venerdì 3 aprile 2020

cara benzina...

Con le restrizioni a causa della pandemia il traffico auto/aerei e' diminuito del 70/80 % con conseguente drastica diminuzione del consumo di carburanti.
Nei primi 3 mesi del 2020 il prezzo del barile di greggio e' passato da 70 dollari a poco piu' di 20 dollari al barile; il prezzo della benzina a litro e' diminuito invece del 5 % circa.
Il costo di un litro di benzina e' composto per il 50/60 % da accise (a quota fissa) e dall'IVA al 22 % sul prezzo di vendita dei distributori petroliferi; il restante 40 % e' costo di trasporto e produzione.
Perche' allora la diminuzione  al consumatore e' stata cosi' inferiore rispetto al costo della materia prima?
Di solito quando il prezzo del barile aumenta, subito viene aumentato anche il prezzo alla pompa, nonostante i contratti di acquisto siano stati fatti magari 3/6 mesi prima ad un prezzo inferiore.
Cosicche' i magnati del petrolio possano comperare yacht, squadre di calcio e ville lussuose come fossero acquisti al supermercato per noicomuni cittadini.
O che i paesi produttori di petrolio possano costruire grattacieli di 600 metri in altezza invece di utilizzare tutto lo spazio immenso che hanno a disposizione, oppero' anche di realizzare stadi di calcio con aria condizionata!
Quando riprenderemo la circolazione torneremo ancora a sovvenzionare questi poveri derelitti?

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