martedì 16 ottobre 2007

Riflessioni del Day After

La foto a lato si riferisce all'incontro pubblico avvenuto ieri presso la ex-Filanda. In quella sede la Amministrazione ha reso noto che intende avallare il progetto ex-Filanda, secondo certe linee progettuali di massima. Esse differiscono dal progetto originale, che a suo tempo qualcuno aveva definito PI = Proposta Indecente, in varie particolarita'. Tuttavia, per quanto riguarda le obiezioni principali , le differenze sono
- nessuna, per quanto riguarda il corpo principale , cioe' l'Hotel Yacht Club.
- 50 mq di area in meno (da 300 a 255) , ribassamento in altezza, e rotazione di 90 gradi del bunker denominato "Centro Nautico", da situarsi su suolo pubblico.
- dimezzamento dei moli e dei posti barca.
Cosi', nemmeno stavolta la critica piu' pesante sollevata contro il PI ha ricevuto risposte degne di nota. Essa era (ed e') , che il megahotel avrebbe un impatto devastante sul paesaggio. Questa critica era presente , al primo posto, in tutte le osservazioni formali che sono state presentate. Addirittura, essa e' stata "parzialmente condivisa" dalla relazione della famosa Commissione di Esperti; il che, se si tiene conto della natura del documento, e della cautela del gergo professionale, sembrerebbe una vera stroncatura. E infine , perfino la Giunta ha deliberato di "condividere e proporre" che i volumi dell'Hotel venissero "ridistribuiti", perche' "e' necessario preservare il profilo paesistico-ambientale " della zona: e questo, in lingua Italiana, e' equivalso a riconoscere che, cosi' come e', il progetto non salvaguarda il Paesaggio.
Ma Eurodomus (proponente) , nisba; e la Amministrazione, a quanto pare, ha fatto buon viso.
Anzi adesso ci hanno detto, che questo giudizio - cioe', se la cosa-albergo sia o no un pugno in un occhio - deve essere rimesso a chi possiede le competenze adeguate !!!! Noeh! non ci si puo' esimere in questo modo! non e' mica l'ultimo teorema di Fermat questo; si tratta di giudizi che non richiedono nessuna esoterica "competenza adeguata". Dio ci salvi il giorno che, per decidere se convenga o no mettersi in piazza un monumento equestre a Paperino, si dovesse ricorrere ad un "esperto"!
Insomma, nessuna voce sensata si e' alzata a negare che il MegaHotel sia un danno per il paesaggio; a suo tempo, perfino chi l'ha progettato ha detto, lui per primo, che l'arnese e' "fuori-scala", e che si', certamente, avra' un impatto sul paesaggio. Non si poteva pretendere di piu', onestamente.

In realta', questa critica radicale e' sempre stata elusa, invocando le superiori necessita' del Turismo. E cosi' si e' confezionato un bel

PARADOSSO :

Lavena ha una vocazione turistica. Come mai? perche' e' un bel posto; dunque bisogna attirarci i turisti. In che modo? facile: facendola diventare un brutto posto.

Boh???

Commento: E' verissimo che la promozione turistica richiede ricettivita' adeguata: la ricettivita' e' davvero un corredo fondamentale della offerta turistica. Ma piu' fondamentale ancora e' avere qualcosa da offrire oltre ai letti. Non si fa una pizzeria senza i tavoli, e' vero: ma non bastano i tavoli per fare una pizzeria....ci vuole anche e soprattutto il forno per la pizza!
E invece qui vogliono buttare via il forno ...per far posto ai tavoli !!!!


E a questo punto, a proposito della sacra parola "Turismo" , ci vengono evocati, sullo sfondo, i soliti "esperti". Mah. Come ci si guadagna questa qualifica? Sara' magari il caso di rifletterci, viste gli ultimi dati generali sull'andamento del turismo in Italia...

Altre foto sono reperibili in Varesenews ( link a lato) . Le raccomandiamo : danno un'idea del sito che non e' proprio eguale a quella , disastrosa, che viene propagandata incessantemente dal partito del cemento.

16 commenti:

mortodalridere ha detto...

era evidente fin dal principio che il Centro Nautico non era un accessorio ma invece un complemento indispensabile dell'Albergo (che si chiama tuttora Yacht Club). Adesso ci dicono che lo si fa per i rematori . Ecco il paradosso: i proponenti di un investimento da 10 milioni di Euro pongono come condizione apparentemente irrinunciabile una facility per i rematori.

enrico somersalt ha detto...

non sono d'accordo con la redazione a proposito di chi deve decidere in materia "paesistica". Mi pare ingenuo fidarsi di un "buon senso comune", condiviso da tutti. Fra l'altro, se cosi' fosse allora quelli che prendono decisioni dannose sarebbero anche moralmente condannabili. E sulla statua di Paperino non sarei cosi' ottimista.
Al contrario, la mia esperienza personale mi fa dubitare che la "sensibilita'" paesistica -ambientale si stia affievolendo. Certe persone ormai sembrano considerare il paesaggio (e piu' in generale l'ambiente) allo stesso modo dell'arredamento di casa loro: cioe', un genere di consumo, uno sfondo di cui si puo' disporre a piacimento . Il modo in cui certi professionisti parlano del "paesaggio" da' proprio questa impressione. Non parliamo poi di certi amministratori : l'erba (pubblica) tende ad essere considerata con fastidio ; pone il ricorrente problema di tagliarla...cosi' certe volte entra in scena il diserbante, e comunque in generale l'asfalto prevale sempre prima o poi. Gli alberi...andiamo, ce n'e' fin troppi! danno ombra, creano umidita', perdono le foglie ...poi c'e' rischio che ti cadano in testa. Il bosco? e' un posto pieno di cose marce (come il canneto, ahi ahi) E infine, gli alberi si possono sempre ripiantare, no? magari un po' piu' piccoli. Sono in molti ormai a non distinguere fra un faggio e un castagno, e a non rendersi conto che un albero di cento anni e' difficile da rimpiazzare. Cosi', da anni e anni ormai il patrimonio arboreo di questo (ed altri) Comuni continua a diminuire...mi ricordo la sconcertante faccenda dei tigli di Brusimpiano.
Insomma, c'e' sempre una noncuranza che tradisce un pericolosissimo senso inconscio di inesauribilita' anzi di sovrabbondanza.
Quindi non penso che sia chiaro a tutti cosa sia un danno per il paesaggio e l'ambiente, e cosa no. D'altra parte NON credo che questa sia una faccenda soggettiva, di opinione. Qale sia l'ambiente ottimale per la specie homo NON e' una materia di opinione. Il paesaggio e' appunto parte dell'ambiente e non possiamo sottrarci alle sue inavvertite influenze piu' di quanto possiamp sottrarci allaria invisibile che repiriamo.
Ci vuole quindi un giudizio "maturo" , da cui siano tagliati fuori i sofferenti di queste patologie. Il problema se mai e' quello che e' gia' stato segnalato: come qualificare gli "esperti" di queste cose? la laurea in architettura non solo mi pare che non basti piu', ma anzi mi pare ormai una controindicazione...

Anonimo ha detto...

allora vediamo se ho capito bene: una giunta e' caduta, un comune e' stato commissariato, e' successo un terremoto pre-elettorale...perche'? perche' quelli che poi hanno vinto le elezioni (compresi 3 di quelli che hanno fatto cadere la vecchia giunta con le loro dimissioni) al megahotel volevano pensarci su' bene, e dialogare con i cittadini incazzati.
Ci hanno pensato proprio bene, e adesso, 18 mesi dopo, ai cittadini incazzati regalano trionfanti...uno sconto di 50 mq ???

Unknown ha detto...

Ciao a tutti, innanzitutto grazie per aver creato questo spazio per parlare un po' di Lavena e delle questioni che riguardano questo paese, quasi giornalmente controllo se il forum del sito del comune è tornato on-line...ma continuo a perdere solo del tempo...
Sono un villeggiante milanese, e purtroppo ho potuto seguire solo a distanza la questione pur avendo una mia precisa idea e ovviamente condividendo tutte le vostre obiezioni e preoccupazioni.
Ma l'amministrazione nei giorni scorsi ha deliberato qualcosa? C'è stato qualche consiglio che ha deciso cosa e quando realizzarlo? Dove si possono trovare delle informazioni o dei documenti sul progetto? Quali sono i passi che verranno compiuti adesso? C'è ancora la speranza che non si costruisca quest'opera giustamente definita PI?
Grazie per le risposte.
Edoardo

aldo ha detto...

leggete qui
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=82777

Anna ha detto...

Parliamo di aumento di volumetria e di base navale. Il sindaco dice: così è perchè gli pare (al proponente). Non vuol saperne di retrocedere sulla sua posizione megalomane e - sì - vorrebbe tanto metterci anche l'Enrico Toti, davanti al canneto. Ora, come è possibile che un sindaco si faccia dettare i compitini da un privato? Se dall'altra parte il comitato, i firmatari della petizione e tutti quelli dotati di un po' di buon senso dicono NO.. allora il sindaco che fa? Se imparziali, salominici e super partes si vuole essere.. la strada non è certamente quella di dichiarare a priori su cosa si è disposti a mediare e su cosa no.

gianluigi ha detto...

Due brevi osservazioni. A parte le volumetrie, le parti più impattanti dei progetti sono: L’ampliamento del vicolo Covini che và a toccare direttamente il centro storico e l’ormai famoso centro nautico.
La strada – larga sei metri - al posto del vicolo Covini serve solo ed esclusivamente per costruire senza troppo oneri economici la palazzina con gli 11 appartamenti che con il turismo ha a che fare come i cavoli a merenda!
Per quanto riguarda il centro nautico ricordo che, oltre 15 anni fa, è stato depositato in Comune un progetto che rispetta tutti i parametri ambientali e del paesaggio; progetto che oggi costerebbe solo qualche decina di migliaia di euro.
Questi due particolari basterebbero a dimostrare che stanno arrampicandosi su i vetri per trovare una giustificazione alla colata di cemento pronta ad abbattersi sullo stretto.
Mi riesce molto difficile continuare a credere nella buona fede dei nostri Amministratori se penso che non hanno mai nemmeno provato a chiedere dei progetti alternativi che tenessero conto dell’eventualità di restaurare almeno una parte degli edifici esistenti invece che abbattere tutto e che è stato sufficiente che i progettisti, in via del tutto privata, dicessero che una simile soluzione sarebbero stata antieconomica per accettare a occhi chiusi questo diktat. Voglio però continuare a farlo e quindi non posso esimermi dal pensare che siamo di fronte a persone che nascondo le loro incapacità dietro a paragrafi e codicilli vari dimenticando che sono state elette per rispettare e far rispettare le Leggi, ma anche e soprattutto per rispettare e far rispettare l’ambiente e il territorio con la sua storia, che i cittadini gli hanno affidato con il loro voto.
Mi sembra di avere a che fare con dei bambini che hanno ricevuto da un danaroso parente un giocattolo pieno di luci e colori i quali battono le manine dalla contentezza non accorgendosi che è un giocattolo cinese che, malgrado le apparenze, è solo ed unicamente dannoso.
Gianluigi

radiolavena ha detto...

Nico Righetti ha sottoposto il testo seguente a redazione@radiolavena.it

COMMENTO INVIATO DA NICO RIGHETTI




Per Radio Lavena

Incuriosito da un invito dell’Amministrazione Comunale, apparso nelle pubbliche bacheche, ho partecipato alla presentazione del progetto”Ex Filanda”, da parte del Sindaco e di due professionisti( architetti).
Avrei desiderato esternare queste mie riflessioni sul forum del Comune, ma da sei- sette mesi( ?) risulta ancora “ under construction”: a proposito, perché non ricorrere alla nostra bella lingua, almeno nei siti ufficiali?
Approfitto allora di RadioLavena( in bocca al lupo, tra l’altro).

UNA CONSIDERAZIONE
Onore al Sindaco e alla sua Giunta che, democraticamente e in omaggio al concetto di trasparenza, hanno molto opportunamente messo al corrente la popolazione sull’evoluzione di questo discusso progetto, consentendo nel contempo una discussione, rivelatasi poi animata ma civile.

UNA CONSTATAZIONE
Tutti gli interventi del pubblico sono stati caratterizzati da valutazioni negative o comunque critiche nei confronti dell’erigenda opera.
Se quindi gli interventi succitati dovessero rappresentare un campione di tutta la nostra popolazione, saremmo di fronte ad una grossa percentuale( praticamente l’unanimità) di persone che non condividono( anche solo parzialmente) il progetto, almeno nella presentazione attuale.
Mi rendo conto che quanto sopra rappresenta un periodo ipotetico, diciamo pure una forzatura, tuttavia…

UNA RACCOMANDAZIONE( se mi è consentita)
Tengano conto, il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri Comunali, nelle apposite sedi, di quanto avvenuto in questo( quel) pomeriggio lavenese nel corso dell’assemblea pubblica da loro stessi organizzata( e ne ribadisco i meriti).
In caso contrario non si capirebbero i motivi e gli scopi della riunione, ma soprattutto ci troveremmo di fronte ad un triste e patetico teatrino-

Nico Righetti

gianluigi ha detto...

A proposito di paradossi. Nella riunione pubblica di lunedì ci è stato comunicato – Urbi et Orbi – che il centro nautico era stato ridimensionato e che i posti barca sarebbero solo una trentina e quasi esclusivamente per barche senza motore. Benissimo! In fondo era una delle nostre richieste e quindi ne siamo contenti anche se d’altra parte con questa informazione mi sento preso un po’ per i fondelli! Infatti ci è stato detto in tutte le salse che i due progetti servivano a ”rilanciare il turismo” e cosa ti modificano? La volumetria? NO!! Rinunciano ad allargare la via Covini? NO!!
Tolgono semplicemente una parte delle uniche due attrazioni turistiche a chi volesse venire a farsi le vacanze in riva al lago dove, come tutti sanno, si passa le giornate a giocare a briscola.
In parole povere, quello che porta quattrini deve rimanere, tutto il resto diventano degli optional per gli allocchi. Riflessione aggiuntiva: e di quel bel numero di motoscafi ormeggiati sullo stretto e su i vari pontili cosa ne facciamo. Regaliamo loro un bel paio di remi in cambio dei motori?
PER CHI E’ INTERESSATO COMUNICO CHE QUESTA SERA (salvo rinvio a domani) ALLE ORE 19,00 SULLA TELEVISIONE SVIZZERA, PRIMO CANALE, DURANTE LA TRASMISSIONE “IL QUOTIDIANO” CI SARANNO INTERVENTI SU I PROGETTI EX FILANDA.

turistadilago ha detto...

Vedo per la prima volta questo blog, sono incuriosito del progetto vecchia filanda, dove si può vedere ?

radiolavena ha detto...

A EDO E TURISTADILAGO, che chiedono chiarimenti: la versione attuale del PI e' stata , fino a lunedi' 15, un segreto gelosamente custodito, nonostante che essa fosse pronta per andare in Commissione Edilizia gia' a Luglio. Tanto per parlare di trasparenza. Non disponiamo di immagini che possano essere messe in rete.
Immagini propagandistiche della versione originale , che e' IDENTICA a quella attuale per quanto riguarda l'Hotel, le trovate a

http://www3.varesenews.it/varese
/articolo.php?id=45949

pero' attenti; quelle immagini, abbastanza misere, sono fuori-contesto, cioe' manca qualsiasi riferimento al paesaggio reale in cui il PI si inserisce. Inoltre, la elementare prospettiva geometrica utilizzata e' fasulla rispetto a quella vera, visuale. Nel defunto Forum del Comune vi sono state proposte, di presentare il PI in modo meno primitivo, utilizzando una computergraphics meno rudimentale, ma la proposta e' stata respinta sprezzantemente.
Il che e' ovvio, perche' una presentazione grafica che avesse fornito un immagine appena appena realistica di cio' che si prepara avrebbe fornito un'arma letale alla opposizione.
Gia' che ci siete, potete anche guardare a
http://www3.varesenews.it/varese
/articolo.php?id=46636
tanto per farvi un'idea dei metodi politici nostrani.

Anonimo ha detto...

noto che le modifiche al PI che sono state concesse sono scritte...sull'acqua. Il cemento guai a discuterlo, e una volta che sara' li' lo levi chi puo'. Ma i moli, eccetera...domani saranno cosi', e dopodomani?
Davvero uno sforzo notevole. Complimenti.

Unknown ha detto...

Ho visto il breve servizio sulla RTSI. A meno di pensare che siete amministrati a una banda di matti, l'unica spiegazione possibile per questa loro scelta irrazionale e' che essi credano davvero a questa storia del rilancio turistico.
L'attrazione di questo miraggio e', a quanto pare, cosi' potente, da rendere loro accettabile il sacrificio dei " gioielli di famiglia", e la sola idea che questa fulgida promessa possa venir ritirata li getta nel terrore, rendendoli troppo remissivi nei confronti di Eurodomus. La quale, infatti, e di conseguenza, mantiene una posizione assai rigida.

Ma questo e', in termini del patrimonio del paese, un investimento massiccio, su una opzione irreversibile, e a medio-lungo termine. E' davvero prudente mettersi su questa strada? per giunta in tempi come questi? qualcuno li legge i giornali li' da voi? le parole d'ordine sviluppo&turismo&etc vengono recitate con toni gravi e solenni, come giaculatorie, che non devono essere spiegate perche' sono autoevidenti. Ma quando mai. Bisognerebbe guardarci dentro con almeno un po' di spirito critico.

Anonimo ha detto...

mi torna in mente la storia (vera) di quell'isoletta sperduta nel Pacifico, dove gli Americani avevano mantenuto una piccola base aerea per qualche anno, e poi l'avevano chiusa. Gli indigeni, che ormai avevano preso gusto a tutte le buone cose che gli aerei portavano, ci rimasero male. Allora costruirono un facsimile di legno della antenna radar che gli Americani si erano portati via. Pensavano che cosi' gli aerei sarebbero ritornati. Infatti credevano che
che l'antenna radar degli Americani fosse stata in realta' un simbolo magico, che serviva a propiziarsi i benefici aeroplani !
Purtroppo il nostro talismano acchiappaturisti sara' di cemento.

Anonimo ha detto...

Guardate un po' qui:

http://fiore.iworks.it/blog/?p=74

ci trovate notizie su un concorso fotografico sugli ecomostri della lombardia. Come era ovvio, il casino' di Campione si e' piazzato sul podio. Allegri! fra un anno o due anche noi di Lavena conosceremo la gloria grazie allo Yacht Club! (a dir la verita' dall'anno prossimo il concorso sara' nazionale non solo lombardo. Ma fa niente, non credo che il nostro PI debba aver paura di nessuno.)

radiolavena ha detto...

Ci viene inviato da GL Pozzi il tsto seguente:

A
- Sig. Sindaco,
- Sig.ri Assessori,
- Sig.ri Consiglieri
- di maggioranza e minoranza

del Comune di
Lavena Ponte Tresa (VA)

22.10.2007

OGGETTO: Progetti riguardanti l’area ex Filanda.

Egregi signori,
considerando che a breve sarete chiamati a decidere se concedere l’approvazione definitiva ai progetti che riguardano l’area ex Filanda, e seguendo gli intendimenti di questa Amministrazione che ha messo in evidenza l’importanza del colloquio con la popolazione, ci permettiamo di presentarvi un riassunto dei motivi per i quali contestiamo i progetti così come ultimamente ripresentati.

1. Piano integrato d’intervento.
Contestiamo l’approvazione di un unico piano integrato di intervento in quanto trattasi di progetti di due diverse Società con due finalità completamente diverse.
Infatti il progetto denominato comparto 9-b dell’Oca è un progetto puramente speculativo senza alcun tipo di valorizzazione Turistica della zona. Si fanno degli appartamenti che verranno venduti a privati, sicuramente benestanti, che rimarranno quasi sempre vuoti come le altre centinaia di appartamenti/villette presenti nella zona di Lavena, mentre il secondo progetto, denominato Yacht Club Hotel, nelle intenzioni della Amministrazione, dovrebbe essere un volano per il rilancio turistico della zona.
Inoltre riteniamo che il problema non riguardi solamente la diversa destinazione finale dei due progetti ma anche la loro fattibilità. I progettisti del comparto 9-b dell’Oca hanno pubblicamente affermato che se non ci sarà l’allargamento del vicolo Covini loro non potranno costruire. Si dà il caso però che senza l’intervento della società dello Yacht Club Hotel – che detto per inciso potrebbe fare a meno di allargare il vicolo Covini avendo una comodo entrata dalla Via Zanzi – che dovrebbe abbattere gli attuali edifici per poter permettere l’allargamento della via Covini, non esisterebbe la possibilità di eseguire i lavori del comparto 9b. L’Amministrazione si prende quindi il rischio di potersi trovare con due cantieri aperti bloccati da qualche ritardo dei lavori di una o l’altra impresa o anche di qualche litigio. Non dimenticatevi che stiamo parlando di progetti che valgono oltre 20 Mio. di Euro.
Riteniamo inoltre ingiustificato e non coerente con le ripetute esternazioni da membri della Amministrazione relativamente alla difesa delle bellezze del nostro Paese, l’offerta di un piano integrato di intervento alla Soc. Ville Lago di Lugano che compie una operazione puramente speculativa, senza legarlo all’obbligo di ristrutturare contemporaneamente l’area della vecchia casa dell’Oca di proprietà della stessa società.

2. Aumento delle volumetrie.
Contestiamo la concessione delle volumetrie in cambio dell’ampiamento del Vicolo Covini (che ribadiamo serve essenzialmente per costruire 11 appartamenti privati) e del cosiddetto Centro Nautico che si potrebbe costruire senza impiego di cemento, su area pubblica e con poche decine di migliaia di Euro.
Contestiamo altresì le assicurazioni che i nuovi posti barca saranno a disposizione prevalentemente per barche a remi, esistendo nell’area tra lo stretto e Ponte Tresa pontili di attracco per qualche centinaio di barche a motore. Ci permettiamo di ricordare che la Costituzione Italiana prevede la parità dei Diritti dei Cittadini.
Logicamente siamo lieti che le nostre osservazioni sul numero eccessivo dei posti barca precedentemente previsti siano stati recepite ma la diminuzione dei posti barca (certamente attrattiva turistica) senza la contemporanea diminuzione delle volumetrie degli edifici dimostra come il Centro Nautico, parimenti all’allargamento della Via Covini abbiano un solo scopo: Poter avere l’aumento della volumetria degli edifici.

3. Effettiva valenza Turistica dei progetti.
Si ribadisce che il comparto 9-b non ha assolutamente nulla a che vedere con una qualsiasi valenza turistica, anzi con una Via Covini allargata a sei metri che termina in riva al lago con una rotonda, il tutto confinante con il centro storico, è sicuramente un elemento molto impattante e dannoso sul particolare paesaggio dello stretto.
Per quanto riguarda l’hotel Yacht Club ci limitiamo a ricordare che Lavena Ponte Tresa vive solo ed esclusivamente con il Commercio, che le strutture di ricezione turistica esistenti durante i mesi invernali sono quasi sempre vuote (basta rivedere la storia dell’Hotel Socrates o rammentare che le entrate economiche del Camping sono legate agli affitti “annuali” delle piazzuole ) e che per i mesi estivi l’aumento di qualche migliaia di abitanti è dovuto all’abbondanza di seconde case già esistenti sul territorio.
La costruzione di un nuovo Hotel non ha nessuna utilità per quanto riguarda i mesi estivi dove il movimento di persone è notevole, mentre per i mesi invernali la possibilità che rimanga quasi vuoto come quelli esistenti e molto probabile. Non si può pensare di uscire da una crisi che ha le sue radici in fattori economici internazionali per un paese votato da sempre solo ed esclusivamente al Commercio con clienti Svizzeri e alle parità monetarie.

4. Potrebbero lasciare tutto così
Ci è stato detto a più riprese che se non si concedono le volumetrie richieste le società interessate potrebbero non fare nulla o costruire appartamenti privati.
Inizialmente ci è stato detto che progetti che prevedessero la restaurazione – e non l’abbattimento – degli edifici esistenti sarebbe antieconomici. Nella trasmissione della TSI del 19.10.07 il sig. Sindaco ha dichiarato che esiterebbero dei problemi “tecnici” che impediscono di effettuare la restaurazione dei vecchi edifici.
Qualsiasi siano le ragioni riteniamo che una Amministrazione non può farsi carico ne di problemi economici ne di problemi tecnici quando si tratta di progetti puramente privati. L’Amministrazione ha il dovere di salvaguardare il territorio che è patrimonio pubblico e non dovrebbe approvare progetti nei quali la valenza speculativa è di molto superiore al valore di quanto i cittadini ricevono in cambio.
Per chi non li conoscesse invito gli Amministratori a fare una passeggiata a Porto Ceresio e visitare l’Hotel Villa Lugano (di proprietà della società che vorrebbe costruire un palazzo a 6 piani sullo stretto di Lavena) o di visitare a Meina il Residence Villa Greta o l’Albergo in costruzione nella piazza centrale ambedue di proprietà degli stessi interessenti che desiderano costruire l’Hotel Yacht Club. Tutte progetti di pura ristrutturazione, senza ampliamenti di sedi stradali o abbattimento di vecchi edifici. Se si vuole, si può!

Siamo in una democrazia e quindi come eletti dalla popolazione avete non solo il diritto ma anche il dovere di prendere una decisione e proprio per questo vi preghiamo di voler recepire queste considerazioni come una prova di democrazia ma soprattutto come documento a futura memoria.