giovedì 1 febbraio 2024

Frontalieri contenti ?

Nuovo accordo fiscale frontalieri con la Svizzera.

CHI E’ CONTENTO E CHI E’ TRISTE ??

Chi potrebbe essere contento:

-       la Svizzera, che ottiene la cancellazione dalla “Black-list” del fisco italiano (e si semplificano i rapporti economico-finanziari fra Svizzera e Italia).

-        la Lega dei Ticinesi che era per abolire ristorno (con sponda dalla Lega Lombarda, vedi Fontana): lo sarà dal 2033 con cifre “a scalare” dal 2024 (per effetto della riduzione numerica naturale dei “vecchi frontalieri”). Inoltre come conseguenza (illusoria ?), di ridurre il numero dei frontalieri (obiettivo dichiarato nelle campagne elettorali, fatte anche con l’UDC, con toni velatamente razzisti) per il peso fiscale che graverà sui “nuovi frontalieri”.

-       alcuni settori sindacali ritenevano le condizioni giuridico-fiscali dei frontalieri quale causa dei relativi bassi salari in vigore nel Ticino (dumping salariale). Statisticamente, in Ticino vigono i più bassi salari (contrattualizzati o di fatto) della Svizzera.

-       Da parte italiana c’erano malumori tra gli imprenditori della fascia di confine (perdita di manodopera formata o difficoltà a trovare manodopera) oltre al settore sanità italiano. Il peso fiscale sui “nuovi frontalieri” residenti nella “fascia di confine” potrebbe rendere per loro meno attrattivo il lavoro in Svizzera o accettare solo con un salario più alto.

Gli imprenditori italiani di confine che sperano di trovare manodopera (aiutati da aiuti economici all’occupazione nelle zone di confine italiane ventilate nella Legge di ratifica italiana alimentata dal Fondo extra).

-       I “vecchi frontalieri” per il mantenimento del loro regime fiscale (salvo l’inciampo del nuovo “contributo sanità” che ha rotto l’armonia e la condivisione che ha portato al nuovo Accordo fra Sindacati IT e CH e Partiti e Governo IT !!);

-       I Comuni di confine italiani sono molto contenti: garantito il ristorno a livello 2019 “sine die” (con fondi dello Stato italiano) e, in più, il Fondo extra per i territori di confine, per progetti pubblici.

-       Possono essere un poco contenti TUTTI i frontalieri (vecchi e nuovi) perché la Legge italiana di ratifica ha introdotto il diritto a un importo della indennità di disoccupazione italiana (NASpI), pagata dall’INPS, che, per i primi tre mesi sarà pari a quella che percepirebbe un residente in Svizzera (e non una percentuale di un salario italiano).

-       Possono essere un pochino contenti i anche i frontalieri “fuori fascia”, ovvero residenti in un Comune italiano posto a oltre 20 KM dal confine, (che, da sempre, pagano imposta alla fonte in Svizzera e poi l’IRPEF a conguaglio in Italia sul reddito da lavoro frontaliero) per effetto dell’aumento della franchigia (non tassabile in Italia), portata, dalla Legge di ratifica italiana, da 7.500 a 10.000 euro annui.

 

Chi potrebbe essere triste:

-       I “nuovi frontalieri” residenti in Comuni della “fascia di confine”, ovvero anche i nostri figli e nipoti: loro avranno un carico fiscale (alla fonte in Svizzera più conguaglio IRPEF in Italia) di un discreto peso, decisamente superiore a quello di padri o nonni.

Da notare una stranezza: per la norma italiana che introduce il controverso “contributo sanitario” a carico dei “vecchi frontalieri” si sono levate proteste e ricorsi ANCHE da parte degli imprenditori ticinesi !! Perché ??? Al lettore l’ardua risposta !!!

R.L.

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Nota della redazione

 Questo blog non ha mire elettorali, non ambisce a poltrone, riporta fatti e opinioni e non censura.

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