domenica 1 marzo 2009

Modesta Proposta Turistica per gli Amministratori della Cosa Pubblica


Foto di sinistra:
Molti riconosceranno questo luogo, che non si trova nelle sterminate pianure del Texas, e neanche nella Foresta Amazzonica, ma bensi' nel bel mezzo di una megalopoli densamente popolata , cioe' Londra. E' il famoso Hyde Park, e la foto ne da' solo una veduta molto parziale.

Quelli che vedete sono prati, sissignori . Gli inglesi non considerano uno spreco di territorio ne' di denaro mantenere a prato una distesa cosi' enorme di terreno comunale . A nessuno di loro verrebbe mai in mente di piantarci in mezzo chioschetti per i salamini, piazzole di granito, cavallini a dondolo , portentose deiezioni di sassi e cemento, e non parliamo poi di piscine! Chi ci provasse, probabilmente rischierebbe a testa: perche' per otto Inglesi su dieci i prati e gli alberi della verde Inghilterra sono un orgoglio nazionale.
Cosa volete farci, signori; con tutti i loro difetti, gli Inglesi sono una nazione di antica civilta'. Qui da noi,
la civilta' la misuriamo in manufatti di cemento, se necessario firmati da qualche Artista Brevettato (che, dal canto suo, la misura in Euro). Un prato, grande o piccolo che sia, rappresenta soltanto uno spazio sprecato, da riempire; una opportunita' da sfruttare ; una riserva "dormiente" di terreno da utilizzare . L' erba e' , quando va bene, un elemento decorativo fra tanti, di cui non si deve abusare ; piu' spesso, e' una forma di sporcizia tout court.
Poi dobbiamo pensare alla promozione turistica! percio' diamo per scontato che i turisti condividano i nostri gusti raffinati, e dunque non ci pare giusto che camminino per 500 metri senza poter nemmeno contare su almeno un pit stop intermedio, per rifornire i bimbi di patatine.
Fuori dalla chiesa di Lavena c'e' un praticello. E' grande meno di un milionesimo di Hyde , ma fa niente: e' pur sempre angosciosamente sprecato, e cosi' ci abbiamo dovuto piantare in mezzo un pianerottolo di granito . Le due foto del post precedente ("Domanda" ) mostrano un tratto della passeggiata a lago da Lavena a Ponte. C'e' un praticello anche li': striminzito alquanto, ma sempre prato (e non aiuola). Coloro che hanno assiduamente frequentato il lungolago in questi anni sanno che questo e' forse il punto dell'intero percorso dove piu' frequentemente i visitatori si soffermano a fotografare, perche' qui la sponda, gli alberi, e il lago compongono, insieme , una bellissima veduta . Ma se avete capito i tempi, cosi' non puo' continuare, e adesso stiamo a vedere che succede.
Foto qui a destra: questa fara' di sicuro ribrezzo a qualcuno in Comune, cui sembrera' quasi di sentire il lezzo di marcescenza. Questa "fogna" e' un angolo del Tiergarten : il parco di Berlino. E' tedesco e dunque romantico, e si vede, ma e' verde quanto Hyde, e anzi di piu' .


25 commenti:

mile.na.be ha detto...

Vengo adesso da un convegno tenuto a Viggiù, che si intitolava "Territorio e benessere", punto di incontro fra enti pubblici e privati per la valorizzazione turistica congiunta fra Mendrisiotto e Varesotto. Uno dei punti di forza di questo progetto, che interessa i Laghi( e quindi anche il nostro), dovrebbe essere "la natura incontaminata di cui ancora fortunatamente godiamo". Io e altri soci di Legambiente ci siamo guardati , increduli. C'è ancora qualcuno che ci crede, c'è da chiedersi dove vive. La mania di riempire i vuoti con opere di "arredo" urbano è tipicamente nostrana, ma non è la più perniciosa: il consumo dissennato degli esigui spazi verdi, boschivi, agricoli o prativi lo è ancora di più. Non a caso le città italiane hanno il più basso rapporto verde per abitante del resto delle nazioni più evolute d'Europa.

Unknown ha detto...

pero' non e' cosi' dappertutto in Italia. Ci sono anche posti dove le tradizioni sono ancora sentite e si ha maggiore cura e rispetto per l'ambiente e il paesaggio locali, anche senza avere niente che possa competere con gli esempi che citate. Potrei fare molti esempi in Piemonte, ma sono sicuro che ce ne sono molti altri.

radiolavena ha detto...

verissimo. Poi abbiamo qui vicino, tanto per dire, il Malcantone (anche se e' in Svizzera). Non e' vero che questa mentalita' sia un problema degli Italiani in generale;
ma noi, qui, questo problema ce lo abbiamo.

Anonimo ha detto...

Dunque voi i beni naturali e paesaggistici non li volete valorizzare. Valorizzare significa usare il loro potenziale economico.
Con la crisi che c'e' non credo che possiamo fare parchi belli da guardare e basta, con quello che costa mantenerli.

mile.na.be ha detto...

Francamente, di fronte a certe argomentazioni non si sa cosa dire: noi tutti siamo disposti a fare chilometri per trovare luoghi di natura incontaminata, spiagge poco affollate e monumenti storici, e poi devastiamo casa nostra con colate di cemento o costruzioni discutibili, quando non invasive?
Giuro che, se c'è, la logica mi sfugge. Sfruttare economicamente significa rendere invivibile il territorio, a vantaggio di mete lontane ed esotiche?
Monetizzare le licenze edilizie?
I parchi non hanno solo valore estetico ( Villa Carlotta villa taranto, villa bozzolo ecc ecc insegnano), ma anche un forte potenziale economico: però prima di far pagare perentrarci, bisogna averli... o no??Se avessero lottizzato il terreno o non loavessero ceduto alla comunità cosa ne avremmo ricavato e cosa avremmo perso?

Anonimo ha detto...

i parchi delle foto piacciono anche a me ma ripeto che mantenerli cosi' costa un sacco di soldi. e non si coprono le spese con i biglietti dei turisti (e poi mi pare che il parco di londra sia libero). Queste cose sono un lusso per chi puo' permetterselo.
Poi non capisco perche' la realizzazione di infrastrutture ad uso dei turisti renda il territorio "invivibile" . Mi pare che ci sia troppa ideologia nei discorsi di legambiente.

mile.na.be ha detto...

A parte che non vedo lo scandalo di perseguire degli ideali ( non ideologie), nessuno si oppone alla sostenibilità del turismo.
C'è una vasta documentazione su questo argomento che mi permetto di segnalare a drake sia sui siti di legambiente che in slowfood, terra madre ecc ecc.
C'è modo e modo di sviluppare le potenzialità di un territorio, nè mi sembra che un esempio come i più recenti progetti in realizzazione a Lavena Ponte Tresa si possa definire "di infrastrutture".
Non abbiamo collegamenti efficaci al di fuori dell'auto privata, abbiamo un centro perennemente intasato di traffico, non c'è un teatro nè una sala cinematografica, non ci sono monumenti, parchi o giardini degni di attenzione... e potrei andare avanti. A cosa aspiriamo? a essere un dormitorio per turisti o una comunità vitale e, possibilmente, felice?

mile.na.be ha detto...

segnalo.
http://ltnews.splinder.com/
http.// www.wcoage.com

per esemplificare cosa è per noi il turismo sostenibile.

gianluigi ha detto...

Caro Drake, ti prego di credermi che non sei il mio bersaglio preferito ma il fatto è che i tuoi commenti sono sempre improntati all'idea che bisogna sempre e comunque guardare il lato economico o le comodità dei cittadini anche a scapito di intaccare pesantemente angoli naturali che esisto da millenni. Forse ogni tanto bisognerebbe anche pensare che il suolo su cui viviamo ci dà anche la "vita" e che non è solo qualche cosa che costa soldi!!!!!! Piccola indicazione da meditare: Come mai d'estate, nei giorni festivi, nel centro di Ponte Tresa non trovi neanche un'anima mentre sulla passeggiata ci sono parecchie centinaia di persone? Cercano tutti il gelataio o il bar (che ci sono anche a Ponte) o vogliono semplicemente passeggiare e godersi un pò la natura e il panorama che fortunatamente non ha sullo sfondo Hotel megalattici o similari?
PS - Io ho pù volte chiaramente detto che non possiamo parlare di turismo quando su oltre un chilometro e mezzo di passeggiata non ci sono servizi pubblici degni di questo nome Bisogna farli (anche se poi costano soldi a tenerli puliti) ma non certo andando a intaccare gli unici praticelli a lago rimasti.
Gianluigi

radiolavena ha detto...

raccolta firme online indetta da Repubblica contro la berlusconata edilizia

http://www.repubblica.it/speciale/2009/appelli/legge-ed-edilizia-del-governo/index.html

mary poppins ha detto...

"per mio ordine e per il bene dello stato , il latore della presente lettera ha fatto quello che ha fatto.
FIRMATO : Richelieu"
E' l'assoluzione, o meglio, l'impunità preventiva che si garantiva ai servitori del ben noto cardinale che, magari, era un grand'uomo. Il condono preventivo che il cavaliere promette ai suoi epigoni non ha neanche questa scusante. Allargare i vincoli della speculazione edilizia non giova neanche allo stato, ma solo agli imprenditori immobiliari. Almeno sono questi i commenti che si sentono, per fortuna abbastanza bipartisan.

mile.na.be ha detto...

Tanto tuonò, che venne a piovere!
No comment.

gianluigi ha detto...

Da solito bastian contrario chiedo a tutti: Che ne direste di aspettare che le indicazioni alle Regioni siano state date e sopratutto attendere la Legge che le varie Regioni poi faranno? Vi posso fare un elenco lungo decine di KM di annunci fatti nell'arco degli anni da tutti i Governi che si sono succeduti, annunci che poi alla fine sono stati stravolti se non annullati dalle decisioni poi prese. Oggi c'è una Regione che ha la legge che è il Veneto; se qualcuno riesce a procurane copia si potrà discutere su quella e non su ciò che non c'è e che nella grande maggioranza delle regioni a quanto pare mai ci sarà.
E adesso ditemi pure che io sono uno al quale il cemento piace!
Gianluigi

Anonimo ha detto...

avanti popolo, la solita Repubblica non poteva mancare. La legge proposta dal governo Berlusconi potrebbe servire a migliorare le qualità abitative di vecchie case di molti paesi e paesini d'Italia. L'indotto che deriva dai miglioramenti edili potranno incrementare la produzione industriale e quella artigianale e questo non c'entra niente con la cementificazione selvaggia di cui straparla la sinistra, che di economia si è sempre intesa ben poco.

enrico somersalt ha detto...

Ho capito bene? Uno mi spara, e io non dovrei reagire perche' magari non mi piglia (e' successo tante volte...) ? Devo aspettare, devo essere sicuro che mi abbia colpito?
Ultimamente le trovate del Jolly Joker mettono sempre piu' spesso in imbarazzo i piu' raziocinanti fra gli elettori del PdL (ce ne sono tanti tantissimi) che per difendere l'indifendibile sono costretti a questi esercizi di contorsionismo.
E si impegolano in imbarazzanti arzigogoli sulla differenza fra quello che c'e' e quello che non c'e'. Peccato che proprio adesso il ministro Rotondi sia in televisione, e parli chiaro chiarissimo.
Altro che.

mary poppins ha detto...

Santa ingenuità. Mi sono chiesta spesso da cosa dipenda la difesa aprioristica, sempre e comunque, che i FI fanno del capo. Santa ingenuità.

mile.na.be ha detto...

«Abbiamo anticipato il provvedimento del governo». È soddisfatto il governatore del Veneto Giancarlo Galan, per il via libera della giunta regionale al disegno di legge che interviene a sostegno del settore dell’edilizia e promuove le tecniche di bioedilizia utilizzando le fonti di energia alternativa e rinnovabile. In buona sostanza le misure che il governo prenderà in uno dei prossimi consigli dei ministri. «Ho concordato con Berlusconi e Letta - ha spiegato Galan - le direttive del prossimo provvedimento governativo ed avendo la certezza che non ci saranno sorprese, abbiamo anticipato in Veneto le linee operative».
Galan ha spiegato che in questo modo i cittadini saranno invogliati a investire i loro risparmi e, così, a ridare vivacità all’economia. Non solo «ammoderneremo il Veneto, magari buttando giù qualche capannone industriale ormai inservibile e costruendone di nuovi». Galan ha poi aggiunto che le misure serviranno per «introdurre aspetti tecnici innovativi nella edilizia».
Il disegno di legge sarà «una spinta importante per un settore in difficoltà e una straordinaria occasione di far ripartire l’economia. Sarà una delle vie venete per combattere la crisi» ha aggiunto Galan assicurando che i centri storici non saranno toccati: «Questa legge è un invito alla gente che tiene i soldi sotto il materasso a migliorare la propria casa ed è un intervento che fa bene al privato e al collettivo».


Intendendo dare un contributo alla discussione, giro l'art che hotrovato sulla questione edilizia.
Se trovassi anche il testo e non solo le dichiarazioni sul medesimo, faremmo anche più chiarezza.
Solo mi permetto di citare un antico adagio : tra il dire e il fare...con quel che segue.

Anonimo ha detto...

e allora spiegatemi cosa c'e' da obiettare a quello che dice Galan.

gianluigi ha detto...

Visto che non si può esprimere una opinione senza essere subito etichettato politicamente questo è l'ultimo mio intervento su questo argomento.
1. Mi vien da ridere a vedere che i sigg. Aulenti, Fuksas e Gregotti siano i promotori di raccolta di firme contro una legge, che ripeto la potranno fare e solo se lo vorranno, le Regioni. Scusate , ma le conoscete le opere architettoniche di questi signori?
2. Su Internet basta digitare CasaClima e entrate nel sito della Provincia Autonoma di Bolzano dove esiste una Legge del giugno 2008 che dà degli incentivi sino al 10% di volumetria per nuove abitazioni o demolite e ricostruite usando tecnologie che portino al risparmio termico. Sulla Home page di questo sito troverete anche una intervista rilasciata al Giornale di ieri da un Dirigente di questo progetto dove potrete leggere, testuale "se un edificio a 8 piani e si costruisce il nono il territorio non viene scombussolato".
Si può continure a dire quello che si vuole ma a mè l'ipocrisia di quella parte politica che grida allo scandalo quando dalla parte avversa si propone qualche cosa che in una delle province più "verdi" d'Italia in parte già avviene mi fa pensare che...o ci sono....o ci fanno.
Il Capo del Governo sarà anche pazzo o peggio come alcuni dicono ma non si inventa nulla. Tante sue uscite rispecchiano semplicemente cose già esistenti o nelle nostre Regioni o in altre Nazioni a noi vicine. Il settore edile è fermo e quindi invece di dare del matto a chi cerca maldestramente di rimetterlo in moto si dovrebbe semplicemente prendere la palla al balzo e proporre in campo nazionale una Legge chiamata CasaClima. C'è già. In provincia di Bolzano. E sino ad oggi sono già stati costruiti più di un milione di metricubi ecocompatibili.
Io sarei il prim ad appggiarla.
Gianluigi

Mary Ann Evans ha detto...

Cari blognauti, lite.dipendenti, aspiranti poeti e ambientalisti.
Qua mi pare si stiano facendo un po' troppi sofismi.
Gianluigi lo sa bene che questa legge farà in modo che lui si rimetta a raccoglier firme in piazza la domenica, ma si arrabbia sui principi fondamentali:
“non vi agitate se un pazzo progetta una strage, tanto dipenderà tutto dal libero arbitrio del sicario”.
Il suo ragionamento è molto pericoloso: se tutti - e lui per primo - avessimo seguito i suoi consigli e avessimo, fiduciosi e propositivi, accettato i tentativi maldestri di amministratori maldestri oggi saremmo belle che fregati. Nel nome della favoletta del "rimettiamo in moto" ci avrebbero rifilato pesantissime (e altissime) "sole" di cemento armato e a questo punto anziché sul blog a litigare, ci troveremmo tutti , dopo aver fatto la spesa al 12esimo piano del Bennet, a raggiungere quel che resta di Lavena in piroscafo, ormeggiare allo yacht Club e poi ritrovarci all’ora dell’aperitivo a brindare insieme all'ennesimo ecomostro – ovviamente, nella hall del Grand Hotel del Rilancio Edilizio – zona ex Filanda (o ex AREA SCEMPIO, per dirla con le parole di uno di quei maldestri uomini in buona fede).

mile.na.be ha detto...

Quello che io contestoè la filosofia dell'aumento di volume ad ogni costo: se si dessero incentivi a chi ricostruisce (solo ri- non di bel nuovo) in modo eco-compatibile non avrei niente da obiettare.Qui invece non si incentiva,perchè non ci sono risorse,e allora si concede più cemento per rendere appetibile la ricostruzione. INVECE DI INVESTIRE SULLE NUOVE TECNOLOGIE SI PARLA DI AGGIUNGERE LOCALI O PIANI... questo è stato il messaggio.io non do giudizi di merito,staremo a vedere, ma il metodo è demenziale.

enrico somersalt ha detto...

imparo ora da GL Pozzi che l'appello di repubblica e' stato lanciato da tizio caio e non so chi altro - fa niente, lo sa lui e tanto mi basta . A me non me ne puo' fregare di meno: perche' io l'appello l'ho sottoscritto senza far caso al nome e alla targa di chi lo lanciava, ma solo al contenuto. Fa specie che in una riga Pozzi si lamenti di vedersi appiccicare una etichetta politica appena esprime un aopinione, e nella riga subito dopo faccia lo stesso anzi di peggio. Aggiungo, con tutta la simpatia fra giocatori di briscola, che trovo molto sleale da parte sua suggerire che quel che succede in provincia di Bolzano e quel che succede qui da noi siano in qualsiasi misura confrontabili. Ma andiamo! i tognini di lassu' non hanno bisogno di nessuna legge ne' del contrario di nessuna legge per ripettare il loro territorio; ci pensano da se'. Andare a vedere. Invece da noi ci vorrebbero i marines. E lui lo sa meglio di me.
Per favore, GL; per una volta, una volta sola almeno, metti a nanna lo spirto guerriero, e dimenticati la politica. Non vorrei proprio trovarti domani che difendi la proposta (attualmente al vaglio della Commissione Ambiente) di modifica della legge sulla caccia, che vorrebbe far sparare i 16enni e addirittura abolire la nozione di "specie protetta"!
Sarai ginnico fin che vuoi, ma se cerchi di star dietro a questa vulcanica fabbrica di puttanate ti romperai la schiena. Percio' non buttare via il tuo tempo a cercare di dimostrare che certi antenati dei contestatori di oggi una volta sterminavano i bisonti insieme a Buffalo Bill.
In tutta amicizia: riguardati.

mile.na.be ha detto...

Per un panorama, anche politico, sul provvedimento annunciato dal governo segnalo questo link.
http://www.asca.it/regioni-PIANO_CASA__GALAN_PARTE_DOMANI__MOLTE_REGIONI_SUL_PIEDE_DI_GUERRA-375478--21.html

radiolavena ha detto...

i commenti a questo post ci sembra si siano messi su una traiettoria di fuga rispetto alla "linea editoriale" cioe' agli scopi x cui questo blog e' nato, quali sono tuttora descritti nella colonna di destra. Ringraziamo tutti per gli appassionati contributi, ma vorremmo frenare la deriva verso i "massimi sistemi"
e la politica nazionale. I primi rischiano di abbassare il "rapporto segnale-rumore" al di sotto del livello di guardia; i secondi, di intossicare senza ragione l'atmosfera. Sia pure ammettendo, che anche qualcuno di noi ci si e' permesso qualche escursione negli uni e negli altri. Pertanto qui chiudiamo questa voce, con la sola possibile eccezione di un diritto di replica a Pozzi.

gianluigi ha detto...

E' una settimana ormai che si dibatte su qualche cosa che oggi 13
marzo ore 17,00 NON ESISTE. Il Governo stà discutendo e forse la prossima settimana ci sarà un risultato. Questi sono i fatti. Sicuramente ci saranno molti che diranno che il ripensamento sia dovuto all'impegno civile di quella parte del paese che non si riconosce nell'attuale Governo; altri invece diranno che hanno preso tempo per dare direttive chiare. Questa mattina alla radio ho ascoltato il commento di un deputato ex Presidente di LA che diceva che il Governo sbaglia perchè "specialmente nel Sud non si potrà tenere sotto controllo l'abusivismo" (sono parole dette alla Radio quindi pubbliche....) al che ho pensato che, visto che su 100 furti prendono al massimo 10ladri tanto vale abolire dal Codice Penale questo reato......
Ho vissuto e lavorato per anni con Governi guidati da signori che si chiamavano W. Brand, Helmut Schmit e Helmut Kohl ed ora sono pensionato in una nazione che amo dove però chi ci governa sarebbe un clerico-fascista e chi dovrebbe controllarlo sarebbe un catto-comunista. Penso che altri commenti su questa faccenda, comunque vada, sono come l'acqua di un abbeveratoio sperduto nel deserto dove non ci vanno dei purosangue ma solo dei poveri cavali bolsi.
Gianluigi