martedì 20 marzo 2012

speranze e indignazione

L'amministrazione comunale ha tenuto nei giorni scorsi un incontro per un progetto di mobilità transfrontaliera elaborato dal canton Ticino. Presentato dai  due rappresentanti elvetici il progetto prevede il prolungamento del capolinea del tram sin sulla riva del Tresa,  un lunga galleria per il traffico veicolare che da Magliaso sbuchi sempre sulla riva del Tresa. Si toglierebbe così il traffico veicolare sull'attuale ponte sul Tresa e tutta l'area verrebbe quindi pedonalizzata. E' un progetto che in linea di massima ricalca quello già fatto e presentato 21 anni fa, ma mai attuato. E qui iniziano le note dolenti: il progetto precedente non fu mai messo in cantiere perché da parte italiana non ci fu mai un interesse e un programma per realizzare, sul territorio italiano, i necessari nuovi collegamenti. E anche questo progetto rischia di fare la stessa fine! Da parte italiana non ci sono idee, proposte, progetti e soprattuto soldi! La provincia di Varese non ne ha, la Regione Lombardia é troppo impegnata con Bre-be-mi, Tem,  Pedemontana, ecc. E, viste le vicissitudini giudiziarie quotidiane, non é neanche un buon momento per andare a bussare alle porte della Regione! Di sicuro, piuttosto che arrendersi ad una situazione viabilistica che continuerà a peggiorare é sempre meglio muoversi ora e sperare che qualcosa cambi! 
Una cosa che invece di concreto, già da domani, si potrebbe fare é quella di intervenire sul passaggio pedonale del centro di Ponte Tresa; anche il più cretino di questo mondo riesce a capirlo. Questo passaggio non regolato "sottrae" salute, tempo libero per la famiglia o per se stessi e denaro in inutili colonne di auto: basterebbero forse due ore tra le 17..00 e le 19.00 dei giorni lavorativi e altre ore nei fine settimana e questi inutili intasamenti sarebbero minori. Oltretutto obbligare i clienti ticinesi a lunghe ore di coda per venire a fare acquisti in Italia non favorisce certamente la vita economica del nostro paese. Ma sembra che tutte queste evidentissime motivazioni non interessino minimamente nè l'A.C. ne e soprattutto i vigili urbani. Che inspiegabilmente, ostinatamente, pervicacemente, ineffabilmente continuano a disinteressarsi di questo allucinante "imbuto" e dei suoi riflessi negativi!

4 commenti:

mile.na.be ha detto...

Pare che ci sia in animo di istituire un semaforo in corrispondenza dell'attraversamento pedonale di via Zanoni in fronte a Pzz.Gramsci.
Palliativo che dovrebbe migliorare a situazione, già ampiamente stigmatizzata, ma peggiorata da quando il flusso di veicoli ticinesi verso il nuovo centro commerciale è più sensibile. Per quanto riguarda la viabilità generale, ciò che colpisce è l'assoluta inconsistenza di programmazione e la mancanza di visione generale da parte degli enti italiani preposti, dal Comune alla provincia... che dire?
Al limite si sarebbe potuto obiettare, criticare o respingere i progetti svizzeri... invece , niente assoluto. bah!

gianluigi ha detto...

Il tutto mi ricorda "la battaglia contro il Madonnone" che l'allora sindaco Mina appoggiata da commercianti eproprietari di immobili ha combattuto e....vinto!?!? Adesso gli svizzeri vogliono fare sul loro territorio quanto avevano previsto e la patata bollente rimane alla parte italiana che non ha nessuna alternativa perchè che le auto escano dall'attuale dogana o arrivino in piazza mercato non cambia assolutamente nulla perchè le due vie d'accesso e/o uscita al paese rimarrebbero comunque intasate come adesso. A dire il vero qualcuno (programmi elettorali del 2006) un progetto che comprendeva una specie di bretella stradale che partendo da piazza mercato, seguendo il fiume per poi salire sino ala zona dove ora c'è il centro commerciale, lo aveva fatto ma hanno vinto gli altri.......!Ora sono curioso di vedere come reagiranno tutti quelli che hanno combattuto il Madonnone!!

radiolavena ha detto...

GL : hai tutte le ragioni !! Pero'questa faccenda riemerge periodicamente, ne abbiamo viste almeno 3 riedizioni e l'ultima eccola qui:

http://radiolavena.blogspot.it/2010/09/progetti-dalloltre-tresa.html

se tutte le volte dobbiamo ricominciare il discorso daccapo, senza che nel frattempo succeda maai niente, allora tanto vale dire che non ce ne frega niente, senza tante pubbliche messinscene .

mile.na.be ha detto...

LA SECONDA CHE HAI DETTO!!! la mia conclusione, a conti fatti e dopo diverse "smusate", è che è proprio questo il punto: a nessuno importa DAVVERO che cosa si fa o non si fa a Lavena Ponte Tresa...sia che si spendano soldi per le fontane invece che per dare acqua ai rubinetti di casa,che si dia via libera all'abbattimento di alberi in cambio di parcheggi di uso pubblico solo nominale, che si piazzino pensiline o colonnette per la regolazione dlla velocità in mezzo a marciapiedi disastrati, dove è impossibile perfino camminare...
va tutto bene,purchè non si tocchi il proprio "particulare".Il traffico è caotico? quattro bestemmie mattina e sera e per il resto dlla giornata ci pensi chi ne ha voglia.. è triste, ma è così.