieri e spostarli a lavorare negli ospedali italiani in piena emergenza.

E' una possibilita' e non e' stato fatto; forse nessuno ha pensato a una misura cosi' estrema, forse chi di dovere non lo sapeva, forse si e' preferito non scontrarsi con le controparti elvetiche. Coi risultati che tutti conosciamo e con turni a dir poco massacranti per il nostro personale sanitario.

Nel contempo non si aveva la stessa attenzione da parte elvetica: numerose frontiere chiuse , interminabili ore di coda per andare a lavorare in Ticino. Ci hanno considerato degli appestati quando le provincie di Varese e Como non erano tra le piu' colpite.

Dopo svariate lamentazioni da parte di deputati italiani alla fine qualche frontiera era stata riaperta ed e' ripreso anche il commercio nelle zone di confine.  Insomma dovremmo ricordarci di piu' dei valori in campo e non pensare di doversi approcciare ai vicini elvetici sempre con il cappello in mano.

Per non parlare del governatore Fontana che in piena pandemia ha trovato il tempo di concordare con il suo omologo ticinese un documento sui frontalieieri scandaloso e inenarrabile, passando sopra le teste dei lavoratori, dei sindacati e del governo nazionale (l'unico a poter contrattare con la controparte elvetica)-

..


giovedì 30 luglio 2020

una bella notizia..

Per la festa nazionale svizzera del 1.o agosto non ci saranno i fuochi artificiali abituali. Misura imposta dal covid, ma va positivamente ad aggiungersi alla persistente siccita' e alle alte percentuali di ozono che si stanno verificando  in questi giorni.
Un aumento di inquinanti e temperature dell'aria non era proprio auspicabile.
E anche da parte italiana sembra che non ci sia ancora nessuno che abbia avanzato proposte di questo tipo di eventi che negli scorsi anni avvenivano durante le estati.
Per una volta, malaguratamente grazie al covid, ha prevalso il buon senso.

lunedì 29 giugno 2020

Introvabile! Cercasi...

Cercasi sulla rete video con:
a) quattro poliziotti bianchi e americani  che immobilizzano e uccidono un bianco
b) se i poliziotti non sono tutti bianchi va bene anche se c'e' un poliziotto nero che fa finta di non vedere
c) ev.  due poliziotti bianchi e due neri cosi' non si potra' dire che l'omicidio e' a sfondo razzista
d) un poliziotto bianco, uno nero, uno cinese, uno ispanico che immobilizzano e uccidono un discendente degli Apache, cosi' si potra' dire che stanno facendo pulizia etnica.
Insomma, invece delle abituali vittime di colore, almeno una volta una vittima bianca!

venerdì 26 giugno 2020

In questi tempi...

In questi tempi con le innumerevoli difficolta' che, anche i piu' ciechi, dovremmo conoscere, ci sara' qualche temerario che pensera' di festeggiare (cosa?) con i fuochi d'artificio?
Ci sara' qualche sindaco o pro loco che ugualmente proporra' questo letterale bruciare soldi?
E' charo che ci sara', le eccezioni alla regola dell'intelligenza ci sono.
Chi sara' il primo?

giovedì 11 giugno 2020

Era il 1990....

Era il 1990 e l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Sanna  aveva messo in cantiere la riattazione e asfaltatura della vecchia linea ferroviaria. Dal bivio della strada verso Cadegliano, prima di Piacco, sino alla zona "Cantine" in fondo a Lavena la strada sarebbe stata adattata a transito automobilistico. Il sedime era stato acquistato ed erano stati stanziati ben 350 milioni di lire per le opere.
Qualcuno aveva visto la prima pietra di una pericolosa espansione urbanistica e si era creato un movimento di opinione contrario alla realizzazione.
Le rassicurazioni dell'amministrazione, presa con le mani nella marmellata, furono tante:
- i terreni limitrofi alla nuova arteria non sarebbero stati edificabili 
- c'era un vincolo idrogeologico e inoltre la zona non era servita da luce-acqua-gas
- la strada sarebbe stata utilizzata solo in alcuni giorni della settimana solo per i frontalieri
- era solo una strada "tagliafuoco" per eventuali intervento per incendi
Rassicurazioni che venivano snocciolate man mano che l'opinione contraria prendeva corpo in paese.
350 milioni per una strada tagliafuoco?
350 milioni per una strada solo per alcuni giorni e per i frontalieri?
Nel contempo i pescecani del cemento interpellavano una signora di Lavena proponendo l'acquisto di terreni adiacenti alla linea di questa  vecchia ferrovia!!
A distanza di 30 anni si e' visto come vincoli e assenza di servizi possano essere facilmente scavalcati.
E alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi quanto sia stata miope e stravagante la mira di espansione dell'amministrazione comunale di allora.
La protesta del "no alla bretella" si concretizzo' con la raccolta di 1.500 firme e alla fine il fumoso e antiambientale progetto venne accantonato.

lunedì 8 giugno 2020

senza parole..

Cosi' tanta acqua in cosi' poche ore non ne era mai venuta da dopo la guerra.
Ma i vari corsi d'acqua erano per lo piu' ruscelli, a parte il Dovrana, e comunque scorrevano in mezzo a prati e campi, i boschi erano curati e puliti, non c'erano frigo, lavatrici e ruote da buttare dove e' piu' comodo e criminale.
Poi e' arrivata la richiesta di case.
E giu' a  rendere edificabili terreni anche scoscesi  e intombare ruscelli.
Gia' ventanni fa le vie Pianazzo-Prada-Taiana in occasione di piogge forti avevano funzionato da canale scolmatore.
Ma l'edificabilita' di terreni a monte e' continuata imperterrita.
Si continuera' come niente fosse? Se si, prepariamo la pala per spalare  e soldi per rimpiazzare i danni.

mercoledì 3 giugno 2020

quiz

Chi circola senza mascherina in luoghi chiusi o vicino ad altre persone chi e?
a) uno svizzero
b) un italiano stupido e smemorato

lunedì 27 aprile 2020

nei momenti difficili...

Faceva quasi invidia vedere al di la' del nostro confine paesi e citta' puliti e ordinati , trasporti pubblici puntuali, burocrazia minima ed efficiente. Eh si la Svizzera, a noi italiani  sembrava un mondo al quale ambire.
Ma, con la chiusura di numerosi valichi di frontiera e il massacro di ore di colonna alla quale i frontalieri devono assoggettarsi per andare al lavoro e' veramente inconcepibile.
Per quale motivo? Sara' per il costo di presidiare con personale in piu' i valichi? Ma se la CH ha chiuso il 2018 con 3 miliardi di franchi di utile! (tra l'altro avevano preventivato solo 400 milioni di attivo e avevano sbagliato i conti!).
Sara' per ritorsione per l'impossibilita' dei ticinesi di fare la spesa in Italia? No, i confederati hanno tutto l'interesse a far spendere i ticinesi nei loro negozi.
Si, noi italiani siamo  ladri, geni, santi, cialtroni e dursodipendenti. Ma riusciamo ugualmente ad essere gradevoli.
In questa tragedia universale,  abbiamo avuto attestazioni di amicizia e solidarieta' da ogni parte del mondo.
Loro confederati? Son rimasti nel loro piccolo, si sono chiusi a riccio come i depressi che si murano in casa.
Perche' non hanno mostrato un minimo di considerazione per frontalieri e addetti alla sanita' facilitando il loro lavoro?
Forse perche' non e' un problema che a loro interessa o la riapertura dei valichi la useranno chiedendo contropartite all'Italia.
Perche' sono piccoli, arroganti, supponenti (tranne rare eccezioni) senza un anima.
Impossibile empatire con loro.

giovedì 9 aprile 2020

Se guardiamo nel nostro piccolo....

Se guardiamo, nel nostro piccolo, negli ultimi 20/30 anni cosa e' cambiato nelle strutture sanitarie locali?
Avevamo il presidio di Cuasso al Monte  con pneumologia, riabilitazione, ambulatori e altre operativita'.Piano, piano, chiudi un padiglione, chiudi un ambulatorio e ultimamente e' rimasto solo la cura della pneumologia. Con relativo bando regionale per darlo in gestione alla sanita' privata!
Ora  lo si sta riutilizzando per la convalescenza dei guariti da covid 19.
Per quanto riguarda gli ospedali di Cittiglio e Luino, un progetto regionale prevedeva il loro smantellamento e la realizzazione di un unico nuovo ospedale a meta strada, nei dintorni di Rancio Valcuvia, MA con meno posti letto a disposizione degli utenti.
Poi  il fatto dell'ospedale di Cittiglio che praticamente aveva salvato la vita a Bossi dall'ictus,  e le proteste dei sindaci, avevano  fatto accantonare il progetto.
Ma sempre . in maniera strisciante, si cominciava a depotenziare l'ospedale di Luino.
Come si fa a fermare un'auto? Si tologno piano piano le gomme, la batteria, non si riempie il serbatoio di benzina e l'auto si ferma. Lo stesso stavano tentando di farlo con Luino. Anche qui le proteste dei sindaci rallentano il progetto.
Abitanti e popolazione sempre piu' in la con gli anni rendono  necessario il suo mantenimento.
Nel mezzo di questi anni nasceva il polo delle Terrazze di Cunardo con riabilitazioni varie, ambulatori con specialisti e macchinari di primordine, punto prelievi. Il tutto in convenzione con la regione Lombardia che paga una quota per ogni prestazione.E' evidentissimo che negli ultimi anni la sanita' pubblica e' stata depotenziata per favorire la nascita di quella privata.
E Formigoni e Mantovani li hanno presi con le mani sulle tangenti e condannati in via definitiva. Quante altre situazioni illegali non sono state provate?
Certo, il covid-19, e' un'emergenza universale e le difficolta' sono per tutti, ma il conto dei ladri e dei  politici inefficienti, lo stiamo pagando salatissimo noi.

venerdì 3 aprile 2020

cara benzina...

Con le restrizioni a causa della pandemia il traffico auto/aerei e' diminuito del 70/80 % con conseguente drastica diminuzione del consumo di carburanti.
Nei primi 3 mesi del 2020 il prezzo del barile di greggio e' passato da 70 dollari a poco piu' di 20 dollari al barile; il prezzo della benzina a litro e' diminuito invece del 5 % circa.
Il costo di un litro di benzina e' composto per il 50/60 % da accise (a quota fissa) e dall'IVA al 22 % sul prezzo di vendita dei distributori petroliferi; il restante 40 % e' costo di trasporto e produzione.
Perche' allora la diminuzione  al consumatore e' stata cosi' inferiore rispetto al costo della materia prima?
Di solito quando il prezzo del barile aumenta, subito viene aumentato anche il prezzo alla pompa, nonostante i contratti di acquisto siano stati fatti magari 3/6 mesi prima ad un prezzo inferiore.
Cosicche' i magnati del petrolio possano comperare yacht, squadre di calcio e ville lussuose come fossero acquisti al supermercato per noicomuni cittadini.
O che i paesi produttori di petrolio possano costruire grattacieli di 600 metri in altezza invece di utilizzare tutto lo spazio immenso che hanno a disposizione, oppero' anche di realizzare stadi di calcio con aria condizionata!
Quando riprenderemo la circolazione torneremo ancora a sovvenzionare questi poveri derelitti?

mercoledì 18 marzo 2020

non c'erano riusciti in tanti anni...

Migliaia di movimenti e militanti ecologisti in tanti anni di attivita' non erano riusciti a fare quello che sta facendo questa bestia di virus.
Polver sottili e inquinamento stanno sparendo dalle cartine di rilevamento.
Uno studio del WWF (non l'ultima boutade del lingera) mette tra le cause di questa pandemia i cambiamenti climatici ad opera dell'essere umano, la deforestazione  e il commercio di animali esotici.
Abbiamo catturato il serpente o la scimmia tanto caruccia del Borneo e l'abbiamo portata nelle nostre citta!
Senza pensare al fatto che questi animali vivevano in ambienti che avevano impiegato migliaia di anni a mantenere un equilibrio; siamo arrivati noi e germi e batteri hanno preso il volo!
Le epidemie nel mondo ci sono sempre state complici anche la minore igiene, le guerre e la ricerca medica non ai livelli dei giorni nostri.
Questa potrebbe batterle tutte?!
Tempo fa alcuni scienziati avevano individuato in Antartide, sotto  il ghiaccio a diversi chilometri dalla superficie, un enorme lago rimasto chiuso per migliaia di anni: hanno subito pensato a non violarlo per impedire a chissa' quali agenti patogeni di liberarsi e minacciare, noi, non ancora immunizzati a qualche cosa di nuovo.
Sperando che non arrivi qualcuno, come gia' successo nell'Artico, a perforare e vendere in bottigliette l'acqua purissima.
Quando e SE questo disastro finira', saremo capaci di imparare dagli errori fatti e pensare di piu' alla salute del pianeta che ci ospita?

lunedì 9 marzo 2020

4.700...

Questo e' il numero dei lavoratori frontalieri italiani, 4.700, che sono impiegati negli ospedali, case di cura e cliniche private in Ticino.
Alla fine ha vinto l'intelligenza e il buonsenso. Nessun blocco dei frontalieri in Ticino; sugli oltre 60.000 che varcano il confine tutti i giorni per lavorare in Svizzera non ci sara' (almeno per il momento) nessuna limitazione.
La proposta di bloccarne l'ingresso era stata avanzata dalla Lega dei Ticinesi.
Fabbriche, edilizia, bar, ristoranti: cosa sarebbe successo?
Probabilmente avrebbero funzionato solo i servizi di acqua, luce e gas, aziende prevalentemente statali e quindi con manodopera straniera ininfluente.
E a riprova di quanto questo fenomento sia importante per tutte e due le nazioni, qualche datore di lavoro ha prenotato camere d'albergo per i frontalieri che vorranno fermarsi a dormire consigliando addirittura di portare il cambio biancheria per una settimana.

martedì 25 febbraio 2020

I soliti idioti...

Non finiscono mai di sfornarne di nuove i soliti idioti.
La nuova idea e' stata quella di chiudere i valichi ai 60.000  frontalieri in entrata in Ticino (immaginiamoci solo  il tempo necessario per fare il filtro alla frontiera tra turisti e lavoratori!) proposta dalla Lega dei Ticinesi per evitare  la propagazione del coronavirus.
Gli eroici difensori dei sacri confini sono stati beffati dai fatti e dal fatto che il respiro e le persone non puoi rinchiuderle in gulag o campi di concentramento.
E il caso del primo paziente affetto, ahime', e' quello di un luganese che si era recato a Milano per affari suoi!
E se il paziente n. 1 in Italia fosse stato un nero, apriti cielo! Si sarebbe arrivati alla guerra civile? 
Fra qualche mese sapremo se tutto il pandemonio di questi giorni sara' stata una bufala o un problema vero.
Di sicuro e' stato amplificato da qualche politico desideroso di gloria, benedizioni mariane e consenso elettorali e dai mass media desiderosi anche loro di primeggiare!

sabato 1 febbraio 2020

Anche cosi' si sostiene l'ambiente...

Nel 2020 si stima che l'energia  necessaria per far funzionare la rete consumera' tanto quanto l'energia necessaria per Francia, Germania, Canada e Brasile.
Ciascuno dei server che gestiscono la rete ha bisogno di energia per farla funzionare e  per mantenre climatizzati i locali dove sono custoditi
Una mail produce in media 19 grammi di Co2.
Un produttore inglese di energie rinnovabili ha calcolato che se ogni cittadino inglese spedisse una mail in meno ogni giorno la Co2 risparmiata sarebbe l'equivalente di 80.000 viaggi aerei Londra-Madrid.
Quindi, prima di inviare una mail fermiamoci un attimo a pensare se sia proprio necessaria.
Possiamo altresi alleggerirla di parole, immagini e allegati diminuendo cosi' le sue dimensioni.
E lo stesso potremmo farlo prima di pubblicare un messaggio o la foto della nostra colazione  su Whats App, Facebook o Instagram.
Il nostro pianeta ne guadagnera'.

martedì 21 gennaio 2020

cittadinanza onoraria a...

Si dovrebbe conferire la cittadinanza onoraria al merito per il cittadino ticinese che ha segnalato alle autorita' italiane la discarica abusiva che veniva utilizzata in localita' Sonneggio, comune di Cadegliano-Viconago.
Nessuno se ne era accorto!!.
 Questa mattina l'intervento delle forze dell'ordine ed il sequestro della zona.
La cittadinanza dovrebbero invece toglierla ai diversi artigiani e giardinieri che la utilizzavano per scaricare  ogni genere di materiali.
E' gia' la terza discarica abusiva che si registra nel nostro pur piccolo territorio.

mercoledì 1 gennaio 2020

Continuano a vivere, i Cervi...


“A me ne basterebbero sette”, disse il fascista al Comitato Federale di Reggio Emilia riunito per decidere la rappresaglia, dieci al posto di uno, dopo l’uccisione di Davide Onfiani, il segretario comunale fascista di Bagnolo in Piano.
I sette erano i fratelli Cervi, dei Campi Rossi di Gattatico. Erano nel carcere dei Servi. Poi aggiunsero Quarto Camurri, di Guastalla, che aveva abbandonato la Repubblica Sociale Italiana ed era a casa dei Cervi, la notte del 25 novembre, quando vennero ad arrestarli.
Li portarono al Poligono di Tiro la mattina presto del 28 dicembre di 76 anni fa. Oggi è rimasto come allora. Un luogo della città che custodisce la coscienza civile dei reggiani e degli italiani. Un mese dopo, in quello stesso luogo, furono uccisi don Pasquino Borghi e altri 8 partigiani.
Un luogo che attende ancora una decoro degno della memoria che custodisce.
Ci sono cose nella vita che valgono da sole la vita stessa. Come la libertà e la giustizia, la vita degli altri e la Pace. Dopo l'eccidio, a casa, le donne, in piedi con i piccoli per mano, continuavano a vivere perché la vita, non la morte, avesse l'ultima parola.
In quei giorni, sul finire del ‘43, la Resistenza era agli albori. I Cervi l’avevano fatta germogliare nella campagna e su in montagna, e a lungo con la lotta clandestina antifascista. Mentre si concludeva troppo presto la loro vita, la Resistenza metteva le sue radici per continuare fino al 25 aprile.
Cambiò, in quei giorni, la storia dell’Italia e dell’Europa, la storia del mondo. Il sogno dei Cervi prendeva il largo, e Casa Cervi diventò il simbolo della nuova coscienza democratica del popolo italiano. Il luogo dove tornare, sicuri di trovare la bussola.
Continuano a vivere, i Cervi, nel luogo che custodisce la terra, le stanze e le stalle, il cielo e l’orizzonte che guardavano con i loro occhi, che abitarono con le loro speranze, i loro amori, la loro fatica, il loro canto.
Continuano a vivere, i Cervi, nella passione dei giovani che vogliono salvaguardare il pianeta per il futuro dell’umanità.
Continuano a vivere, i Cervi, nell’accoglienza degli uni verso gli altri, quante ne avrebbero inventate per accogliere e sostenere gli immigrati, loro che avevano aperto la loro casa a tutti.
Continuano a vivere, i Cervi, nel grido di giustizia e di pace dei popoli che patiscono l’ingiustizia, la fame, la guerra, la violenza in molte aree del mondo, perché la giustizia e l’uguaglianza erano il pane e il companatico di cui si nutrivano, e un piatto di pasta non lo negavano a nessuno.
Continuano a vivere, i Cervi, nel bisogno di conoscenza, di scienza, del consapevole e libero
uso delle nuove tecnologie, loro che studiavano la sera e amavano i libri e la cultura come il bene più prezioso, e il respiro del pensiero libero.
Continuano a vivere, i Cervi, nella coscienza dei cittadini che non fanno sconti sul terreno dell’etica e della legalità, che hanno passione politica e sanno che la partecipazione è il segno più alto della sovranità del popolo.
Continuano a vivere, i Cervi, accanto a chi crede che le tenebre non prevarranno, e che la storia può cambiare se noi ci siamo.
Continuano a vivere, i Cervi, accanto a chi non si arrende mai, perché nel buio della storia sa vedere l’alba di un nuovo giorno.
Continuano a vivere, i Cervi, unendosi al canto di chi intona “Bella Ciao” in ogni angolo della terra.
Chissà quali pensieri avranno attraversato il loro animo in quel Natale del ‘43, il loro ultimo Natale. Il Padre Alcide racconta che in quella notte era previsto un piano per farli scappare, fu rimandato. E che Ovidio recitava le litanie, perché le sapevano meglio dei loro aguzzini.
È certo che tutto ciò che erano, e che speravano, si raccoglieva in quelle ore, con tutta la forza morale che avrebbe rovesciato le sorti della storia. Una forza che ha fatto di 7 fratelli una cosa sola, capace di prendere in mano il mappamondo e di farlo girare per il verso giusto.
Ucciderli non bastò.
Erano destinati a vivere per sempre.