martedì 7 aprile 2015

Una volta Lavena era...

Una volta  (circa 80 anni fa) Lavena era il nucleo piu' popolato dell'attuale comune; Ponte Tresa contava solo poche case e il ponte con la Svizzera. Negli anni tutto si e' ribaltato.
Il parroco, una volta presenza fissa in paese, ora si divide tra Ponte, Cremenaga, Ardena, con residenza a Ponte.
Dell''ufficio postale, in un primo momento, ne e' stata annunciata la soppressione (assieme ad altri in provincia) a partire dal 13 aprile: dopo le proteste portate in Regione da diversi amministrazioni comunali, la chiusura e' stata rimandata. Non si sa se in attesa di verifica sulla resa in termini economici o, furbescamente, per spostare la soppressione nel periodo estivo quando l'attenzione mediatica va in vacanza.
L'ambulatorio comunale, si e' gia' detto su questo blog, non e' a norma e dei medici che ancora per vecchia convenzione ne possono usufruire, uno andra' in pensione tra poco piu' di un anno.
Insomma di ausili sociali ne sono rimasti pochi: l'asilo infantile, la piu' vecchia istituzione del paese e' gestito dai volontari di un'associazione benefica e conviene rivolgere tante preghiere all'altra istituzione del paese, la Madonna della Porta, affinche' resti in mano ai privati e non cada in mano alla gestione pubblica.

1 commento:

gianluigi ha detto...

Saro' un "conservatore testardo" ma ogni volta che parliamo del nostro paese mi chiedo se i vari amministratori che si sono succeduti abbiano creduto e credono tutti solo ed esclusivamente "a ciò che produce soldi (commercio)" Dimenticando che abbiamo un angolo "naturale" (purtroppo ancora per poco intatto....) da valorizzare!!! Avete mai visto una inserzione, un manifesto, una locandina, uno spot, un'articolo su un giornale voluti dall'Amministrazione che richiami l'attenzione sullo stretto di Lavena? E poi qualcuno si offende quando si dice che LPT è semplicemente un dormitorio per frontalieri e un supermercato all'aperto per gli Svizzeri!!!!! Dietro questo "sedersi sul commercio" c'è tutta l'incapacità di Amministratori allo sbaraglio e quindi non c'è da stupirsi se poi tutto - dalla posta all'ambulatorio alla sparizione di locali caratteristici - và in malora!