sabato 1 ottobre 2016

se 43anni sembran pochi...

Una commissione italo-svizzera di esperti nominata per esaminare il problema del traffico transfrontaliero afferma testaulmente:

"Ponte Tresa - Due delle quattro corsie di transito sono quasi costantemente impegnate dal traffico merci. Fra le autorita' italiane e svizzere sono in corso trattative per la soluzione del problema, soluzione ravvisata da parte svizzera nella costruzione di un ponte-valico sullo stretto di Lavena e, da parte italiana, nella ristrutturazione del valico di ponte Tresa o, in alternativa, nella costruzione del valico a valle di ponte Tresa (sul fiume Tresa). Nel frattempo si auspica lo sveltimento dei servizi."

Il documento porta la data del gennaio 1973 (non e' un errore:  e'1973).

Quasi superfluo commentare, i problemi li viviamo tutti, tutti i giorni.
Nel 1991 la Svizzera aveva approntato un progetto di massima, ma non trovando interlocutori affidabili da parte italiana, aveva abbandonato tutto. 
Quello che e' inacettabile, e' che siano passati 43 anni. Nel frattempo in provincia di Varese sono state realizzate costose opere quasi inutili o sottoutilizzate: le tangenziale di Lozza, di Arcisate, gli alberghi per i mondiali di ciclismo, ecc.
Nel 1973, in pieno boom economico, a Varese e a livello nazionale  dominava la DC e qui era comuqnue ben rappresentata, ma invano. Soldi per il traffico non ne sono mai arrivati
Pii c'e' stato Formigoni, la Lega; niente da fare.
Qui tutto cambia, sono rimaste uguali e soprattutto vuote, le parole. 

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