mercoledì 2 giugno 2010

raccolta firme

accogliamo volentieri la richiesta della presidente di Ceresium, che ci manda il testo seguente, inteso a ringraziare i Lavenesi pe ril riscontro dato all'iniziativa di raccolta firme per il referendum sull'acqua pubblica. Maggiori dettagli sul blog di Ceresium. La raccolta proseguira' sabato 5 giugno in piazza Sangiorgio a Ponte Tresa.

I miei compaesani vengono dai quattro angoli del mondo: la maggior parte di loro porta sul viso e nella parlata il segno di un'origine lontana. I miei compaesani sanno la fatica del campare la vita e la nostalgia di chi lascia i suoi luoghi natali per altri luoghi, ignoti e spesso poco ospitali coi forestieri.I miei compaesani hanno tirato su casa e famiglia con sacrifici e qualche pretesa, orgogliosi di poter finalmente guardare alla vecchiaia con una certa sicurezza. I miei compaesani sono arrivati, domenica mattina, in folta schiera a rivendicare il loro diritto all'acqua pubblica, motivando la loro protesta in modo civile e toccante. Molte le teste grigie, molte le mani e gli occhi stanchi, molte le persone che ricordo presenti a Lavena da quando io, che ho già passato gli...anta, ero poco più di una bambina.
Sono orgogliosa dei miei compaesani, di quei pochi nati qui e dei tanti nati altrove: hanno capito subito, senza bisogno di discorsi e arzigogoli politichesi, che l'acqua deve rimanere nostra, di tutti noi che amiamo l'acqua, così come l'aria e la terra del nostro paese. La sfida è ora mantenere pulita l'aria, verde la terra e bevibile l'acqua di Lavena Ponte Tresa: la battaglia è appena cominciata!

15 commenti:

lenny54 ha detto...

rispetto il pensiero della Presidente di Ceresium e la nostalgia di un tempo in cui Lavena era un paese e sicuramente la gente era migliore, ma attualizzarlo con l'adesione alla raccolta di firme contro la privatizzazione dell'acqua mi sembra sbagliato. La stessa gente che firma non ha mancato di dare il voto alle ultime elezioni sia regionali che politiche, a questo governo, lo stesso che ha approvato questa scandalosa legge. E che si appresta conla manovra di adesso a far pagare ai più poveri anni di non governo. Un esempio? i tanto declamati tagli agli stipendi dei parlamentari saranno operativi solo con la prossima legislatura, quindifra 3 anni mentre le pensioni da subito!

radiolavena ha detto...

prima che drake risorga a ricordarci che la politica nazionale , per ragioni varie volte esposte, non e' un argomento apprezzato in questo blog, segnaliamo che il commento di Lenny e' abbondantemente oltre la soglia di guardia; lo manteniamo solo xche' Lenny e' un acquisto recente e, da quel che abbiamo visto, promettente. Per il resto, la valutazione politica che lui esprime ci pare irrilevante *nel merito* del problema dell'acqua, e la prova ci pare ne sia proprio il successo della raccolta firme.

rusiatt ha detto...

post davvero commovente e anche il commento. Qualcuno mi sa dire qualcosa dell'impianto di captazione?

mile.na.be ha detto...

L'impianto in questione è stato reso non operativo dopo l'invasione delle "alghe assassine",( cyanoficee) che hanno colonizzato i filtri.
A tutt'oggi è impossibilitato a immettere acqua nelle rete idrica, proprio perchè i filtri a sabbia e carbone attivo non sono garanti sufficientemente della salubrità dell'acqua captata.
Laddove si capta acqua di lago ( svizzera e germania, in primis) gli impianti sono dotati di filtri osmotici ( cari) e di ozonizzatori (altrettanto cari)che impediscono il proliferare delle alghe. L'impianto , costato soldi pubblici, è inutilizzato, nè è prevista a breve la sua rimessa in funzione.
La situazione dei bacini e dei pozzi di rifornimento dell'acquedotto è, fortunatamente, tale da non richiedere interventi d'emergenza.
Questa è stata la risposta data dal Sindaco attuale all'ex- Sindaco che chiedeva conto e ragione della situazione dell'impianto.
Per stare nel giusto mezzo: è una risposta del piffero, (perchè in realtà non è neanche una risposta) a una domanda del piffero, perchè se l'impianto è stato fatto male o non abbastanza bene chi lo ha approvato e chi lo ha pagato con denaro nostro, dovrebbero prendersene la responsabilità.
Personalmente, la butto là, io penserei a farne una fonte di rifornimento di acqua non potabile; per annaffiare, per lavaggi auto o piscine o per ogni altro uso non alimentare... si dovrebbe creare una rete parallela, ma non avremmo bisogno di costose pratiche e impianti di potabilizzazione.
Forse è una cavolata, ma perchè no? tra tante che se ne ipotizzano, questa non mi sembra più stupida di tante altre.
@lenny: tante volte me lo chiedo anch'io, ma che ci vuoi fare? sono misteri, come quelli di fatima...

rusiatt ha detto...

grazie mi.le . Sai se le alghe nel lago vengono controllate, asl o altro? Mi ricordo di avere letto che la rete parallela per l'acqua non potabile esiste in qualche localita' in California dove l'acqua e' scarsa ma che l'impianto e' molto costoso, che non mi meraviglia.

mile.na.be ha detto...

Le alghe, come certi batteri anche potenzialmente pericolosi ( p.es la pseudomonas aeruginosa o gli stessi colibacilli)sono ubiquitari, nel senso che si trovano un po'dovunque nei corpi idrici. Il problema si presenta quando, per motivi diversi o contingenti, iniziano a proliferare.
Di solito le ASL sono competenti nello stabilire la concentrazione e, quando supera la soglia di tolleranza, prendono provvedimenti restrittivi sulla balneazione o, come nel nostro caso, sulla captazione.
Nel bacino piccolo del Laghetto ( a Ponte Tresa, per intenderci) la concentrazione di colibatteri è molto alta.Il motivo lo sappiamo, ci sono scarichi più o meno diretti che non giovano alla qualità dell'acqua. Nella zona del Piano di Lavena invece l'acqua era di solito buona, ecco perchè si è stabilito lì il punto di capatazione.
Quel che è successo poi è, in effetti, abbastanza inspiegabile, se non con l'ipotesi di un impianto non perfettamente calibrato.
E' abbastanza ovvio che un secondo circuito sia costoso, ma, mentre mi ribello fieramente alla privatizzazione dell'acqua da bere, non troverei altrettanto scandaloso affidare a un'azienda questa seconda ipotesi. Le piscine non sono obbligatorie e gli autolavaggi comunque sono fonte di lucro... se ti occupi della rete e della distribuzione di acqua "di lusso" magari puoi fartela pagare a prezzo di merce.
E' però sempre una china scivolosa: se passa il concetto che l'acqua è una merce, prima o poi qualcuno lo estenderà a tutta l'acqua,e addio fichi. Così va il mondo!

rusiatt ha detto...

va bene, ma per essere pratici, se si vuole sapere quale e' la situazione delle alghe, si puo' trovare questa informazione , e dove, e quanto aggiornata?
Non so quanto costano i filtri per la captazione, ma mi pare difficile che possano costare di piu' del raddoppio del circuito.

radiolavena ha detto...

@rusiatt: per dire la verita' non lo sappiamo. Nel 2005 le alghe non furono rilevate da un controllo ASL di routine ma da da una verifica richiesta dalla regione dopo che le alghe erano state trovate a Leggiuno (ci pare). Non sappiamo se adesso il monitoraggio delle alghe sia diventato routine . Forse lo sa GL Pozzi ; speriamo che ci legga.

una ha detto...

e cosi' sia.

mile.na.be ha detto...

Prima di calare la pietra tombale sull'argomento ( eheheh!) rendo noto che esistono punti fissi di controllo della qualità dell'acqua, e da qualche tempo anche una centralina mobile che ha fatto mostra di sè in prossimità del punto di captazione.
La centralina è svizzera, i dati di raccolta vengono elaborati da un loro dipartimento Acqua, aria e terra che pubblica periodicamente i dati satistici. Devo avere da qualche parte indirizzo web e tutto il resto, non appena lo trovo lo mando alla redazione

mile.na.be ha detto...

Indirizzo web in legambienteceresium: star ticino è il recapito

una ha detto...

e' quella cosa che sembra una cabina su una zattera ferma a una certa distanza dall'entrata nello stretto?

rusiatt ha detto...

@mile: all'indirizzo starticino ci sono dati di due anni fa !!

radiolavena ha detto...

@una: proprio quella. Purtroppo, rispetto all'impianto di captazione, si trova dalla parte opposta del filo principale della corrente.

mile.na.be ha detto...

beh, nonostante la buona volontà,anche gli svizzeri hanno i loro limiti!
L'ideale sarebbe un sito che si aggiorni in tempo reale... speriamo che qualcuno ci pensi.
Oddìo, magari la divulgazione dei dati non è sempre auspicata dai responsabili del territorio, perchè questo significherebbe prendersi evidenti responsabilità.
Mai far sapere troppo alla gente comune, potrebbe cominciare ad inc...zzrsi!