lunedì 27 settembre 2010

c'era una volta il grotto

"Mortodalridere" e' risorto e ha lasciato un commento al post "questione di gusti parte III" che ci pare notevole. Speriamo che non abbia niente a ridire se lo ripubblichiamo come Post.

ho visto per caso una tv svizzera che parlava di grotti. Ho imparato che in svizzera il nome "grotto" e' tutelato e viene concesso solo a fronte di documentate caratteristiche di tipicita' e nostranita'. Infatti nella trasmissione hanno fatto l'esame a vari grotti ticinesi e hanno trovato molto da ridire. Con questo metro, in svizzera a chiamare grotti i posti che abbiamo all'exbagatt ci si becca una denuncia.
Forse loro sono un po' pignoli, ma pe rl'ennesima volta gli svizzeri ci fanno arrossire, visto che per loro i nomi e le memorie hanno un valore e invece noi abbiamo il coraggio di chiamare "grotti" in documenti ufficiali delle cose del genere. Complimenti alla amministrazione, che per prima dovrebbe tutelare le tipicita'. Ma il Sindaco non era svizzero?

La trasmissione l'abbiamo vista anche noi su RS1. Si chiama "Patti chiari". Cliccare qui

giovedì 16 settembre 2010

Progetti dall'oltre Tresa

GL Pozzi ci ha fatto pervenire copia di un Rapporto presentato da una apposita Commissione al Comune di Ponte Tresa (CH). Si tratta di un documento corposo e a tratti di non facile interpretazione, che tuttavia su alcuni punti non pare del tutto corrispondere a notizie di varia fonte apparse in questi giorni. Prima di tutto, a proposito dello status di questo documento, citiamo alla lettera:

"Le proposte contenute nel presente rapporto vogliono rappresentare un piano di indirizzo globale inerente il futuro sviluppo del nostro Comune. Dopo l'eventuale approvazione del rapporto commissionale da parte del Consiglio Comunale, si dovra' comunque procedere agli studi di dettaglio per la preparazione dei singoli messaggi inerenti ai vari progetti proposti".

Essendo impossibile presentare il Rapporto nel blog nella sua interezza, presentiamo una sintesi dei punti piu' importanti per noi Italiani, cosi' come li abbiamo capiti. Fra i vari progetti proposti , uno riguarda i collegamenti stradali e quelli con l'Italia in particolare. Esso si divide in due fasi successive.

1 fase: realizzazione di una galleria dalla attuale stazione ferroviaria alla Tresa. La galleria ospiterebbe sia il prolungamento della ferrovia fino alla riva della Tresa, sia una circonvallazione stradale. Su quest'ultima verrebbe dirottato il traffico attualmente gravante sul viadotto sul Lago (v. Nota 1). E' infatti obbiettivo primario del progetto l'eliminazione del viadotto , totale in una variante, e parziale (se ne conserverebbe una corsia) in un'altra variante, al fine di recuperare, tutta o in parte, la "fronte lago". Ambedue le varianti vengono definite fonti di immediato e indiscutibile beneficio per il Comune Svizzero sotto ogni aspetto (Nota 2.)
In questa fase si prevede un attraversam pedonale della Tresa con arrivo in piazza mercato, e la realizzazione in Italia di 900/1000 posti auto in zona pazza mercato.
2 fase: "studio di fattibilita'" per uscire dalla galleria direttam in Piazza Mercato (cioe', attraversam. della Tresa non piu' soltanto pedonale, ma anche stradale)(v. Nota 3). Qui sono necessarie opere da parte Italiana per accogliere e convogliare il relativo traffico, e al proposito sono in considerazione due varianti. Da quel che si capisce, una prevede copertura parziale della Dovrana, l'altra approderebbe piu' a Ovest su via Luino.
Queste soluzioni vengono esplicitamente definite soluzioni di compromesso nel rapporto, dovute al fatto che il valico al Madonnone appare ormai di difficile realizzazione visti gli atteggiam dei comuni italiani interessati.

Segnaliamo infine un'altra interessante idea, di realizzazione di una Piazza "transfrontaliera" sopra la Tresa nella zona contigua al ponte attuale.

Nota 1 per viadotto si intende la prosecuzione del Ponte in territorio svizzero, dalla dogana alla stazione ferroviaria.
Nota 2 difficile dissentire.
Nota 3 la possibile collocazione del capolinea della Ferrovia in Italia e' menzionata in una "Scheda Riassuntiva" ma, curiosamente, non nel testo del "Piano Viario".