(Testo aggiunto in data 8 Nov) Come segnalato da Milena Nasi Benetti nei commenti a questo post, l'autore di questa costruzione risulta essere il signor Danesi. Questi e' in un certo senso un co-fondatore di questo blog !! xche' proprio le sue imprese in zona -Bagat ci hanno fornito abbondante materia da post a partire dal 2007 ; dove segnalavamo che da quelle parti era in atto una sistematica annichilazione di tutto cio' che aveva fatto del grotto Bagat un luogo degno di memoria. . Questa cancellazione e' oggi completata, xche' del grotto ormai e' restato solo il nome ... e questa sopravvivenza , assolutam abusiva, non e' che un supremo scherno finale. Chi ci legge non avra' difficolta' a rintracciare quei post (2007/08) ; in particolare, cliccando qui potra' leggere : "... l'intera faccenda (...) e' contrassegnata da uno stile aggressivo unico , inconfondibile, e... incontrastato". I tempi sono cambiati, il teatro di operazione pure, ma il marchio di fabbrica e' sempre quello, e quel commento ci pare tuttora appropriato.
6 commenti:
chi e' l'autore ?
Altro esempio del menefreghismo degli eletti!!! Purtroppo questa solfa continuerà sino a quando i cittadini non si interesseranno del loro paese anche DOPO le elezioni! Ormai è diventato tutto "normale".....e il bello è che gli amministratori che hanno permesso questo scempio molto probabilmente verranno rieletti!!!!!
L'autore della foto o dello scempio?
Rispondo in entrambi i casi: a me le foto sono state recapitate da un locale socio di Legambiente, mentre lo scempio ( autorizzato dal Comune di Cadegliano con regolare concessione) ha come committenza il solito Danesi. ( vedi villa ai grotti e quant'altro)Sul blog di Legambienteceresium trovate altre info su quanto è stato fatto in loco.
naturalm a radiolavena sappiamo dove abbiamo preso le foto; ma grazie Milena per la segnalaz della paternita'. Adesso abbiamo aggiunto un poscritto nel post.
é chiaro che non tutte le menti sono preparate per capire il valore di "sviluppo compatibile" e/o "occupazione convulsiva del territorio"
Dal tenore dello scritto non riesco a cogliere se l'osservazione di Lenny sia sarcastica o assertiva e me ne scuso. Dando per scontato il primo significato, vorrei sottolineare che il concetto di "sviluppo sostenibile" è ormai universalmente considerato sinonimo di "unico sviluppo possibile". Se e quando l'opinione pubblica e la classe dirigente ne prenderanno atto, potremo cominciare a ragionare seriamente sulle scelte da farsi in merito all'utilizzo del territorio, che, voglio ricordarlo, è UNICO, FINITO E NON RINNOVABILE.
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