lunedì 1 dicembre 2008

Ai Confini della Realta'

La legge regionale che citammo nel post "Ti tutelo io" (Novembre) parlava di "...qualificata esperienza nel campo della tutela paesistico-ambientale" come requisito per i membri delle costituende "Commissioni Paesistico-Ambientali". Che bella cosa, dicemmo, ma attenti alle fregature . Santa ingenuita'! una successiva delibera della giunta regionale chiariva che i requisiti sono "...qualificata esperienza come libero professionista nel campo della tutela e della valorizzazione del paesaggio". Questa precisazione stravolge interamente il senso della formulazione originale . L'aggettivo "ambientale" e' sparito; in cambio e' comparso il sinistro termine "valorizzazione", che preso alla lettera sa di mercantile , e in generale non significa proprio niente, salvo che sul paesaggio comunque si interviene, altro che tutelarlo! e infatti e' termine largamente usato per travestire imprese nefandissime. Infine, colla pennellata del "libero professionista" si sono esclusi in blocco docenti universitari di discipline di profilo ambientale, perche' essi non sono necessariamente iscritti ad un albo professionale; anzi, si sono esclusi tutti quelli che dalla "valorizzazione" non possono trarre redditi sistematici . Tanto per essere sicuri. Bella roba! Federalismo? Regioni virtuose? ma non fateci ridere. La repubblica dei taja e medega e' una, e indivisibile .
E, poiche' il senso etico di amministratori di ogni ordine e grado si accontenta talvolta di una burocratica conformita' alla lettera delle norme , qui da noi la nomina della famosa commissione, che poteva essere l'occasione per fare una bella figura a poco prezzo, e' invece servita solo a chiarire che il buon gusto e' una di quelle virtu', che se uno non ce le ha, non se le puo' dare.
Non manchera' chi trovera' straordinariamente inopportuno, che fra i membri nominati figuri il professionista piu' attivo sul territorio comunale - fin quasi a sfiorare il monopolio. Noi , invece, ci chiediamo che genere di tutela del paesaggio ci possiamo aspettare, e percio' facciamo una nostra privata valutazione dei titoli.
E' troppo presto per essersi dimenticati l'HotelYachtClub&CentroNauticoAnnesso, il cui progetto si e' arenato in Sovrintendenza, perche' laggiu' non hanno trovato accettabili le autorizzazioni paesistiche. Questo non sembrerebbe un esito molto brillante, vero? Non certo una performance da esibire in un curriculum da tutore del paesaggio. E invece : uno dei due esperti in materia paesistico- ambientale, che espressero parere favorevole al progetto, e' stato nominato pari pari nella neonata commissione . Assieme a - a - a ...a chiii? - (rullo di tamburi) voila'! assieme all'autore di quel progetto, nientemeno!
Signore e Signori: avete assistito alla ...esima puntata di Ai Confini della Realta'.

20 commenti:

mile.na.be ha detto...

PAESAGGIO
Il PGT comunale, sul versante della tutela e della valorizzazione paesaggistica, naturalistica e ambientale, si deve adeguare alle disposizioni della pianificazione provinciale e regionale. Può inoltre proporre misure di tutela più adeguate (più specifiche, più “restrittive”) anche in virtù del fatto che la scala di analisi dello stesso, trattando il livello locale della pianificazione, può meglio individuare quali siano le priorità e le specificità da salvaguardare.
E’ importante quindi che nella strumentazione urbanistica comunale – sul modello di quanto succede in altri paesi europei – venga previsto una sorta di “Piano comunale del paesaggio”.
Tale strumento dovrà contenere: aree a maggiore naturalità, misure di tutela e di salvaguardia, modalità di fruizione, corridoi ecologici, coni ottici, ecc...
In tal senso è opportuno che il PGT abbia una “valenza paesistica” e che il paesaggio sia considerato un vero e proprio sistema infrastrutturale con una continuità territoriale.

Azioni proposte:
- proporre l'inclusione di un piano paesistico comunale e di regolamenti del verde negli strumenti di pianificazione comunale;
- individuare azioni per la ricostituzione, o la tutela delle risorse paesistico-ambientali tese a ridurre i livelli di artificializzazione e banalizzazione del paesaggio urbano (creazione di habitat naturali e seminaturali, forestazione urbana, creazione di zone permeabili e zone umide urbane, aree di depurazione naturale e aree tampone, rinaturazione delle aree dismesse, ecc.);
- monitorare il recepimento, negli strumenti urbanistici comunali, degli indirizzi e delle disposizioni previste dagli strumenti di programmazione e pianificazione provinciale, regionale e comunitaria;
- proporre soluzioni che possano permettere la traduzione della valenza paesaggistica dei PGT in strumenti di analisi, indicatori e norme che riescano a mettere al primo posto della pianificazione comunale l’obiettivo della qualità del paesaggio.

Con le premesse che abbiamo rilevato nella composizione della Commissione del paesaggio (!!) non so come si potranno attuare queste proposte, anche se mi pare che siano condivisibili anche da chi non si professas ambientalista!

mile.na.be ha detto...

Dimenticavo. sui commenti al post
Tranquillo, ti tutelo io.. ho indicato data e composizione della commissione in questione, per documentare l'attività della Giunta comunale, ( Sindaco -Vice- asss. all'ambiente- asss all'istruzione e ass al tempo libero ? )guarda te se deve toccare proprio a me...

radiolavena ha detto...

La connessione fra il corposo commento di milenabe e il nostro post e' (probabilmente) che milenabe propone di attribuire alla commissione compiti piu' ampi, anche piu' ampi di quelli previsti dalla Legge Istitutiva.
Abbiamo capito bene?

mile.na.be ha detto...

Esattamente! Tale è la conclusione che si ricava dal senso generale delle indicazioni proposte: si tratta di compito ben più qualificante che dire semplicemente di sì ( o di no!) alle molte proposte di edificazione presentate in comune.

radiolavena ha detto...

Grazie del chiarimento. Qualificanti o no, le attribuzioni e competenze di QUESTA Commissione, peraltro gia'delineate nella legge regionale, sono fissate con precisione nell'art.4 del Regolam Comunale per la Commissione Comunale per il Paesaggio. L'istituzione di nuove strutture amministrative e' un argomento al di la' delle ambizioni di questo post.

Unknown ha detto...

Non dimentichiamo che e' stato il progettista, che il suo mestiere le conosce, il primo ad ammettere che il progetto ex-filanda aveva un grande impatto paesistico
("cambiera' il volto di Lavena"), e il dibattito non si e' svolto tanto su questo punto , quanto invece sulla questione se questo prezzo paesistico fosse accettabile a fronte dei benefici prevedibili. Questa ("si tratta di vedere, se puntare al turismo...") e' una questione piu' politica che tecnica . Questioni di questo tipo esorbitano dall'ambito tecnico-professionale dei costruttori, e quindi la legge non doveva riservare a loro un ruolo cosi' esclusivo in queste commissioni.

radiolavena ha detto...

la morale della storia e' che abbiamo un problema planetario con un certo modo di intendere la architettura, il cui ruolo va in generale ridimensionato (vedi il post di Giugno: "Contro l'Architettura"). Un aspetto di questo problema e' che, nella grande maggioranza, questa categoria professionale e' stata educata (anch'essa!) nel Dogma della Crescita. Un altro aspetto e' che quelli che segano il ramo su cui stanno comodamente seduti si chiamano fessi.
Siamo d'accordo (ed e' tutto dire) che il Paesaggio non puo' essere in ogni caso un valore assoluto; ma ancora meno lo e' il deleterio Dogma. Oltre a cio', la architettura produce anche cose che non si giustificano in nome di nessuna crescita, perche' non stanno nella categoria dell'Utile Possibile , ma bensi' in quella del Futile Certo . Come la deiezione di sassi e cemento che nonsisachi ci ha scaricato, a nostre spese, sull'orlo del sagrato (vedi il Post di Giugno: "Concorso a Premi").

mile.na.be ha detto...

Giuro che, poi, mi taccio per un po':
a torototela

questa storia del rilancio turistico è veramente stucchevole: nella convenzione sul PA stipulata fra la committenza e l'amministrazione comunale ( 23.10.2008) è scritto in chiaro che 25 delle unità abitative da costruiresulla ex-filanda saranno RISERVATE a uso turistico; possiamo chiamarlo albergo, resort, B&B... chiamiamolo come ci pare, ma di questo si tratta.
Le altre 40 ( posto che siano così tante) sono talmente ridotte in metratura che non si prestano che a monolocali di vacanza ( uso turistico continuativo?)perciò non vedo cosa ci sia da barattare, dato che la destinazione dell'erigenda "pietra dello scandalo" è precisamente quella che ci si aspettava, ma con 3000 metri cubi d'impatto visivo in meno. Sono in ottimi rapporti personali con il progettista ( che conosco e ricordo fin da quando era ragazzino), ma ciascuno ha il proprio punto di vista. Quello di Legambiente Ceresium è questo: il male, se inevitabile, sia il minore possibile.

Unknown ha detto...

Il punto che volevo proporre e' un altro, se la torrentizia milenabe lo permette. La exfilanda mi serviva solo come esempio di decisione che incide sul paesaggio ma non puo' essere presa pensando soltanto al paesaggio. Volevo far notare, **pensando al futuro** che in queste decisioni per cosi' dire "strategiche" ai tecnici edilizi viene riservato un peso indebito.

gianluigi ha detto...

"Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, cosi COME E' PERCEPITA DALLE POPOLAZIONI, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturale e/o umani e dalle loro interrelazioni".
Scusate se mi introduco nella discussione con questa citazione che non è altro che l'art. 1 della Convenzione europea per la tutela del paesaggio sottoscritta a Firenze il 20 ottobre 2000. ((Google: Europa, convenzione tutela paesaggio)
Per chi vuole prendersi la briga di leggere questo documento troverà che si parla di "coinvolgimento delle popolazioni" di "studi specifici della materia" di "valorizzazione del paesaggio tramite le scuole" ecc. ecc.
Riportando tutto alle nostre dimensioni basterebbe riflettere sul fatto che se, come da dizionario della lingua italiana, il paesaggio è "un aspetto particolare della natura" oltre alle pareti collinari che grazie a Dio hanno la tutela idrogeologica, l'unico punto "paesaggistico" del nostro paese ancora da tutelare è quello che riguarda la zona che và dal campeggio al Bagatt, cioè proprio quella zona dove si addensano le mire di chi il paesaggio lo vuole semplicemente stravolgere. Vista così la questione e vista la composizione della commissione testè formata mi chiedo a cosa serve considerando che uno dei membri non potrà comunque mai partecipare alla decisione relativa alla tutela dell'unico nostro paesaggio esistente avendo, questo membro, fatto dei progetti, e sopratutto dove rimane il conivolgimento della popolazione indicato nella convenzione indicata.
Gianluigi

una ha detto...

pero' non tutti i commenti che ho sentito sui lavori del 3 lotto (zona tennis) sono cosi' negativi come i vostri di radiolavena , e ai piani alti della amministrazione sostengono di avere ricevuto un sacco di complimenti.

radiolavena ha detto...

se e' per questo, anche "L'isola dei famosi" e altri prodotti dello stesso livello hanno un indice di gradimento elevato.

gianluigi ha detto...

Scusa UNA ma se come ritengo la sistemazione dell'area tennis l'hai vista non ti sei chiesta se era veramente necessario posare cemento e piastrelle a gogo e ringhiera inutile solo per mettere un piccolo rubinetto dell'acqua? E sempre per rimanere in zona non pensi che fare un posteggio al posto di un piazzale, dove i bambini ci giocavano, che è perennemente vuoto (controllare per credere) e che servirà solo in quel paio di mesi che sarà aperta la piscina e questo accanto ad un parco giochi ed a un ritrovo per gli anziani non sia proprio il massimo della logica? (oltre che ai costi). Non metto in dubbio che ci sia chi ha fatto i complimenti ma forse si dovrebbe ascoltare un pochino di più la voce di chi vive in zona e un pò meno quella degli addetti ai lavori o degli opportunisti in servizio permanente effettivo.
Gianluigi

enrico somersalt ha detto...

a proposito di "Una" ci sono due cose che mi incuriosiscono. La prima e' che non ci ha detto la SUA opinione sui lavori . La seconda non c'entra niente coll'argomento ed e' il nome che si e' scelto. Mi chiedo se per lei e' un pronome, o ha un altro significato? Pura curiosita', ripeto.

una ha detto...

a Lavena vengo raramente, non ho una idea precisa e non posso dire niente sulla funzionalita'. Dalla parte del vecchio parco mi pare che sia stato fatto un minestrone. Dalla parte del tennis, quel coso rotondo sembra anche a me una sciocchezza incomprensibile, pero' adesso la visuale nel complesso si e' allargata. Non so cosa dire. Peccato, tutto quel cemento .

una ha detto...

"Una" e' il mio nome.

enrico somersalt ha detto...

Le mie scuse a Una.

mortodalridere ha detto...

ma quale minestrone. Hanno fatto un CASINO. Vai a vedere Una, adesso ci sono anche le panchine. Tutte in fila, belle rosse, saranno le panchine dei pompieri? In castigo con la schiena al piazzale a guardare la rete di cinta tre metri davanti al naso.

Anonimo ha detto...

la proposta di legambiente a me pare interessante (non sono socio per la cronaca) anche se secondo me e' scritta in maniera burocratica non facile da capire. Legambiente vuole presentarla in modo ufficiale in questo Comune?

mile.na.be ha detto...

Intanto si può sempre rimediare... alla mancata iscrizione, intendevo!
Scherzi a parte ( mica tanto però, nuovi soci significano idee più fresche, magari punti di vista diversi e inusuali, pènsaci john), il programma è esattamente quello che si può presentare, ammesso che il Comune e la Commissione ritengano di dare più respiro all'attività della stessa. Se il messaggio ha bisogno di linguaggio meno"ufficiale" possiamo tradurlo un po' alla volta,con l'aiuto di tutti.
Forse abbiamo bisogno di incoraggiamento, ma perchè no?