martedì 20 dicembre 2016

Monte Marzio/due

Il progetto dello "sbancamento" della cima del monte Marzio, era una fantasiosa provocazione a far da pari a quanto successo per la ristrutturazione dell'ospedale di Lugano.
Per la modernizzazione della struttura sanitaria ticinese era stato indetto un concorso al quale hanno partecipato 12 concorrenti: la giuria composta da architetti e amministratori aveva esaminato i progetti presentati in forma  rigorosamente anonima.
All'unanimita' e' risultato vincitore un lavoro che alla fine si e'  rivelato opera di uno studio di architettura di Firenze.
Alcune "illuminate menti di politici ticinesi" hanno elevato proteste perche' non era stato scelto un progetto fatto da svizzeri.
Pazzesco, ma vero!
Applicando la stessa logica, il famoso architetto ticinese Botta non avrebbe potuto disegnare decine di magnifiche realizzazioni all'estero.
Se i francesi si fossero opposti, il gaviratese Bertoni non avrebbe potuto stilizzare alcune delle piu' riuscite automobili Citroen.
La cappella Sistina, l'Ultima cena, alcuni palazzi di Leningrado e via via altre mille realizzazioni non realizzate da indigeni.
E il traforo del Gottardo avrebbe dovuto essere scavato solo da minatori svizzeri!
Fisiologicamente si puo' capire che lo smog, il freddo o qualche bicchiere di troppo influiscano su determinate funzioni cerebrali, ma il problema vero e' che trovano consenso.

Nessun commento: