martedì 16 febbraio 2010

Arriva il Bennet

Ricevuto da GL Pozzi:


“Ci risiamo; o meglio siamo al capolinea Bennet. E si perché a quanto pare tutti i ricorsi fatti da chi aveva un interesse “commerciale” contro il progettato supermercato sono stati persi e quindi da “consumatore” ho la gioia di comunicare che fra un po’ di mesi avremo un altro punto di vendita dove fare la spesa. La gioia poi raddoppia se penso a quanto il nostro Comune incamererà per le opere pubbliche! Finalmente una bella notizia! Però…mi viene il dubbio che anche per questo “vantaggio” io e gli altri cittadini del nostro paese dovremo pagare un pegno; quello della viabilità. Mi sa che se nei fine settimana desidererò andare a Ponte per fare acquisti o anche solo a bere un caffè dovrò alzarmi all’alba!
Lasciamo l’ironia che molte volte è il miglior antidoto contro il mal di fegato e vediamo la cosa seriamente. Attualmente i fine settimana sono per il nostro paese un ingorgo automobilistico continuato. Non è colpa di nessuno se c’è il ponte doganale (o forse un po’ di colpa è di chi a suo tempo si è opposto al suo trasferimento al Madonnone) e tanto meno si può incolpare il mercato del sabato. Ma appunto per questo perché permettere un centro commerciale a monte di via Colombo che giocoforza confluirà il già caotico flusso delle auto su due direzioni obbligate – da e per la svizzera - aumentando in modo esponenziale la durata delle code, l’inquinamento dell’aria ecc. ecc.?
C’è veramente qualcuno che può affermare senza arrossire che meno di 5000 abitanti hanno bisogno di un Bennet dislocato lontano dal centro e quindi non vicino ai piccoli negozi che potrebbero raccogliere qualche briciola, visto i supermercati che già ci sono? A già, ci sono i clienti elvetici i quali dopo essere stati qualche ora in colonna per arrivare al Bennet, faranno la spesa, metteranno la stessa nel baule, e poi scenderanno a piedi nel centro del paese a bersi un caffè per poi ritornare in su a prendersi la macchina e rimettersi in colonna per rientrare a casa loro. C’è qualcuno dagli occhi azzurri che crede che ciò sia possibile o invece succederà che chi andrà al Bennet non vedrà l’ora di rimettersi in colonna per lasciare il nostro ridente paese? E in questo caso cosa porterà a Lavena Ponte Tresa il centro commerciale oltre ai gas dei tubi di scappamento ed a un ulteriore concorrenza ai piccoli commercianti che sono sempre stati la spina dorsale del nostro paese? Nulla o poco più.
Un ultima osservazione. Per permettere il flusso delle auto al centro commerciale dovranno fare una rotonda che, per chi scende da Marchirolo, è progettata subito dietro a una curva! Chi ha dato il permesso di viabilità molto probabilmente conosce solo dei disegni e non è mai venuto a controllare personalmente la situazione perché se così non fosse dovrei pensare che per lo meno la questione non sia stata ben approfondita.
Un ultimo punto è quello dei posti di lavoro. Io sarei lieto se il nuovo centro commerciale riuscisse ad assorbire almeno in parte chi a causa sua rimarrà disoccupato perché i casi sono due: o sarà un flop perché il caos viabilistico farà scappare la voglia di arrivarci oppure si mangerà una buona fetta del commercio esistente perché il budello stradale esiste ed è un ostacolo insormontabile per permettere quel grande aumento dell’utenza che viene a Lavena Ponte Tresa in auto che sarebbe necessario per mantenere l’attuale affluenza anche agli attuali punti di vendita.
Gianluigi Pozzi

6 commenti:

paoric ha detto...

Mi unisco al tuo scritto.... cerco di evitare il più possibile il passaggio a Ponte Tresa soprattutto il sabato. A volte P.T. mi dà l'idea di una grande prostituta che accetta tutto quello che "altri" decidono di fare....
Ovviamente non ritengo utile questa ulteriore opera, per il beneficio di chi? Certo è che se nessuno si lamenta (parlo della gente di zona) vuol dire che in fondo va bene così a tutti, o sbaglio? saluti Paolo Ricciardi

mile.na.be ha detto...

Mi fa piacere notare che molte persone ( beh, per ora solo due, ma mi auguro che aumentino!) la pensano esattamente come i famigerati legambientini di Lavena Ponte Tresa.
Le obiezioni di Pozzi sono le stesse che chinque, non solo i sopraddetti, avrebbero da fare.personalmente annuncio osservazioni di Ceresium sulla faccenda, che pubblicherò non appena presentate, ma che non sortiranno alcun risultato se, come sempre, saranno tacciate di parzialità e di un inesistente desderio di contrapposizione all'Amministrazione comunale.

mile.na.be ha detto...

Osservazioni presentate e pubblicate oggi sul blog
http://legambienteceresium.blogspot.com

paoric ha detto...

E' passata...il Bennet si farà... siccome in un paese di 5000 abitanti mancava proprio un ULTERIORE centro commerciale.... (mi sembra che ce ne siano già 4) mi sembra ovvio!

Complimenti! A tutti gli attori di questa sceneggiata.
Articolo sulla prealpina di oggi.

mile.na.be ha detto...

Sul blog di Ceresium trovate l'articolo a cui si riferisce Paoric.
Buona lettura.

paoric ha detto...

Hanno cominciato a delineare la zona, se volete fare una foto ricordo del tipo "come eravano" vi conviene affrettarvi"

saluti Paolo Ricciardi