sabato 29 maggio 2010

a scuola a piedi?

riceviamo da Lenny5414:

a Varese funziona un'iniziativa per i bambini che vanno a scuola: il pedibus. Vale a dire tutti belli in colonna a piedi, per mano, accompagnati da genitori a turno, partono da un punto e man mano raccolgono lungo il tragitto altri bambini. Poi tutti insieme a scuola. Perché non anche qui da noi? Abbiamo due tragitti pedonali sia verso Ponte che verso Lavena lungo il lago, i bambini potrebbero socializzare, osservare la natura, fare movimento (come raccomandato dai medici) Che tristezza vedere quelle colonne di auto in uscita dalla scuola, con i pargoli relegati sui sedili posteriori, andare di corsa per portarli magari in palestra, in piscina o a danza per fargli fare sport. E' comprensibile utilizzare l'auto durante i mesi freddi, ma perché anche quando fa caldo? Cosa ne pensano i lettori di questo blog?

6 commenti:

Renato ha detto...

Sono pienamente d'accordo con il pedibus. Proposta troppo saggia per poter essere accolta e praticata ??? Ai posteri l'ardua sentenza !!!

un nonno

paoric ha detto...

Forse la domanda andrebbe girata ai genitori che vanno a prendere i figli a scuola...

una ha detto...

trovo la proposta stimolante ma ho un dubbio. Il nostro comune e' molto sviluppato in lunghezza. I bambini che vengono dalla parte piu' lontana , non devono partire troppo presto?

mile.na.be ha detto...

Da ex-maestra posso affermare che il problema è annoso, di difficile soluzione e fonte di punti di vista molto contrastanti.
Avevo proposto all'amministrazione, già due anni fa, l'organizzazione di mezzi alternativi (il pedibus per i più vicini e una sorta di ciclo-bus per i più distanti). Grandi consensi teorici, ma, alla prova pratica, la maggioranza dei genitori preferisce portare e ritirare i figlioli in auto o mandarli col bus.
Si fa prima, non si è costretti a fare i turni di sorveglianza sui figli altrui, c'è di mezzo la responsabilità ( e se non ubbidiscono? e se succede qualcosa, chi è responsabile?) e così non se ne è fatto più niente.
Potremmo riproporre l'iniziativa al comitato dei genitori della scuola elementare, sperando che, se parte dal basso, l'accoglienza sia più fervida.
Comunque, organizzare una cosa così non è semplicissimo.

una ha detto...

"organizzare - non e' semplicissimo" secondo chi ci ha gia' pensato ed ha gli elementi per giudicare. Quindi forse al massimo si puo' pensare che i genitori organizzino spontaneamente gruppi + o _ grandi.

gianluigi ha detto...

Non ho figli in età scolastica ma solo due nipotine che però "vivono in un altro mondo" perchè pur essendo distanti qualche Km. dalle scuole o ci vanno in bicicletta (perchè ci sono dappertutto piste ciclabili e adulti che bloccano il traffico dove necessario)o d'inverno ci vanno con il bus di linea che, dove vivono, è normalissimo che abbia delle fermate vicino agli istituti scolastici. Ho detto questo per chiarire che sono alquanto "prevenuto" verso chi porta i figli in macchina a scuola. Però, scusatemi, ma mi chiedo come è possibile che in un paese come il nostro che ha due sole vie principali (Via Luino e Via Colombo) e una passeggiata a lago da Ponte alle scuole non si possa prevedere dei servizi con bus che facciano due o tre fermate sulle due strade principali dove non penso ci siano problemi arrivarci dalla varie vie laterali oppure organizzare gruppi a piedi sul lungo lago accompagnati da adulti volontari. Capisco quello che dice la ex maestra relativamente alla responsabilità, ai problemi di obbedienza ecc. ecc. ma queti discorsi, da italiano, mi fanno molto male perchè in tutta europa simili discorsi non esistono. I bambini vengono abituati a fare quello che decidono gli adulti e questo non perchè altrove i genitori sono dei "tiranni" ma perchè sanno che i primni educatori dei figli sono loro e in secondo luogo è la scuola.
Forse il mio è un discorso "antiquato" ma pensando alle mie nipotine penso che grazie a Dio altrove è invece attualissimo.
Gianluigi