lunedì 27 aprile 2020

nei momenti difficili...

Faceva quasi invidia vedere al di la' del nostro confine paesi e citta' puliti e ordinati , trasporti pubblici puntuali, burocrazia minima ed efficiente. Eh si la Svizzera, a noi italiani  sembrava un mondo al quale ambire.
Ma, con la chiusura di numerosi valichi di frontiera e il massacro di ore di colonna alla quale i frontalieri devono assoggettarsi per andare al lavoro e' veramente inconcepibile.
Per quale motivo? Sara' per il costo di presidiare con personale in piu' i valichi? Ma se la CH ha chiuso il 2018 con 3 miliardi di franchi di utile! (tra l'altro avevano preventivato solo 400 milioni di attivo e avevano sbagliato i conti!).
Sara' per ritorsione per l'impossibilita' dei ticinesi di fare la spesa in Italia? No, i confederati hanno tutto l'interesse a far spendere i ticinesi nei loro negozi.
Si, noi italiani siamo  ladri, geni, santi, cialtroni e dursodipendenti. Ma riusciamo ugualmente ad essere gradevoli.
In questa tragedia universale,  abbiamo avuto attestazioni di amicizia e solidarieta' da ogni parte del mondo.
Loro confederati? Son rimasti nel loro piccolo, si sono chiusi a riccio come i depressi che si murano in casa.
Perche' non hanno mostrato un minimo di considerazione per frontalieri e addetti alla sanita' facilitando il loro lavoro?
Forse perche' non e' un problema che a loro interessa o la riapertura dei valichi la useranno chiedendo contropartite all'Italia.
Perche' sono piccoli, arroganti, supponenti (tranne rare eccezioni) senza un anima.
Impossibile empatire con loro.

giovedì 9 aprile 2020

Se guardiamo nel nostro piccolo....

Se guardiamo, nel nostro piccolo, negli ultimi 20/30 anni cosa e' cambiato nelle strutture sanitarie locali?
Avevamo il presidio di Cuasso al Monte  con pneumologia, riabilitazione, ambulatori e altre operativita'.Piano, piano, chiudi un padiglione, chiudi un ambulatorio e ultimamente e' rimasto solo la cura della pneumologia. Con relativo bando regionale per darlo in gestione alla sanita' privata!
Ora  lo si sta riutilizzando per la convalescenza dei guariti da covid 19.
Per quanto riguarda gli ospedali di Cittiglio e Luino, un progetto regionale prevedeva il loro smantellamento e la realizzazione di un unico nuovo ospedale a meta strada, nei dintorni di Rancio Valcuvia, MA con meno posti letto a disposizione degli utenti.
Poi  il fatto dell'ospedale di Cittiglio che praticamente aveva salvato la vita a Bossi dall'ictus,  e le proteste dei sindaci, avevano  fatto accantonare il progetto.
Ma sempre . in maniera strisciante, si cominciava a depotenziare l'ospedale di Luino.
Come si fa a fermare un'auto? Si tologno piano piano le gomme, la batteria, non si riempie il serbatoio di benzina e l'auto si ferma. Lo stesso stavano tentando di farlo con Luino. Anche qui le proteste dei sindaci rallentano il progetto.
Abitanti e popolazione sempre piu' in la con gli anni rendono  necessario il suo mantenimento.
Nel mezzo di questi anni nasceva il polo delle Terrazze di Cunardo con riabilitazioni varie, ambulatori con specialisti e macchinari di primordine, punto prelievi. Il tutto in convenzione con la regione Lombardia che paga una quota per ogni prestazione.E' evidentissimo che negli ultimi anni la sanita' pubblica e' stata depotenziata per favorire la nascita di quella privata.
E Formigoni e Mantovani li hanno presi con le mani sulle tangenti e condannati in via definitiva. Quante altre situazioni illegali non sono state provate?
Certo, il covid-19, e' un'emergenza universale e le difficolta' sono per tutti, ma il conto dei ladri e dei  politici inefficienti, lo stiamo pagando salatissimo noi.

venerdì 3 aprile 2020

cara benzina...

Con le restrizioni a causa della pandemia il traffico auto/aerei e' diminuito del 70/80 % con conseguente drastica diminuzione del consumo di carburanti.
Nei primi 3 mesi del 2020 il prezzo del barile di greggio e' passato da 70 dollari a poco piu' di 20 dollari al barile; il prezzo della benzina a litro e' diminuito invece del 5 % circa.
Il costo di un litro di benzina e' composto per il 50/60 % da accise (a quota fissa) e dall'IVA al 22 % sul prezzo di vendita dei distributori petroliferi; il restante 40 % e' costo di trasporto e produzione.
Perche' allora la diminuzione  al consumatore e' stata cosi' inferiore rispetto al costo della materia prima?
Di solito quando il prezzo del barile aumenta, subito viene aumentato anche il prezzo alla pompa, nonostante i contratti di acquisto siano stati fatti magari 3/6 mesi prima ad un prezzo inferiore.
Cosicche' i magnati del petrolio possano comperare yacht, squadre di calcio e ville lussuose come fossero acquisti al supermercato per noicomuni cittadini.
O che i paesi produttori di petrolio possano costruire grattacieli di 600 metri in altezza invece di utilizzare tutto lo spazio immenso che hanno a disposizione, oppero' anche di realizzare stadi di calcio con aria condizionata!
Quando riprenderemo la circolazione torneremo ancora a sovvenzionare questi poveri derelitti?