lunedì 17 settembre 2007

Chi tutela il nostro territorio ?



Foto superiore: ex-Bagat il 17/09/07
Foto inferiore: ex-Bagat il 27/07/07


Il Comitato ci informa di avere avuto risposta dal Sindaco. Egli si dice contrariato da quel che e' successo in zona ex-Bagat fra luglio e agosto, e di cui si e' parlato nei post precedenti. Egli definisce questi fatti "cose che non dovrebbero succedere", e comunica che, essendosi riscontrate certe "irregolarita'" nelle autorizzazioni, la Amministrazione ha bloccato i lavori. Gia': ma purtroppo il fatto, anzi il misfatto, e' ormai compiuto. Non per questo ci si puo' mettere una pietra sopra, e amen! Bisognera' invece rispondere alla domanda: se non doveva succedere, come e' possibile che sia successo? perche' c'e' voluta una lettera di un "Comitato" per risvegliare l'attenzione degli Uffici Comunali, quando cio' che stava avvenendo era sotto gli occhi di tutti, e di tali proporzioni da non poter sfuggire all'attenzione di nessuno? e non si e' trattato di un blitz, ma bensi' di una operazione che e' andata avanti indisturbata per un mese !!! Cosa faceva nel frattempo l'Ufficio Tecnico del Comune?
La storia dell'ex-Bagat e' ricca di eventi sorprendenti. Ricordiamo, per esempio, che i lavori ora in corso erano stati autorizzati sotto l'etichetta di " ristrutturazione di immobile esistente". Trascorsi pochi giorni dall'inizio dei lavori , lo sfortunato immobile e' molto opportunamente crollato. A quel punto, sembrava naturale attendersi che un nuovo progetto venisse proposto, e ri-autorizzato. Un chiarimento in tal senso e' stato chiesto all'Ufficio Tecnico da G.Pozzi, ma gli e' stato risposto che questa ri-autorizzazione non era necessaria : infatti il tecnico che dirige i lavori avrebbe garantito che, nonostante lo sfortunato evento, il risultato finale sarebbe esattamente quello previsto nel progetto originale.
Questa straordinaria risposta sfiora l'autolesionismo . Ci vien detto, ne' piu' ne' meno, che lo stesso progetto di ristrutturazione puo' essere fedelmente realizzato, anche in assenza dell'immobile che si proponeva di ristrutturare! Ahinoi! Questo e' equivalente a dire, che il progetto originale prescindeva dalla sopravvivenza o meno dell'immobile ora defunto. E allora, come e' stato possibile classificarlo come una ristrutturazione ??? Qui sara' necessario riscrivere il vocabolario !
Questi fatti, del tutto imprevisti alla data del post "La costa dei Barbari", confermano oltre ogni aspettativa le perplessita' che avevamo esposto allora. Quanto valgano certi "pareri" e certe autorizzazioni, come strumenti di tutela del paesaggio, e' diventato clamorosamente evidente dopo questa vicenda.

4 commenti:

mortodalridere ha detto...
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mortodalridere ha detto...

adesso quelli del megahotel dovrebbero fare causa al Danesi! Infatti la posizione da cui si puo' meglio ammirare questo schifo e' proprio quella della ex-filanda... e i turisti dovrebbero venire fin dall'Olanda per il gusto di godersi questa oscena visione, a pranzo cena e colazione? Ma andiamo!
Eppure, si continuera' imperterriti a sproloquiare di promozione turistica. Mamma mia.

radiolavena ha detto...

sono passati due anni, e adesso abbiamo un bel Piano Integrato dove la sorte dello sfortunato stabile e' infine diventata palese (vedere il progetto online , feb 2010) e cosi' la frase che adesso abbiamo evidenziata in rosso nel post qui sopra ha scalato le classifiche del comico.

una ha detto...

non ci credo. Se vera, che storia scoraggiante questa.