lunedì 27 settembre 2010

c'era una volta il grotto

"Mortodalridere" e' risorto e ha lasciato un commento al post "questione di gusti parte III" che ci pare notevole. Speriamo che non abbia niente a ridire se lo ripubblichiamo come Post.

ho visto per caso una tv svizzera che parlava di grotti. Ho imparato che in svizzera il nome "grotto" e' tutelato e viene concesso solo a fronte di documentate caratteristiche di tipicita' e nostranita'. Infatti nella trasmissione hanno fatto l'esame a vari grotti ticinesi e hanno trovato molto da ridire. Con questo metro, in svizzera a chiamare grotti i posti che abbiamo all'exbagatt ci si becca una denuncia.
Forse loro sono un po' pignoli, ma pe rl'ennesima volta gli svizzeri ci fanno arrossire, visto che per loro i nomi e le memorie hanno un valore e invece noi abbiamo il coraggio di chiamare "grotti" in documenti ufficiali delle cose del genere. Complimenti alla amministrazione, che per prima dovrebbe tutelare le tipicita'. Ma il Sindaco non era svizzero?

La trasmissione l'abbiamo vista anche noi su RS1. Si chiama "Patti chiari". Cliccare qui

4 commenti:

gianluigi ha detto...

Si dice che molte volte è troppo semplice "sparare sulla croce rossa" ma purtroppo ancora una volta debbo chiedermi se la ns. Amministrazione fà veramente tutto quanto occorre per dare dignità al nostro territorio che per le sue peculiarità naturali in qualsiasi altro stato nordeuropeo sarebbe un piccolo gioiello. Sia ben chiaro che ci sono anche delle "eredità" pesanti ma proprio per questo si vorrebbe vedere un cambiamento di rotta significativo. Invece si dà permessi per ingrandire il ristorante che si trova al Bagatt senza però obbligare lo stesso proprietario a terminare PRIMA quella costruzione che ormai da 5 anni fà bella mostra di sè come se fosse un rudere. E' vero negli ultimi mesi qualche cosa si è mosso ma se la ristrutturazione con ampliamento del ristorante dovesse venir effettuate con gli stessi tempi della casa in ristrutturazione significherebbe che per una decina di anni il Bagatt rimarrebbe un cantiere continuo con buona pace della difesa del territorio e delle sue peculiarietà. So anch'io che ci sono leggi che non impediscono certi lavori ma so anche che ci sono leggi che obbligano a terminare i lavori entro tempi ben precisi. E questo vale anche per la ex casa Dell'Oca. Finalmente è stata abbattuta...e adesso? Lasciamo tutto cosi o ne facciamo una discarica nell'angolo più caratteristico di tutto il lago Ceresio?
Gianluigi

mile.na.be ha detto...

@Gianluigi: per amore di precisione, e non per difendere l'indifendibile, chiarisco che il ristorante non sarà ampliato ( se non per la copertura di un terrazzo) almeno a quanto risulta dal progetto di PII approvato in comune. Se poi si commettessero degli abusivi ampliamenti, penso che sarà cura del solerte UTC (:-)denunciarne l'esistenza.
L'aumento di cubatura riguarda proprio l'immobile che, da tua segnalazione, è incompiuto e transennato ormai da anni.
Qui sì, che oltre alla variazione d'uso ( da abitazione a struttura ricettiva del grotto e da magazzino ad abitazione del deposito- cantina)si è lucrato un bel premio di volumetria, in cambio di cordoli per la rotonda , uno o forse due passaggi per i batraci ( leggi rospi) e qualche colpo di pennello al manufatto dell'acquedotto! ( chi se l'è perso, veda ai post di Legambienteceresium del mese di settembre)
Quanto alle macerie della casa Dell'Oca, hanno recuperato delle pietre, con una selezione degli inerti, poi per il resto... domani è un altro giorno e si vedrà.
L'importante è che non si sognino di buttarli alago ( come qualcuno ha ventilato)perchè allora sì che parte la denuncia, ma da parte nostra, cioè di Ceresium.

mortodalridere ha detto...

segnalo che Gabriele, gestore del ristorante all'ex-bagatt, e' intervenuto nel blog di legambiente ceresium dove e' in corso uno scambio di vedute.

mile.na.be ha detto...

Segnalo sul blog di legambienteceresium, alcune notizie relative al piano di recupero della Filanda, di buona memoria.