lunedì 21 gennaio 2008

Ponte Tresa: quale Futuro?



Testo e foto proposti da Franco Aldini:

Le foto che vedete non hanno bisogno di essere commentate, si commentano da sole. Questi sono soltanto alcuni esempi di negozi abbandonati a Lavena Ponte Tresa;, perché? Forse dovuto agli affitti troppo elevati, per cui i prezzi dei beni di consumo sono saliti, quindi divenuti insostenibili. L’€uro ha ridotto uno stipendio medio a quasi il 50% del suo potere d’acquisto, un misero caffè costava 1000 Lire, oggi costa minimo 1 Euro pari a 2000 Lire, ma gli stipendi non sono stati rivalutati. Nei confronti della vicina Svizzera, l’Euro ha cambiato la situazione commerciale transfrontaliera, per cui c’è un forte ridimensionamento nel CantonTicino che protende a fare restare a casa l’acquirente, mentre noi italiani, per la forte competitività della nostra valuta, abbiamo convenienza ad acquistare in quel paese. I motivi di questa precaria situazione però non sono solo dovuti all’Euro. Sulla questione commercio, sono state fatte troppe speculazioni che oggi andiamo a pagare a caro prezzo. .Ai tempi in cui “ Berta filava” non importava quanto fosse alto l’affitto , tanto gli svizzeri ed i frontalieri portavano i franchi (e tanti anche) creando così un mercato che ha avuto nel tempo una escalation irreversibile degli affitti. Oggi purtroppo la cosa si è capovolta. ALLORA, cosa farneticano i nostri amministratori che costruendo l’albergo a Lavena , questo ridarà vita al turismo, ... ma la finiscano con queste assurdità. Un sindaco che afferma che per il bene del paese si debba fare l’albergo, non tenendo conto del dissesto ambientale che va a creare. Signor Sindaco, Lei non vuole bene al suo paese, Lei lo vuole distruggere.

Se Le stesse a cuore, all’ultima assemblea pubblica, non avrebbe assunto l’atteggiamento di Ponzio Pilato. Si ricordi che le esigenze del paese vengono evidenziate e difese alla base, cioè dall’amministrazione. Le sorti del paese non devono essere demandate alle alte “sfere” dove, come Lei sa, camminando per quei viziosi meandri, incontrando un amico del “giro” e ungendo l’ingranaggio tutto “passa” e Lei è a posto con la coscienza … così crede Lei. Preoccupiamoci piuttosto del già difficile quotidiano e facciamo sì che gli amministratori prendano coscienza della realtà di questo nostro paese!

FA

2 commenti:

picchio rosso ha detto...

Per un mio errore non ho inviato un commento sul quesito posto da Franco,ci riprovo.
Io credo che tu abbia colto il centro dei problemi che interessa Lavena P.T. tutta,anche se la situazione commerciale è un effetto collaterale del grosso problema di non aver mai affrontato da parte di tutti,quella che è stata la mostruosa crescita del mostro urbanistico.
Negli ultimi anni il fenomeno speculativo si è ulteriormente aggravato,il territorio visto come una mucca da mungere senza un benchè minimo rispetto per l'ambiente e la semplice parte di popolazione che guarda il mondo sotto un profilo diverso che non sia speculativo e di scarsa qualità di vita.
Lavena P.T. è cresciuto senza quelle elementari regole di sviluppo,tutto è cresciuto intorno a una miriade di negozi,ma con la testa indietro di 50 anni.
A costo di essere noioso e ripetitivo,dico,che fin quando non si affronta il problema alla radice è perfettamente inutile perdere tempo con toppe e rattoppi,c'è addirittura chi pensa che le cose vadano molto bene,qualcuno ci amministra addirittura.
Non chiedo più un intervento in prima persona del Sig. Sindaco perchè so che è impegnato a curare gli interessi di architetti,investitori ed affini e ha tanto da fare poverino,non ha tempo di riflettere su quelle teorie di fantasia sciorinate da ambientalisti perditempo.
Un saluto a buoni e cattivi.

mile.na.be ha detto...

Evidentemente il tempo delle "cattedrali nel deserto" non è ancora finito! Le seconde case neglette ( ma vendute a prezzi stratosferici!), i negozi sfitti, gli esercizi commerciali in difficoltà e sempre meno frequentati: tutto questo non dovrebbe incoraggiare nuove speculazioni, e invece... A volte mi chiedo se i personaggi che hanno in mano le leve della programmazione edile ed economica di questo nostro paese, vivono qui o vengono dai Bastioni di Orione, dove si vedono "cose che voi umani non potete neanche immaginare.."